Ingresso: 0,00€
I CONCERTI DEL FOLKCLUB A LINGUA MADRE
ARENA PIEMONTE (pad. 1)
Anche quest'anno FolkClub collabora con la Regione Piemonte e il Salone del Libro presentando alcuni concerti all'interno dello spazio Lingua Madre - Arena Piemonte (che quest'anno, diversamente dal passato, sarà al padiglione uno, quello sul lato di via Nizza). Incominciamo giovedì 8 maggio con la cantante di origini cubane Sol Ruiz (ore 20.30); venerdì 9 tocca a Solo Razafindrakoto dal Madagascar (ore 21.00); sabato, infine, è la volta di Jino Touche, dalle Isole Mauritius (ore 20.30). Assistere ai concerti è gratuito per chi si trova all'interno del Salone.
Giovedì 8 maggio
SOL RUIZ TRIO (Cuba)
Una splendida voce tra son cubano e soul
Nata e cresciuta a Miami, di origini cubane, Sol Ruiz è un’artista difficilmente catalogabile. A marzo 2014 è uscito il suo nuovo lavoro discografico Reasonable Diva, prodotto negli Studio 71 a Miami da Bobby MacIntyre, che sarà presentato in un tour europeo in Italia, Svizzera e Germania. Sol Ruiz ha una voce che rivisita blues, cuban son e soul con una presenza scenica sfrontata. Per presentare il disco, che miscela le sue radici cubane a ritmiche serrate, ipnotiche, scarne, si esibisce in trio, a volte accompagnato anche da fiati. Reasonable Diva suona “spanglish”, per i testi che mischiano la lingua inglese e spagnola, oltre che italiana, e per l’incontro tra la tradizione della musica cubana, ben insita nel modo di cantare di Sol, e tutta la contaminazione del sud degli USA, tra funk, New Orleans e mariachi.
Venerdì 9 maggio
SOLO RAZAFINDRAKOTO (Madagascar)
La musica popolare del Madagascar con il collaboratore storico di Miriam Makeba
Cantante, compositore e chitarrista, nato in Francia da genitori malgasci, Solo Razafindrakoto (anche detto Razaf) fa ritorno ancora giovane nel suo paese di origine, dove inizia la sua carriera di musicista con i Pumpkins. Cronista e in seguito critico musicale per un quotidiano nazionale, incontra il jazz africano per eccellenza, il sassofonista Manu Dibango -del quale diventa collaboratore- che lo convince a recarsi a Parigi per cercare fortuna. Lì diventa il bassista prediletto da Myriam Makeba e inizia a lavorare nell’ambito del blues e del country. Nel frattempo diviene anche virtuoso di chitarra, affermato compositore e band leader. In quest’ultima veste, e in quella di produttore, lo troviamo, nel 1992 nell’album Malgache connection, pietra miliare della riscoperta della musica del Madagascar; nella quale riunisce una miriade di musicisti di diverse generazioni ed etnie. L’intento, riuscito, è quello di creare un suggestivo mosaico raccogliendo le più diverse influenze della vasta area che si affaccia sull’Oceano Indiano. Nel 1995 la felice esperienza si ripete con Fruit du voyage.
Solo è la conferma che esclusivamente una tecnica suprema sullo strumento, unita a una profonda conoscenza delle musiche diverse, può consentire una fusione perfetta tra la musica tradizionale, il folk europeo e americano e il jazz più sofisticato. Che le capacità tecniche di Razaf siano straordinarie è comunque comprovato dal fatto che big stellari della musica, tra cui Dizzy Gillespie, lo hanno voluto al fianco, importante session man di organici nutriti e preparati e hanno per lunghi anni fatto buon uso delle sue doti. La notevole carica di simpatia che emana da ogni sua esibizione, la sua naturalezza che rende quasi facili le complesse tessiture delle sue dita, colpiscono ed esaltano il pubblico più indifferente.
Sabato 10 maggio
JINO TOUCHE (Isole Mauritius)
Dalla musica tradizionale delle Mauritius al progetto d’autore di uno storico collaboratore di Paolo Conte
Pierre Steeve Jino Touche nasce nel 1966 a Plaine Magnien, nel distretto di Grand Port delle Isole Mauritius. All’età di tredici anni inizia lo studio del basso elettrico e della teoria musicale e dopo alcune “performances” viene invitato al “Festival Jazz Château Morange" presso la vicina isola di Réunion. Contemporaneamente agli studi musicali si dedica all’attività concertistica nella sua isola natale, fino a quando decide di trasferirsi in Italia per intraprendere gli studi del contrabbasso presso il Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Cuneo. Nel 1989, nell’ambito del “Training Jazz Festival di Perugia”, vince la borsa di studio per un periodo di perfezionamento presso il prestigioso “Berkley College of Music” di Boston, USA. Successivamente, partecipa a diversi progetti collaborando con molti “jazzmen” fra i quali Steve Grossman, Bob Mover, Larry Nocella, Flavio Boltro e Antonio Faraò. Grazie alla sua fama di contrabbassista sensibile e creativo nel 1990 viene invitato a partecipare alla tournée Europea di Paolo Conte, del quale è tuttora collaboratore e membro stabile nella sua orchestra. Con il "Maestro" partecipa a tutti i progetti successivi, sia discografici che dal vivo. Attualmente Jino è anche membro del progetto gipsy "Manomanouche", con il quale ha già pubblicato due album ed effettuato lunghe tournées internazionali, toccando nel 2008 diversi Paesi, fra i quali anche la Cina.
Jino Touche presenta il suo primo album Jino Touche accompagnano sul palco da Enrico Guzzi alla chitarra, Emanuele Pavone al basso, Enrico Dadone alla batteria, Bati Bertolio al pianoforte, tastiere e fisarmonica.
“Questo progetto nasce dalla necessità di esprimere il mio punto di vista sulle cose che mi stanno intorno oggi e contemporaneamente dal desiderio di trovare un modo per sentirmi nuovamente vicino alle mie origini. Per realizzare entrambi ho usato il mezzo che mi è più congeniale: la parola musicale. Per dare vita al disegno che avevo in mente ho fatto leva sul potente e duttile ritmo di “Segà” cantando in Creolo, mia adorata e dolcissima lingua madre. Ho deciso di usare la mia voce “semplice”, così come i miei “calli” di musicista, per raccontare le mie storie, favole che descrivono le immagini della mia anima. Tutte emozioni che ho cercato di tradurre attraverso il ritmo, la parola ed i timbri che mi sono cari. Spero di poter parlare al cuore di molti, anche solo con una nota.
Un omaggio alla mia terra madre”
JINO TOUCHE