Entrance: 100.00€
Il tradizionale corso di canto del FolkClub, ormai “trentenne” si rinnova e si trasforma in un ciclo di stage. Una panoramica su vari aspetti del canto popolare: dal canto basco alle “mascherate”, dalla tradizione piemontese a quelle del mondo, dai canti di lotta a quelli di lavoro. E’ possibile partecipare all’intero ciclo di incontri, oppure iscriversi singolarmente ai vari stage.
Troppo spesso commettiamo l'errore di associare lo studio del canto popolare a un approccio nostalgico, polveroso e anacronistico. Troppo spesso se ne parla al passato. E’ per dimostrare quante forme di canto tradizionale siano state in grado di passare il testimone e restare saldamente proiettate verso il domani, che abbiamo rivoluzionato il nostro immancabile corso settimanale. Ecco dunque un ciclo di appuntamenti mensili alla ricerca degli interpreti e delle comunità ancora in grado di fare (buon) uso delle proprie specificità musicali.
Mercoledì 5 febbraio 2014
Dalle 20 alle 23
Kalakan presentano
La tradizione basca
Le voci e le percussioni dei Kalakan sono capaci di rievocare l'arcaico pur stando su un palco affianco a Madonna. Figli della tradizione, Thierry, Xan e Jamixel cantano testi baschi del XVI secolo così come testi di poeti contemporanei, a capella o accompagnandosi con gli strumenti a percussione tradizionali quali txalaparta, ttun ttun, atabal e pandero. Nonostante affermino con forza la loro identità basca, sono anche consapevoli figli del rock, del mondo della TV, il risultato dei Paesi Baschi di oggi e del mondo di domani. Lo stage, dedicato esclusivamente alla voce, non alle percussioni, verterà sul repertorio vocale e polifonico che i Kalakan propongono durante i loro spettacoli.
Iscrizione: 30 euro (sconto del 50 % sul biglietto di ingresso al concerto dei Kalakan del 6 febbraio a tutti i partecipanti allo stage)
Domenica 9 marzo 2014
Dalle 11 alle 13 e dalle 14 alle 17
Le Voci di Mezzo presentano
Cantare la lotta - Laboratorio di canti di lotta internazionali a più voci
Ci sono canti, canzoni e interi repertori che sebbene siano nati dall'esigenza di raccontare o contestare avvenimenti politici specifici in territori lontani, si possono oggi considerare a tutti gli effetti “internazionali” per la diffusione di cui hanno goduto e le comunità che ne hanno fatto uso. Indipendentemente dal fatto che abbiamo avuto una matrice tradizionale o d'autore, sono dunque diventati un collante musicale attraverso il quale una comunità politica “transterritoriale” si riconosce.
Il laboratorio prevede una parte tecnica, dedicata al respiro e all'emissione, e una di repertorio, che consiste nell'apprendimento di canti di lotta internazionali arrangiati a più voci, ma anche nell'esplorazione storica e sociale del contesto di riferimento.
Non è richiesta alcuna competenza musicale ma la disponibilità a sperimentare una modalità partecipativa attenta e responsabile; molto più che la relazione diretta con un «esperto», e con il suo bagaglio di conoscenze ed esperienze, sarà quella con il gruppo stesso, sotto la guida del formatore, a fornire a ciascuno gli strumenti per apprendere un uso migliore della propria voce. Attenzione e ascolto degli altri sono attitudini che si apprendono e si sviluppano nell'atto stesso di un cantare insieme consapevole.
Lo stage è a cura di Silvia Rusignolo e Lorenzo Valera, attivi da anni, dentro e fuori le Voci di Mezzo, nello studio, nella esecuzione e nella didattica del canto popolare.
Iscrizione: 35 euro
L'incasso del laboratorio, tolte le spese di viaggio e di struttura, sarà interamente devoluto al movimento No Tav.
Domenica 6 aprile 2014
Dalle 14.30
Amerigo Vigliermo presenta
Il Coro Bajolese
Difficile competere in efficacia e sintesi con la presentazione che il Coro Bajolese fa di sé e della ricerca sviluppata tramite il Centro Etnologico Canavesano dalla fine degli anni '60 ad oggi: “Tutto ciò che il coro canta l’ha imparato dalla propria Gente. Tutto ciò che il coro ha cercato di fare l’ha fatto per far prendere coscienza alla Gente stessa della propria identità culturale.” Più che uno stage, sarà una lente di ingrandimento puntata sulle tradizioni di Bajo Dora e del Canavesano. Più che una lezione, sarà un incontro con una comunità ancora in grado di tutelare, documentare, analizzare e rappresentare sé stessa. Ne consegue che solo l'orario di inizio possa essere prevedibile, mentre su quello di conclusione dell’incontro non è possibile fare previsioni.
Iscrizione: 10 euro
Martedì 29 aprile 2014
Dalle 20 alle 23
Donata Pinti presenta
Le Mascherate
Donata, voce-pilastro del folk revival italiano dagli anni '70, oggi è il più significativo anello di congiunzione fra tradizione e riproposta, soprattutto se pensiamo ai repertori della ballata e della canzone sociale. Dalla tradizione ha mutuato, oltre che i repertori, anche la tecnica vocale ed espressiva che le permette - unica forse nel panorama italiano - di rispettare rigorosamente le fonti orali pur nella personalissima capacità di reinterpretare.
Durante lo stage, Donata ci introdurrà alle “Mascherate”, un patrimonio vocale conservatosi nella zona delle “Quattro Province”, e precisamente nella zona di Colleri nell’Oltrepo montano del Pavese (Appennino). Le “Mascherate carnevalesche” erano rappresentazioni drammatizzate, un vero e proprio teatro in cui piccole compagnie di giovani mettevano in scena i testi più avvincenti, andando di notte nelle stalle e nelle case, ripetendoli più volte al fine del profitto di una questua. Da sempre questo repertorio era monopolio dei maschi, ma dopo la prima guerra Mondiale fu esteso anche alle donne che da lì in avanti cominciarono a dominare il Carnevale.
Iscrizione: 15 euro
Domenica 25 maggio
Dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 17
Alessandra Patrucco presenta
Le voci del mondo
Alessandra Patrucco è cantante, compositrice e insegnante in perfetto equilibrio fra la tradizione popolare piemontese, il jazz e l’improvvisazione.
Durante lo stage guiderà l'esperienza di alcune modalità di canto collettivo tradizionale e popolare appartenenti alla cultura italiana insieme ad alcuni aspetti di tecniche proprie del patrimonio musicale di altre culture europee ed extra europee. Le tecniche improvvisative (tradizionali e contemporanee) verranno integrate in tutte le attività in quanto fondamentali nella capacità di sviluppo di linee melodiche ed armoniche come del senso ritmico. Sarà un viaggio per il mondo che mantiene la voce come unico strumento per orientarsi e creare un linguaggio vivo, fondendo tradizione e contemporaneità.
Iscrizione: 30 euro
Iscrizione all'intero ciclo di incontri (5 in totale): 100 euro invece di 120
Il ciclo di stage è riservato ai soci FolkClub (costo tesseramento nuovo socio 7 euro).
Tutti gli incontri si svolgeranno al FolkClub in via Ettore Perrone, 3 bis.
Per ulteriori informazioni e iscrizioni: 011/537636