Ingresso: 20,00€
Minori di 30 anni: 10€ (regolamento sconti)
Uno dei migliori chitarristi al mondo
È considerato da tempo uno dei migliori chitarristi acustici del mondo. È uno dei pochi musicisti francesi contemporanei che godano di una fama planetaria, costruita in trenta e più anni di tenace sperimentazione, rigoroso studio della tecnica, prestigiose collaborazioni internazionali, innovazione tecnologica, più di 2.000 concerti in giro per il mondo e tante pubblicazioni di video e di metodi per chitarra. Se la world music è quel che rende omaggio allo spirito di un insieme di esseri umani attraverso ritmiche particolari, strumenti tradizionali e coloriture armoniche, possiamo definire il chitarrista francoalgerino, cantante e compositore Pierre Bensusan uno dei più eloquenti e variegati musicisti world del nostro tempo.
Nato nel 1957 a Orano (Algeria) mentre la Francia stava smantellando il suo impero coloniale, si sposta a Parigi con la famiglia all’età di quattro anni. Inizia studi regolari di pianoforte all’età di sette e a undici è autodidatta alla chitarra. Influenzato nei primi passi dalla fioritura del folk revival in Inghilterra, Francia e America del Nord, Bensusan esplora prima di tutto il proprio particolare retaggio musicale, per poi muoversi verso ulteriori orizzonti. A diciassette anni firma il primo contratto discografico, e un anno dopo il suo primo album Pres de Paris vince il Grand Prix du Disque al suo debutto al festival svizzero di Montreux. Descritto dal L.A. Times come ...uno dei più straordinari e brillanti esperti della chitarra acustica sulla scena attuale della world music…, Pierre Bensusan è votato Miglior chitarrista World Music del 2008 dai lettori di Guitar Player. Il suo nome diventa sinonimo di genio chitarristico dell’acustica contemporanea, prima ancora che terminologie come New Age, New Acoustic o World Music fossero coniate. Ha la capacità di fare suonare una singola chitarra come un’intera band, accompagnando il pubblico in un viaggio musicale straordinario. E ancora, Bensusan è molto di più di quanto ogni musicista o amante della musica si possa aspettare da un chitarrista. È compositore e ottimo improvvisatore vocale, combina fischio e risonanti note basse con quella che è la sua particolare tecnica di scat. Nel suo lavoro si trova al tempo stesso un senso di serietà e giocosità, un incomparabile sentimento di libertà nelle sue composizioni e improvvisazioni. La sua stessa maniera di suonare sfida le classificazioni, incrociando world, classica, jazz, tradizionale, folk e altro. Nessun elemento può essere isolato semplicemente come brasiliano, arabo o francese; piuttosto questi rappresentano gli elementi di una fusione di culture diverse in modi di cui non abbiamo mai fatto esperienza. Pierre afferma che la sua musica ha radici sefardo-anglo-ibero-algero-marocco-alsaziane, ben illustrando l’intreccio melodico che tesse nelle sue composizioni e che emerge nei suoi tanti album pubblicati. Per critici e giornalisti è un intreccio di generi e influenze perfettamente riuscito, un inno intimista, profondamente originale, anche se in esso sono riconoscibili tutte le sue svariate sfaccettature, pieno di emozionalità e passionalità, tecnicamente vertiginoso ma sempre trasparente. Dall’ultima sua visita nel 2014, Pierre si è appuntato sul petto un nuovo onore: l’Indipendent Music Award nella categoria Live performance album per il triplo Encore, che Pierre presentò al FolkClub proprio in quell’occasione e che rimane a tutt’oggi la sua ultima uscita discografica.
…l’ascolto di Pierre Bensusan è un’esperienza rigeneratrice. Oltre al tocco straordinario, le note e le melodie richiamano direttamente il lato più tenero della natura umana... (Steve Vai)
…posso contare sulle dita di una mano i chitarristi che mi hanno davvero affascinato e Pierre è uno di questi...(Tommy Emmanuel)
…mi mette i brividi, ha gli stessi talenti di raffinatezza, accessibilità e gioiosità. Anche nella sua complessità, la musica di Pierre ha solo bisogno di orecchie che godano ad ascoltarla… (Leo Kottke)
…la sua musica è delicata e complessa, in qualche modo familiare…. una voce davvero unica capace di portarti in universi musicali del tutto nuovi… (John Renbourn)
…questo musicista è fantastico…mi ha conquistato… (David Crosby)
Ventidue anni fa, per primo, Franco Lucà fece esordire Pierre a Torino, al Conservatorio. Otto anni fa Pierre era al Teatro Regio tra i grandi artisti che rendevano omaggio ai 20 anni del FolkClub e a Franco. Il suo ultimo, strepitoso, concerto nella nostra cave è del 2014. Noi che il valore di Pierre lo conosciamo bene, gioiamo ad ogni suo ritorno.
Bentornato Pierre! E con questa, al FolkClub sono 13 volte!!