“Coming Good”

Nato e cresciuto nell'area di Manchester negli anni '80, James Walsh è il leader, fondatore e frontman degli Starsailor, band alternative rock molto conosciuta soprattutto nei primi anni 2000 grazie agli album "Love is Here" e "Silence is Easy", pubblicati da Chrysalis e EMI Records. "Silence is Easy" -che quest'anno compie 20 anni- venne prodotto in studio a Los Angeles con Phil Spector e raggiunse il nono posto in classifica nel Regno Unito, consolidando l’ascesa degli Starsailor grazie a un tour che culminò alla Brixton Academy davanti a oltre 2000 persone. Parallelamente all’attività con la band, James Walsh ha dato corso a una splendida carriera solista che l'ha visto collaborare con Suzanne Vega per la scrittura del suo primo lavoro, “Lullaby” (2012) e l’ha portato a pubblicare, entrambi nel 2021, il suo quarto e quinto album: “Small Illusions” e “Everything Will Be Ok”, fino ad apparire come supporting-act per concerti di Simple Minds nel loro "Greatest Hits Forest Tour" (2011), e di Mike & The Mechanics nel loro tour "The Hits" (2015). La musica di Walsh si ispira sia al folk psichedelico sia al Brit-Pop. Celebre una sua diatriba personale -poi a quanto pare risolta- con i fratelli Liam e Noel Gallagher. Il suo sesto album, “Coming Good”, è stato pubblicato nel gennaio del 2023.
Nato a Wigan e cresciuto a Chorley, Walsh inizia a suonare il pianoforte all'età di 12 anni e inizia a comporre un paio d’anni dopo. Ascolta la musica dei Charlatans, degli Oasis e di Jeff Buckley. Personalità timida e solitaria, va alla scoperta degli artisti che hanno un'influenza sulla musica della sua generazione: Neil Young, Bob Dylan, Nick Drake e i Beatles. In un Q&A online del 2009 Walsh nomina “Revolver” dei Beatles quale “il più grande album di sempre”. “Potresti scegliere qualsiasi album [dei Beatles], davvero. Chiunque pensi che non sia la migliore band di sempre lo fa solo per partito preso’”. Walsh viene così impressionato dalla musica di Tim Buckley che decide di chiamare la sua band come un famoso album di Buckley del 1970, “Starsailor”. Incontra gli altri membri della band, James Stelfox e Ben Byrne, già membri della stessa band a Warrington, mentre studia musica a Wigan. Quando un bel dì il loro cantante non si presenta alle prove, Walsh chiede loro di poterlo sostituire per quella sessione. Così nascono gli Starsailor. Walsh decide di suonare le chitarre per la band “a causa della frustrazione di non riuscire a trovare un musicista adatto al gruppo”. Nel 2009, James inizia a registrare il suo primo album da solista, lavorando con la cantautrice e cantante americana Suzanne Vega. Il suo primo EP da solista, “Live at the Top of the World” è stato registrato in Norvegia, con un'orchestra da camera, ed è stato pubblicato nel novembre 2010. Dà il proprio contributo al mini-album “Robotic Heart Foundation” di Nikolaj Torp Larsson e Andreas Olson, dopo averli incontrati in studio mentre lavorava a un film. Larsson e Olson lo affiancano nel lavoro sul suo album di debutto, che verrà pubblicato nel 2011. Ha anche collaborato con la band belga Andes al brano "Èén dag meer" ("Un altro giorno").

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