Entrance: 20.00€
Young under 30: 10€ (discount rules)
Un viaggio spirituale sulle ali del suono ipnotico della mbira
Rimane vivido in noi il ricordo della prima apparizione di Stella Chiweshe al FolkClub, 17 anni fa. Fu una serata incredibile che andò ben oltre il mero concerto, per assumere i contorni di una vera e propria esperienza extra-sensoriale. Stella con la magia della sua mbira e della sua voce creò un'atmosfera di profonda spiritualità, e davvero quella sera gli spiriti degli antenati vennero a farci visita. Riaccogliemmo Stella poi alla Fiera del Libro nel 2005 e nella fantastica serata del Ventennale, al Teatro Regio sette anni fa, ma la dispersività dell'ambiente nel primo caso e la brevità del suo intervento (due pezzi come tutti gli altri) nel secondo caso non permisero di ricreare quella particolare atmosfera. Ci ripromettemmo così di riaverla al FolkClub, luogo ideale per ascoltare il suo concerto, ed eccola qui, accompagnata dall'ottimo polistrumentista Michele Longo.
...la prima volta che ho sentito la mbira, ho desiderato sentirne di più e di più. Non potevo smettere, sono stata male finché non ho imparato a suonarla, finché non sono stata in grado di sentire quel suono... Stella Rambisai Chiweshe
Sua Maestà”, la regina della musica mbira dallo Zimbabwe, così è spesso definita Stella Rambisai Chiweshe, la prima artista donna a guadagnarsi il prestigio in un genere musicale dominato dagli uomini, la mbira music, spina dorsale della musica tradizionale dello Zimbabwe. Stella è tra le pochissime donne dello Zimbabwe e più in generale di tutta l'Africa meridionale a ricoprire, da più di 35 anni, un ruolo fondamentale nella musica tradizionale. Stella inizia a suonare la mbira ai tempi in cui lo Zimbabwe si chiamava ancora Rhodesia ed era dominato dalla minoranza bianca erede dei colonizzatori inglesi. All'epoca la mbira era bandita, a causa dei suoi poteri magici, il semplice possesso di una mbira veniva punito con l'incarcerazione, e la mbira veniva suonata in cerimonie segrete. Nella tradizione Shono i morti continuano a far parte della comunità. La mbira accompagna i riti di possessione e fa apparire gli spiriti dei defunti. Attraverso il suono della mbira, in cerimonie particolari condotte da un medium, essi tornano a comunicare con i vivi. Stella, dopo aver suonato nelle cerimonie proibite tutta la notte, tornava di giorno alla sua lotta quotidiana per sopravvivere, una giovane ragazza in un ambiente di apartheid.
Stella ha pubblicato in patria più di 20 singoli di mbira music, tra i quali Kasahwa, disco d'oro nel 1975. Dopo la fine del dominio bianco e la nascita del moderno Zimbabwe indipendente, Stella è entrata a far parte della National Dance Company of Zimbabwe, dove presto ha assunto il ruolo di principale solista di mbira, attrice e danzatrice. Stella ha inoltre creato l’unione dei musicisti dello Zimbabwe e nel 1993 è fondatrice del “Mother Earth Trust Network of Female Artists”. Stella è regolarmente in tour dal 1983, si è esibita in festival e teatri in tutto il mondo, e ha pubblicato sette album di successo internazionale (Ndizvozvo Ambuya, 1987; Chisi, 1989; Kumusha, 1991; Shungu, 1994; The best of Stella Chiweshe, 1998; The Healing Tree, 2001; e Talking Mbira, 2002).
La mbira è il primario strumento tradizionale delle tribù Zezuru della popolazione Shona, è stata suonata per oltre mille anni in cerimonie religiose e rituali, presso le corti reali e in occasioni sociali. Consiste in 22 o 28 chiavi di metallo montate su una struttura di legno ed è solitamente collegata a una cassa di risonanza ottenuta da una zucca. Le chiavi sono suonate con i due pollici verso il basso e l'indice verso l'alto.
...vengo come amica e nipote degli antenati di questa terra a cui chiedo di benedire il mio concerto in armonia. La lingua Shona era un codice segreto perché il mio popolo potesse comunicare durante l’aggressione. Oggi quei testi non hanno traduzione, sono incomprensibili, uniscono noi agli spiriti attraverso la mbira, che è la musica che amiamo perché ci far star bene. Quando suono la mbira, la voce è come sottofondo, in secondo piano, e conta la sensazione del momento; chi ascolta deve concentrarsi sul suono, non sulle parole, e allora la musica diventa un viaggio in compagnia degli spiriti che ci attorniano, e il pubblico una famiglia universale, ciascuno danza e canta per la propria anima, non occorre guardare negli occhi chi suona, si sprofonda in se stessi... Stella Rambisai Chiweshe
Al Folkclub con Stella Chiweshe (mbira e voce) Michele Longo (chitarra, calabash, organetto, percussioni).
Evento di rara bellezza e suggestione.