Ingresso: 18,00€
Minori di 30 anni: 9€ (regolamento sconti)
La musica tradizionale indiana ai suoi massimi livelli
Vidya Rao è una delle principali interpreti del delicato stile di canto Thumri – Dadra, una delle principali forme di musica classica indiana, il cui repertorio è caratterizzato da dolcezza, delicatezza e grazia – madhurya guna. È uno stile che si eleva al di sopra delle regole e della grammatica, conducendo le persone nel regno del puro lirismo. Attingendo a diverse fonti (musica popolare, tradizionale e classica; canti e filosofia sufi e vaishnavi) il thumri da voce alla parte sensuale e a quella spirituale dello shringara rasa, l’emozione dell’amore. Il repertorio thumri comprende l’espansivo thumri bol banao, il ritmico thumri bol baant ki, il cadenzato dadra e le forme derivate di musica popolare (Chaiti, Hori, Kajri, etc) fino all’Urdu Ghazal. Per la tradizione indiana, attraverso le sue strutture fluide, le sue sfumature delicate e le intense emozioni che provoca, il thumri porta suonatori e ascoltatori a imparare a riconoscere il divino nella vita quotidiana. Per molti anni Vidya è stata la più vicina discepola del leggendario cantante Smt Naina Devi, continuando i suoi studi su questo stile dopo la sua scomparsa con il celebre Smt Girija Devi e con Smt Shanti Hiranand. La sua formazione in Khayal sotto lo scomparso Prof. B. N. Datta (e successivamente sotto il maestro Mani Prasad del Kirana Gharana) l’ha aiutata ad assimilare la tradizionale modalità Gayaki e gli stili sia di Banaras che di Licknow. Vidya si è specializzata quindi in Thumri-Dadra e le forme di estrazione popolare affini come Chaiti, Hori, Kajri. Vydia canta anche Ghazal e nello stile tradizionale Thumri-Ang, così come le poesie devozionali del Bhakti medioevale e dei poeti-santi mistici sufi. Il suo repertorio comprende versi sanskriti provenienti dai testi hindu e buddisti e anche le forme elegiache islamiche di Soz e Marsiya e le forme di lode come il Naat. Borsista della Fondazione Ford e del Dipartimento Indiano della Cultura per lo Studio Intensivo del Thumri, Vydia ha condotto numerose ricerche sulla musica e le arti espressive indiane, pubblicando svariati libri e articoli su riviste accademiche e presentando il suo lavoro in conferenze internazionali e seminari in scuole e università in tutto il mondo. Vydia Rao ha ricoperto e ricopre importanti ruoli in diverse istituzioni accademiche nazionali indiane; inoltre è membro di diverse associazioni ed organizzazioni tra cui la Women’s Traditional Healt Practices e la Siddhartha’s Intent Society per l’arte e la filosofia, nell’Himachal Pradesh. Nel corso della sua prestigiosa carriera si è esibita in innumerevoli concerti in tutto il mondo: dalla Svizzera (Montreaux Jazz Festival) alla Cina (Fourth International Conference of Woman - Beijing), dalla Francia (Theatre des Champs Elysees) al Sudafrica (World Summit on Sustainable Development); vanta 11 pubblicazioni discografiche, diverse colonne sonore per il cinema indiano (12 pellicole in tutto) e svariate apparizioni televisive.
Kamod Raj Palampuri È diplomato in Tabla e Canto classico presso l’università di musica classica Indiana, Pracheen Kala Kendra di Chandigarh. Nato nel 1982, dal 1986 approfondisce lo studio della musica indiana, della voce, del canto classico e di strumenti quali le tabla e l’Harmonium grazie al padre Rajender Paul (rinomato artista dell’Himachal Pradesh) e alla madre, la cantante Sharda Raj Palampuri, e grazie alle lezioni di molti Maestri indiani (il sufi Ayub Khan, Amarjeet Singh, Nirmala Deshpandey, Girija Shankar, Sandeep Bhattacharya di calcutta, Maheswari Devi, Kamal Nayan Kamal, Badal Mishra e Alhaiya Baksh). Stabilmente residente in Piemonte dal 2009, ha elaborato un personale metodo di musicoterapia per donne in gravidanza e laboratori per bambini che si avvale del canto di particolari raga (inni sacri della tradizione musicale indiana) accompagnati dalla vibrazione prodotta dagli strumenti classici indiani quali l’harmonium e la tanpura.
Torna al FolkClub un’interprete straordinaria che molto raramente si ha occasione di poter ascoltare in Italia.