Entrance: 15.00€
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La ghironda nella tradizione colta e popolare
In collaborazione con "Neorealismo - Lo splendore del vero nell'Italia del Dopoguerra"
La storia della ghironda, strumento principe per l’accompagnamento del canto trobadorico, ha inizio nel medioevo. Nel corso dei secoli fa la sua comparsa in buona parte d’Europa e per l’Italia, nell’area nord-occidentale, dove -insieme alla cornamusa- era lo strumento preferito per la musica da ballo e nel mondo popolare la si poteva ascoltare durante matrimoni, feste patronali e balli campestri. Nel XVIII secolo, in particolare, presso la corte francese, sorse la moda pastorale dell’Arcadia e la ghironda incominciò ad essere apprezzata dall’alta società. I liutai di Versailles perfezionarono quindi la ghironda moderna e compositori classici come Vivaldi, Haydn, Corrette, De Lavigne, Boismortier ed altri, scrissero per questo particolare strumento a bordone. Il concerto è un vero e proprio viaggio storico e culturale nella vita della ghironda, che viene presentato in veste discorsiva e armonica. Ballate tradizionali del repertorio piemontese e brani classici illustreranno l’uso della ghironda nello spirito musicale del mondo popolare e di quello aristocratico. Verranno anche presentate le marionette a tavoletta (marionette comandate tramite un pedale premuto dal suonatore di ghironda mentre suona) e la pratica che i suonatori di ghironda usavano per catturare l’attenzione del popolo e dei Signori durante le sagre e gli interventi da strada, facendo ballare le marionette al ritmo e suono della ghironda.
Il progetto del duo Orlandi (ghironda, dulcimer, voce) e De Martino (violoncello, dulcimer, voce) nasce nel 2010, è stato portato in tournée in tutto il Nord Italia e ha partecipato al Festival Cusiano di Musica Antica (2011).
Silvio Orlandi. In attività dal 1978, è fondatore di Folk Giornale, tra le prime riviste in Italia a occuparsi di musica tradizionale. Leader dei Prinsi Raimund (gruppo influente del folk revival piemontese negli anni Settanta), ha collaborato con numerosi artisti di musica tradizionale e pop tra cui Veronique Chalot, Franco Mussida (P.F.M.) e Fiorella Mannoia. All’intensa attività concertistica affianca quella, altrettanto prolifica, di liutaio, costruttore e insegnante di ghironde. Per la RAI ha composto la colonna sonora dello sceneggiato Candido (tratto dall’opera di Voltaire). Dal 1995 ripropone la tradizione alpina delle marionette a tavoletta. Dal 1990 collabora con Ernesto De Martino per vari progetti di musica tradizionale, tra cui Arpò trei veilla e Wandering Spirit. Nel 2007 pubblica il CD Arcobaleno, registrato con il suo gruppo Falafel Project, con cui ha tenuto concerti in Italia e nei maggiori festival in Europa.
Ernesto De Martino. Diplomato in contrabbasso al Conservatorio di Verona, Clemente Ernesto De Martino da tempo ha intrapreso ricerche sulla cultura tradizionale. Nel 2001 fonda i Violini di Santa Vittoria (RE), quintetto romantico che ha curato e suonato gli arrangiamenti dei brani di Massimo Ranieri Reginella e O surdato ’nnamurato nel CD Oggi e dimane. Del 1998 è il CD Jchnusa, dedicato alla Sardegna. Del 2002 è il disco Bisso Galeto, con il quale De Martino propone un repertorio di canti e balli popolari ispirati alla tradizione veronese. Nel 2002 fonda la Scuola di Musica Popolare R. Caprini. Nel 2005 scrive gli arrangiamenti e partecipa con i Musici di San Giorgio di Valpolicella al CD Wandering Spirit, della cantante italo-inglese Ariella Uliano; nello stesso anno scrive le musiche per il monologo teatrale Il canto del sengiòn (F. Ceradini, S. Paiusco) e il documentario storico Spiriti liberi (S. Paiusco). Ha collaborato inoltre con RAI1, RAI2 , Canale5, Teleradiosvizzera Italiana, Radiovaticano e con Massimo Ranieri, Mauro Pagani, Massimo Bubola, Carlo Verdone, Ricky Mantoan e Steve Mead.