Entrance: 18.00€
Young under 30: 9€ (discount rules)
Nella corte dell'Arbat
ovvero
Lega ci porta alla scoperta del grande cantautore russo
Bulat Okudžava
Un evento: Bulat Okudzava torna in Italia. Padre della canzone d’autore russa, Bulat Okudžava è il maestro di Vladimir Vysockij, il primo dei bardi che riannodarono con ballate essenziali il filo della speranza nel cosiddetto periodo della stagnazione (1960-1985). Le sue canzoni sono un patrimonio di poesia che affonda melodicamente nel ricco folklore georgiano e armeno (le terre del padre di Bulat, fucilato durante il terrore staliniano, e della madre, inghiottita dal Gulag) e linguisticamente nel gergo popolare degli abitanti dell’Arbat, il quartiere-mondo di Mosca paradigma della vita, della guerra e dell’arte. Alessio Lega -con un certosino lavoro ventennale di adattamento- ha fatto rivivere in italiano la magia e l’incanto di queste poesie cantate, che saranno presentate, dopo l'anteprima alla Rassegna Tenco dell’ottobre 2018, in uno spettacolo appositamente concepito per il pubblico italiano appassionato della letteratura mondiale e della grande canzone d’autore. Gian Piero Piretto, massimo esperto italiano di cultura sovietica, ha affermato …Alessio Lega è riuscito a rendere in italiano non soltanto il senso delle poesie e delle canzoni di Bulat Okudžava ma, soprattutto, lo spirito che le ha caratterizzate nel tempo. Nella versione poetico-ritmica che ha realizzato emergono la lirica semplicità delle storie, la profondità dei temi, la delicatezza dello stile. Il CD-book nasce in contemporanea al volume di Giulia De Florio Bulat Okudžava. Vita e destino di un poeta con la chitarra (con un CD allegato che contiene preziose registrazioni inedite dello stesso Okudzava).
Alessio Lega ama dire di sé sono uno dei maggiori outsider del giro, definizione quanto mai azzeccata. Alessio, infatti è entrato a far parte della storia della canzone, viene regolarmente inserito in ogni dizionario della canzone, Gianni Mura lo cita su Repubblica fra i 100 nomi dell’anno, ha vinto i riconoscimenti più ambiti (Targa Tenco, Premio Lunezia), le sue canzoni sono inserite in antologie, libri, DVD; eppure Alessio rimane fondamentalmente un outsider, per lui la canzone rimane una passione, una scelta, uno spazio di libertà; per poter scegliere a chi dire di sì e a chi dire di no, per poter suonare dove gli piace e non dove si deve.
Al FolkClub lo abbiamo apprezzato spesso in questi ultimi anni: suoi sono stati gli arditi progetti Cent’anni di canzone d’Autore in 5 concerti e Vinili: l’ascolto perduto, vere e proprie maratone musicali distribuite nelle nostre stagioni numero 28 e 29. Grazie ad esse abbiamo goduto a piene mani della sua impressionante formazione musicale e culturale, della sua musicalità e versatilità e del suo modo unico di stare sul palco. Alessio Lega è un cantastorie e come tale il suo lavoro di ricerca e di mantenimento della memoria è parte fondamentale della sua opera. Il linguaggio è il folk, il pop, il rock che suona nella piazza globale e cerca i tratti individuali nelle tante maschere della ribellione. Le sue rime sono spesso aspre, dall’ironia tagliente, e hanno la capacità di saper raccontare le storie in maniera perfettamente lucida e dettagliata, nello spazio di una canzone. Cantautore con 10 album all'attivo, scrittore e militante anarchico, Alessio è nato nel 1972 a Lecce e dal 1990 vive a Milano. Ha fatto l'impiegato per le bollette, il fumettista per ostinazione e il musicista per l'amore e la rivoluzione. Collabora alle riviste e alla vita del movimento libertario. È un rivoluzionario pantofolaio e cesellatore. Comincia a scrivere e cantare le prime canzoni in pubblico alla fine degli anni ’80 e si esibisce regolarmente dal ’97. Cultore della lingua, storico della canzone internazionale, cantante di impostazione teatrale legato alla tradizione francese, scrive con un occhio alla forma e un altro alla giustizia sociale. Ha cantato nei teatri e nei locali del giro, ma torna sempre ai centri sociali, alle feste di piazza, ai teatri liberi. Odia il denaro, ricambiato.
Al FolkClub Alessio Lega (voce e chitarra) è accompagnato al pianoforte e fisarmonica dal Maestro Guido Baldoni.