Ingresso: 18,00€
Minori di 30 anni: 9€ (regolamento sconti)
Prezzo: 5,00€
Filippo Gambetta: organetto diatonico
Sergio Caputo: violino
Fabio Vernizzi: pianoforte
Un affascinante progetto musicale costruito sulle note di organetto, violino e pianoforte, attraverso composizioni originali e temi tradizionali riarrangiati. Attivo dal 2017, Maestrale conduce gli ascoltatori lungo un coinvolgente e articolato itinerario sonoro, che lambisce le musiche da ballo di Bretagna e Francia centrale, il valse "musette", ma anche lo choro brasiliano e la musica tradizionale dell'Appennino ligure. Filippo, Sergio e Fabio sono tre figure tra le più rappresentative del panorama musicale ligure nell'ambito della musica di confine tra world music, new music e jazz. L'album d’esordio del progetto, dal titolo omonimo e pubblicato per Visage Music nel 2019, è stato proposto da numerose radio nazionali europee. Inciso dalla prima formazione di Maestrale, vedeva alla chitarra classica Carmelo Russo, scomparso prematuramente nell’autunno 2020. “Circo Carnevale” è l’album che l'attuale formazione pubblica nel 2022 per Visage Music e che è stato presentato alla trasmissione radiofonica La Stanza della Musica (RaiRadio Tre) e in numerose rassegne italiane ed europee, tra cui Gezmataz Genova, Alpisonanti, WoW Folk Festival Castelfidardo, Festival Crinali, Civitella Alfedena Folk Festival, Etétrad, Concerti all’Abbazia di S.Fruttuoso di Camogli, Suq Genova, Festival di Musica Popolare di Forlimpopoli, La Notte della Taranta (Concerti AltraTela), Il Lago Cromatico, BorgoSonoro, Combin En Musique, Festival in una Notte d’Estate, Zap Fest, Rassegna Via Adriatica, Festa dei due Fiumi, Radicondoli Festival, Festival Internazionale di Poesia di Genova, Lucerne Festival In den Strassen, Heiden Festival.
Filippo Gambetta. Ha proposto la musica di propria composizione nei principali festival folk del mondo come Edmonton Folk Festival, Kaustinen Folk Festival, Festival d'Eté de Quebec, Vancouver Folk Music Festival. Ha collaborato con importanti musicisti tra cui Nuala Kennedy, Jean Michel Veillon, Max Manfredi, Riccardo Tesi, Jaron Freeman Fox, Oliver Schroer. Il suo CD “Otto Baffi” ha vinto la dodicesima edizione del Premio Nazionale Città di Loano come Miglior Album di musica tradizionale italiana. È considerato tra i più importanti interpreti dell'organetto diatonico in Europa (non a caso, insieme a Riccardo Tesi e Simone Bottasso, fu ospite della “Notte Degli Organetti” organizzata dal FolkClub nell’autunno 2009).
Sergio Caputo. Ha approfondito numerosi linguaggi musicali e collaborato con importanti artisti a cavallo tra la musica tradizionale, la canzone, la musica di composizione di matrice world. Studioso e interprete delle musiche tradizionali del Mediterraneo legate al violino, ha suonato con Tendachent, Finisterrae, Arco Alpino, Pau Y Treva, Dona Bela, Corou de Berra, La Paranza del Geco ed è uno dei fondatori del Gruppo ligure Oggitani. Tra i linguaggi musicali approfonditi da Sergio nel corso degli anni vi sono la musica Gnawa, la musica tradizionale dell'area alpina occidentale e dell'area occitana e quella del Mezzogiorno.
Fabio Vernizzi. Compositore e pianista genovese. La sua eclettica formazione lo rende un artista poliedrico e completo. Invitato in numerosi Festival ed Istituti di cultura come rappresentante della nuova generazione di compositori italiani, ha realizzato due album a suo nome, in cui propone la propria musica. Ha tenuto concerti in famosi club quali il New Morning di Parigi, il Blue Note di Milano e il nostro FolkClub (nel marzo 2015). Con la pubblicazione di “Maya” Vernizzi ha vinto il premio “Jazz Lighthouse” come Miglior Disco ligure del 2004. Nel 2010 ha composto e arrangiato le musiche del disco “Janua” della cantante Roberta Alloisio, insignito della Targa Tenco e del Premio Nazionale Città di Loano come Miglior Album dell’anno.
“’Maestrale’ è il respiro inarrestabile del folk che sa guardare avanti. Un lavoro che rinvigorisce la tradizione mettendo in programma con squisita leggerezza danzante dieci brani che attraversano geografie sonore, conservando un’invidiabile presa melodica.” (Ciro de Rosa – Blogfoolk)
“Su tutto, è bello far notare come questo CD scorra con una sorta di gioiosa intensità, quasi senza stacco tra un brano e l’altro, a dispetto delle molti fonti a cui si abbevera: merito di una classe strumentale superiore, e di idee ben chiare” (Guido Festinese - Il Giornale della Musica)