Ingresso: 20,00€
Minori di 30 anni: 10€ (regolamento sconti)
La meravigliosa fisarmonica gaucha
CONCERTO ECCEZIONALE
È dal maggio 2009, quando rimanemmo incantati dal suo concerto alla Fiera del Libro, da noi organizzato nell’ambito di Lingua Madre, che desideriamo portare questo straordinario fisarmonicista nello scantinato di via Perrone. Impresa complessa, in quanto, sfortunatamente, la sua fama in Italia non è pari né al suo talento, né alla sua notorietà in altri paesi d’Europa. Questo crea un discreto divario tra le sue legittime richieste economiche e le previsioni di affluenza del pubblico e relativo incasso, rendendo di difficile realizzazione un suo concerto nel Belpaese; tanto più in considerazione dei famigerati tagli che stanno colpendo il nostro settore. Ma alla fine, la nostra gentile e costante insistenza è stata premiata: l’artista ci è venuto inconto, e noi abbiamo deciso di fare un passo in più verso il rischio, confidando nella proverbiale curiosità e reattività del pubblico del FolkClub, non deludeteci!
Il concerto è un dialogo a quattro mani sulla peculiare, e poco nota, musica del sud del Brasile, fortemente influenzata dai ritmi latini dei vicini Uruguay, Paraguay e Argentina. È la musica dei gaucho, che annovera ritmi complessi e accattivanti come chamamé, vanerao e rancheira. Borghetti e Bonilla, due autentici Maestri, restituiscono al pubblico, attraverso la loro dinamica interazione, tutto il colore e la profondità di questa musica evocativa e ineguagliabile.
Renato Borghetti, virtuoso della fisarmonica, è il massimo rappresentante della tradizione musicale del Brasile del sud, la regione del Rio Grande do Sul, che confina con l’Argentina. La musica e la cultura di quella regione sono una interessante commistione di ritmi brasiliani e sonorità argentine. A questi elementi Borghetti aggiunge un tocco personale e una spruzzata di suggestioni dall’Europa: polka, musette, tango e samba si incontrano per creare un sound unico e straordinario. Sulla scena da più di 20 anni, Borghetti, ha diviso il palco con giganti del calibro di Stephane Grapelli, Ron Carter e Hermeto Pascoal, è stato il primo musicista brasiliano a ricevere un Disco d’Oro per un cd interamente strumentale, ha ricevuto due nomination al Grammy Latino, ma è rimasto un vero Gaucho della Pampa.
Arthur Bonilla, virtuoso della chitarra brasiliana a sette corde, ha già ottenuto numerosi riconoscimenti nonostante la sua giovane età (non è ancora trentenne). Ha studiato con il maestro argentino Lucio Yanel, con il quale si esibisce in varie occasioni. Ha già collaborato con alcuni dei più grandi musicisti brasiliani: Hamilton de Holanda, Gabriel Grossi, Dominguinhos, Osvaldinho do Acordion, Waldonys, Alessandro Kramer, Yamandú Costa, Arthur Moreira Lima.
...Borghetti fa alla musica gaucho quello che Piazzolla ha fatto al tango... Jazzthetik