Entrance: 15.00€
Young under 30: 8€ (discount rules)
Un piccolo happening dedicato ai nuovi cantautori italiani nel segno dell'ironia
La serata, nata con l'intento di presentare il nuovo disco di Fumaretto, si è via via arricchita per trasformarsi alla fine in un piccolo happening dedicato alla canzone d'autore di qualità, con una particolare attenzione a quella che strizza l'occhio alla comicità. Oltre all'interprete fumarettiano Elia Billoni, si esibirà infatti il dinamico duo pisano Gatti Mezzi, e aprirà la serata la splendida voce di Sara Loreni.
Fumaretto/Billoni è uno di quelli che più ci hanno colpito della nuova ondata di giovani cantautori italiani. Già nostro ospite agli Assaggi d’Autore, è stato inserito dal Club Tenco nell’antologia La leva cantautorale degli anni zero. Ritorna al FolkClub per presentare il nuovo disco Sono invecchiato di colpo, in uscita a febbraio per la meritevole etichetta Trovarobato. Un disco che segna una svolta rispetto all’esordio di La vita è breve e spesso rimane sotto, che lo vedeva solitario al piano e alla voce. Qui invece è supportato da vari strumenti, ben arrangiati da lui stesso e da Nicola Cappellatti “pensando al miglior Battiato, e al peggior Neil Young che imita i Devo e i Kraftwerk” come precisano i due.
Dino Fumaretto è il misterioso autore di tutte le canzoni che Elia Billoni (suo unico interprete autorizzato) presenta in concerto. Teorico della Finzione Critica e della Resistenza Gratuita, non appare mai in pubblico, affidando a Billoni, dotato di notevole tecnica pianistica, il compito di diffondere la sua poetica. Fumaretto/Billoni racconta con pungente e teatrale ironia la solitudine, la perdita, l’assurdità e il cinismo della vita attuale. Ha già autoprodotto una miriade di CD, dai quali ha poi raccolto il meglio sotto il titolo di Buchi (2002-2006). Dotato di un talento spesso iconoclasta e trasgressivo, è uno degli esponenti della nuova ondata autorale, che promette di restituire freschezza alla musica d’autore del nostro paese. Ha già riportato numerosi riconoscimenti quali il premio “Isabella D'Este” 2010 per il miglior progetto di teatro canzone; la “Targa Bigi Barbieri” 2011 per la canzone umoristica; la “Menzione speciale” alla edizione 2011 del premio “Musica da bere”.
Al FolkClub con Elia Billoni (piano e voce), Nicola Cappelletti (basso elettrico e violino) e Samuele Bucelli (batteria e percussioni).
I Gatti Mézzi nascono a Pisa nel 2005 dall’incontro tra Tommaso Novi, pianista-compositore, e il chitarrista-cantante Francesco Bottai. Ad unirli è la passione per un approccio musicale ironico, sperimentale, colto e irriverente, ai limiti del goliardico, appoggiato su melodie che spaziano dal manouche allo swing passando per le sonorità della più raffinata musica popolare.
Nel 2006 i Gatti Mézzi autoproducono il loro primo lavoro in studio Anco alle puce ni viene la tosse. Tra il 2006 e il 2007 dall'incontro con Matteo Consani, batterista, e Matteo Anelli, il duo si trasforma in quartetto. Ed è con questa nuova formazione che nasce la seconda autoproduzione del gruppo Amori e Fortori con la partecipazione, in un brano, di Stefano Bollani. Nel 2007 i Gatti Mézzi vincono il Premio Ciampi per i brani Tragedia dell’estate e La zuppa e ‘r cacciucco. Nel 2009 esce Struscioni il loro terzo lavoro. Il loro disco più recente è del 2011: Berve fra le Berve. Il disco ottiene un ottimo successo di critica (8 su Blow Up, 8 su Rumore e Rockerilla) e pubblico (2500 copie vendute nei primi due mesi). In Toscana sono tra gli artisti più affermati in questo momento. Al FolkClub i due fondatori Francesco Bottai (chitarra e voce) e Tommaso Novi (pianoforte, voce, fischio) accompagnati dai sodali Mirco Capecchi (contrabasso e cori) e Matteo Consani (batteria).
Sara Loreni nasce nel 1985 a Parma, dove si laurea in Lettere con una tesi su Paolo Conte. La predisposizione al canto si fa sentire sin dalla più tenera età, a sedici anni entra a far parte di una impegnativa cover band di Janis Joplin. Ha studiato con numerosi Maestri provenienti dalla lirica e dal jazz. Sara ha subito la fascinazione di cantanti come Ella Fitzgerald, Billie Holiday, Cassandra Wilson, Carmen McRea e Anita O’ Day e ha lasciato che queste influenze (mescolate all’esperienza musicale rock, elettronica e contemporanea) si mescolassero fra loro affiorando spontaneamente nella sua personalità artistica. L’amore per la parola e la poesia ha portato Sara a sperimentazioni e improvvisazioni musicali su testi poetici di Alda Merini, Arthur Rimbaud e Nicolo’ Cecchella. Impressionante l’elenco dei premi che ha vinto, dal quale estrapoliamo: Premio Ciampi 2010, Premio “La Musica libera. Libera la Musica” del MEI nel 2008 (premio speciale della critica) e nel 2010 (prima assoluta), Finalista al Premio Bianca D’Aponte 2010.