Entrance: 5.00€
Kugaku – Il suono del cielo con una superlativa virtuosa di sho
Il sodalizio Folkclub-Xenia Ensemble, come è tradizione, prosegue anche quest'anno, più forte di tagli e problemi vari che affliggono la cultura. Per il nono anno consecutivo FolkClub ospita un appuntamento della rassegna EstOvest. Si incominciò nel 2006 con l’armeno Dabaghyan Trio, cui seguirono gli iraniani Peyman & Mohssen Kasirossafar, le sonorità tradizionali giapponesi del sho di Tamami Tono, il palestinese virtuoso di oud e buzuq Khaled Jubran, dalla mongolia lo straordinario maestro Tserendava in accoppiata con l’innovativo trio vocale britannico Harmonic Voicing, Juldeh Camara, originario del Gambia, i fantastici virtuosi irlandesi Eoghen O Riabhaigh, Matt Cranitch e Jackie Daly lo scorso anno e il Maestro indiano di sarangi Dhruba Gosh.
L’edizione 2014 del Festival “Estovest – Un viaggio nella musica di oggi” continua il lavoro di ricerca sui linguaggi e sulle culture musicali “altre” oltre a quelle occidentali e presenta come tema della rassegna ‘la pelle’: attraverso il confronto di differenti generi e strumenti viene messa in evidenza la capacità della musica contemporanea di “cambiare pelle”.
Il programma del concerto Kugaku – Il suono del cielo è incentrato sulla figura di Naomi Sato, compositrice e interprete giapponese, e sulla sua capacità di cambiare pelle pur rimanendo identica a se stessa e autentica. Naomi Sato, diplomata in sho (organo a bocca giapponese), in sassofono e in composizione, si è formata sia nella tradizione musicale del suo paese di origine, sia in quella occidentale e rappresenta il paradigma del musicista moderno in grado di muoversi tra linguaggi distanti e complementari. Naomi Sato si esibirà in solo e con il quartetto d’archi Xenia Ensemble in un programma che si muove tra musiche tradizionali giapponesi e composizioni di importanti autori nipponici (Takemitsu, Ishikawa, Hosokawa, la stessa Sato).
Naomi Sato. Laureata in sassofono alla National University of Fine Arts and Music di Tokyo nel 1998, ha concluso la seconda fase di studi al Conservatorio di Amsterdam, nel 2002, dove ha inoltre studiato improvvisazione e composizione.
Naomi è stata semifinalista del 2° International Adolphe Sax Concours a Dinant (1998) e vincitrice del 3° premio Saxophonewettbewerb Gustav Bunke ad Hannover (1999). Ha studiato il sassofono con Nobuya Sugawa (Tokyo), Arno Bornkamp (Amsterdam) e Claude Delangle (Parigi). Ha suonato con la Philharmonic Orchestra di Tokyo, National University of Fine Arts and Music (Tokyo), l’Orcketre de l’Academie europeenne de musique con Pierre Boulez (Aix-en Provence), l’Ensemble Lucilin (Lussemburgo), het Residentie Orkest (L’Aia), het Ives Ensemble (Zaandam), Axyz Ensemble (Amsterdam) e Ensemble Labyrint (Amersfoort).
Ha studiato la Sho (la tradizionale armonica a bocca giapponese) con Ko Ishikawa presso la National University of Fine Arts and Music di Tokyo. Ha collaborato con molti compositori e suonato con Ives Ensemble, Aurelia Saxophone Quartet, Paesi Bassi Vocaal Laboratorium, Nieuw Ensemble, Dansgroep Kriszitna de Chatel (Paesi Bassi), Fontana Mix Ensemble (Italia), East-West Festival Ensemble (Germania), New Music Network Philadelphia, N-JP project (USA).
Ha tenuto concerti di musica da camera in Giappone, Paesi Bassi, Lussemburgo, Francia, Germania, Italia, Spagna, Danimarca, Finlandia, America e Australia, lezioni-concerto su “La scena musicale contemporanea attraverso la musica tradizionale giapponese” in Università e Conservatori a Melbourne, Istanbul e Amsterdam, e workshop di composizione presso l’Università del New Mexico, dell’Illinois, di Chicago e la Brigham Young University. Le sue composizioni sono state eseguite in Olanda, Germania, Francia, Spagna, America e Giappone.
Al FolkClub Naomi Sato (shō), Adrian Pinzaru (violino), Eilis Cranitch (violino), Daniel Palmizio (viola), Claudio Pasceri (violoncello).