Ingresso: 15,00€
Minori di 30 anni: 8€ (regolamento sconti)
Voce e violino soavi
Dopo l’esordio a Maison Musique con il grande Alejandro Escovedo, riecco le Buscadero Nights al FolkClub, con un altro pezzo da novanta. L’iniziativa è un filo rosso che unisce alcuni concerti dedicati a quel vasto e fertile territorio che sta tra songwriting, folk di impronta anglosassone e blues acustico, ideata da FolkClub in collaborazione con Andrea Parodi (Pomodori Music), gode dell’importante appoggio “mediatico” della rivista Buscadero, e del suo direttore e deus ex machina Paolo Carù.
Un destino segnato quello di Carrie Rodriguez, se si considera che suo padre David è un apprezzato folksinger con 9 dischi all’attivo e sua prozia per parte di madre era Eva Ganta, una cantante di musica latina di successo negli anni ’50. Molti esponenti di spicco della scena cantautorale americana erano amici di famiglia, su tutti Lyle Lovett, che ha avuto anche un importante ruolo nella carriera della Rodriguez aiutandola e incoraggiandola. Ricorda Carrie …papà mi regalò un disco di Cohen per i miei 9 anni, lo odiai. Ma poi lo ripresi a 13 anni e lo amai…
La svolta per la sua carriera arriva nel 2001, quando Chip Taylor la nota nel corso di un festival a Austin e le propone di collaborare con lui. L’unione frutta tre dischi in studio, due dischi live e innumerevoli tour in America ed Europa tra il 2002 e il 2007. È una palestra fondamentale per Carrie, che nel 2006 si sente pronta al grande salto e pubblica il suo primo disco solista Seven angels on a bicycle (in cui compaiono Bill Frisell e Greg Leisz), cui seguirà nel 2008 She ain’t me (che include una canzone composta a 4 mani con Mary Gauthier), e nel 2009 il Live in Louisville, dove compaiono alcune canzoni eseguite in duo con Lucinda Williams.
Nel 2010 decide di tributare il giusto omaggio agli artisti che l’hanno influenzata e le hanno permesso di crescere con l’album di cover Love & circumstance. Il disco include canzoni di suo padre e sua zia, ovviamente, e poi Little Village (Hiatt/ Lowe/Cooder/Keltner), Buddy Miller & Julie Miller, Richard Thompson, Townes Van Zandt, Hank Williams, Lucinda Williams e altri. Carrie basa il suo stile e la sua musica su una solida capacità tecnica sugli strumenti, affinata negli anni di tour con Chip Taylor: il violino, in primis, il mandolino e la chitarra tenore. A questo Carrie aggiunge la sua voce sicura e corposa, e la sua scrittura sempre alla ricerca di atmosfere da ricreare attraverso la musica e i testi. Al FolkClub con Carrie (violino, mandolino, chitarra tenore), Luke Jacobs (chitarra e cori).
Senza dubbio una delle novità più interessanti dell’ultima ondata folk americana, da non perdere.