PEPPE VOLTARELLI

Live

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La grande corsa verso Lupionòpolis

Peppe Voltarelli: voce, pianoforte, chitarra, fisarmonica
Luca Ciarla: violino, pianoforte

Peppe Voltarelli è un cantautore, attore e scrittore italiano noto per il suo stile unico, che fonde musica tradizionale calabrese con sonorità moderne e testi poetici. Nato a Cosenza il 10 dicembre 1969, Voltarelli ha iniziato la sua carriera musicale negli anni '90 come membro fondatore del gruppo folk-rock Il Parto delle Nuvole Pesanti, band di culto del new folk italiano che mescola rock e musica popolare calabrese; con loro realizza sette dischi e nel 1999 prende parte al progetto La Notte Del Dio Che balla, ideato da Teresa De Sio che, dopo la realizzazione del disco (al quale partecipano tra gli altri Vinicio Capossela, Daniele Sepe e Agricantus), porta la band in tournée, arrivando a calcare il prestigioso palco del Primo Maggio in Piazza San Giovanni a Roma. Del 2000 è l'incontro con i fratelli Cauteruccio della compagnia teatrale Krypton con cui Peppe mette in scena “Roccu u Stortu”, storia di un soldato calabrese che si ammutina sul fronte della Grande Guerra. In seguito a un viaggio-tournèe negli Stati Uniti con l'attore e poeta calabrese Totonno Chiappetta, nel 2001 nasce il recital su Domenico Modugno dal titolo “Voleva fare l’Artista”. Dall'incontro con il regista calabrese Giuseppe Gagliardi nasce “Doichlanda”, film-documentario nei luoghi dell'emigrazione italiana in Germania, che vince il Premio della Giuria al Torino Film festival del 2003. Nel novembre dello stesso anno Peppe è parte di una carovana di artisti italiani in viaggio in Iraq per un concerto a favore della pace. Il viaggio diventa anche un film-documentario dal titolo “Sotto il cielo di Bagdad”. Nel 2005 è attore protagonista e co-autore del primo mokumentary italiano: il film di Giuseppe Gagliardi “La vera leggenda di Tony Vilar”, pellicola per la quale firma anche la colonna sonora originale. Nel 2006 Peppe esce da Il Parto Delle Nuvole Pesanti per intraprendere un percorso artistico autonomo e di grande successo, che inizia nel 2007 con la pubblicazione del suo primo album da solista, “Distratto ma però” (tra i cinque finalisti per la Targa Tenco come Migliore Opera Prima). Questo lavoro segna un'importante svolta artistica, mettendo in luce il suo grande talento come cantautore e la sua capacità di mescolare vari generi musicali, dal folk al rock, passando per il blues e il jazz. La sua voce -calda e coinvolgente- unita a testi che affrontano temi come l'emigrazione, l'identità e la memoria, conquista il cuore di una moltitudine di ascoltatori. Nel 2010, pubblica l'album "Ultima notte a Mala Strana", aggiudicandosi la Targa Tenco come Migliore Opera in Dialetto -mai assegnata in precedenza a un artista calabrese. Questa vittoria consolida la sua reputazione come uno dei più importanti cantautori della scena musicale italiana. Tantissime le collaborazioni prestigiose all’attivo per il poliedrico Peppe, oltre alla già citata Teresa De Sio, Claudio Lolli (con il quale nasce il progetto “Ho visto Degli Zingari Felici”), Davide Van De Sfroos, Roy Paci, Carlo Muratori, Sergio Cammariere, Bandabardò, Amy Denio e molti altri. Peppe è anche un abile interprete di canzoni d'autore italiane e internazionali, infatti dopo il 2010 si aggiudica altre due volte la Targa Tenco, in entrambi i casi come Miglior Interprete: con “Voltarelli canta Profazio” nel 2016 e con “Planetario” nel 2021. Voltarelli è anche scrittore, mostrando una versatilità artistica che va ben oltre la musica. Nel 2013, ha pubblicato il libro "Il caciocavallo di bronzo", un racconto autobiografico che esplora le sue radici calabresi e la sua esperienza come artista. Il libro ha ricevuto numerosi riconoscimenti ed è stato accolto con entusiasmo dalla critica e dal pubblico. Un’attività concertistica da sempre molto intensa lo ha portato a suonare in 23 Paesi in tutto il mondo; i suoi dischi sono pubblicati in Europa, in tutta l’America Latina, in Canada e negli Stati Uniti. Le sue esibizioni live sono caratterizzate da una dirompente presenza scenica e da una disarmante capacità di instaurare un dialogo diretto con il pubblico. Ogni concerto è un percorso emozionale che porta gli spettatori a riflettere sulla propria vita e sulle proprie radici, un viaggio musicale in cui non mancano mai indimenticabili momenti di incontenibile ilarità!
Il suo album "Lamentarsi come ipotesi" (2020) è un altro esempio della sua capacità di innovare rimanendo fedele alle sue radici. Con questo lavoro, Voltarelli esplora nuovi territori musicali e tematici, collaborando con artisti di diverse nazionalità e background. Le canzoni dell'album affrontano temi attuali come la crisi ambientale, l'immigrazione e l'alienazione moderna, sempre con uno sguardo poetico e profondo. Il suo ultimo lavoro discografico “La grande corsa verso Lupionòpolis”, pubblicato da Visage Music nel 2023, è stato registrato a New York da Marc Urselli (tre Grammy Award e collaborazioni con Nick Cave e Lou Reed) nello storico EastSide Sound di Manhattan, nonché prodotto artisticamente e arrangiato dal pianista italiano trapiantato a Los Angeles Simone Giuliani (al suo attivo produzioni con Andrea Bocelli e la London Symphony Orchestra). Il disco -dieci nuove tracce di cui otto canzoni in dialetto calabrese, una in italiano e un valzer strumentale- vede la presenza di musicisti di calibro internazionale quali il contrabbassista Davin Hoff, il chitarrista Jake Owen, il batterista Stephane San Juan, il percussionista Mauro Refosco e la partecipazione della violoncellista Eleanor Norton, del saxofonista Dough Wieselman e della cantante dei The Tiptons Sax Quartet, Amy Denio. “La grande corsa verso Lupionòpolis” si è posizionato 2º nella classifica finale della Targa Tenco nella categoria Miglior Album in Dialetto.
Peppe Voltarelli è un artista completo, capace di unire tradizione e innovazione, poesia e musica, riflessione e intrattenimento. La sua carriera è un continuo percorso di ricerca e sperimentazione, che lo ha portato a essere riconosciuto come una delle voci più originali e significative del panorama musicale italiano contemporaneo. Con la sua musica, Voltarelli continua a raccontare storie di vita, di lotta e di speranza, offrendo al pubblico un'esperienza artistica autentica e coinvolgente. Con lui, sul palco, Luca Ciarla. Violinista creativo e sorprendente, Luca Ciarla supera agilmente i confini tra i generi per tracciare un percorso musicale innovativo, una magica seduzione acustica in perfetto equilibrio tra scrittura e improvvisazione, tradizione e contemporaneità. Il suo stile inconfondibile lo ha portato ad esibirsi con successo in festival e rassegne concertistiche di jazz, classica e world music in più di 70 paesi al mondo; dal Montreal Jazz Festival al Performing Arts Centre di Hong Kong, dal Celtic Connections in Scozia al Festival Villa-Lobos di Rio de Janeiro, dal Melbourne Jazz Festival all’Opera di Dubai e all’Auditorium Parco della Musica di Roma. “…uno dei violinisti più interessanti che ci siano oggi sulla scena internazionale, in grado di spaziare tra generi e suoni diversi senza mai perdere il baricentro del suo inconfondibile stile”. (La Repubblica)

www.peppevoltarelli.eu

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