TONY MCMANUS (Scozia) & BEPPE GAMBETTA

Live

Ingresso: 20,00€
Minori di 30 anni: 10€ (regolamento sconti)

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L'incredibile duo di chitarre, tra le migliori al mondo, presenta il CD Round Trip

Attenzione: offerta speciale per gli appassionati di chitarra, il "pacchetto" Don Ross + McManus & Gambetta a soli 28 euro anziché 38.  Il "pacchetto" è acquistabile la sera del 14 novembre, in occasione del concerto di Don Ross.
Dopo essere stato stregato dalla musica dei grandi Maestri della chitarra acustica americana, Beppe Gambetta ha avviato una prolifica carriera basata sulla sua vita ‘on the road’, dedicata al viaggiare, conoscere e imparare da artisti di altre culture, così come alla ricerca, facendo rivivere e insegnando musica antica o dimenticata del passato. Attraverso tutte queste esperienze, Beppe è stato in grado di creare il suo peculiare stile di chitarra. Si è esibito in tutto il Nord America e in Europa, ma anche in Argentina e in Australia, dove ha incontrato la leggenda della chitarra celtica, lo scozzese Tony McManus, riconosciuto in tutto il mondo come il più importante chitarrista della musica celtica, sia come solista sia come parte di prestigiosi progetti internazionali. Beppe e Tony hanno sviluppato negli anni una amicizia artistica guidata dalla gioia di imparare e dalla miscela di nuovi repertori in una ricca sinergia con la comune passione per le melodie tradizionali.

Beppe Gambetta È il sorriso la chiave di lettura dell'universo musicale di Beppe Gambetta. Un sorriso aperto e disarmante che è anche il sorriso contagioso e irresistibile di chi lo ascolta in un entusiasmante viaggio musicale con cuore leggero e tanta curiosità. La destinazione, come per ogni vero viaggiatore, non è del tutto definita perché il bello è, alla fine del viaggio, ritrovare noi stessi laddove non ci saremmo mai aspettati di essere. Con la linea dell'orizzonte come sfida e attrazione, Beppe è in continua composizione del suo personale mosaico di suoni e sapori. Innamorato sia delle radici musicali americane che della musica tradizionale del suo paese natale, Beppe ha viaggiato per il mondo e anche attraversato la “cortina di ferro”, per abbagliare e affascinare gli appassionati di musica ovunque si trovasse. Dopo undici CD, DVD, libri di insegnamento e collaborazioni con molti straordinari musicisti, Gambetta è riconosciuto come uno dei veri maestri innovatori della chitarra acustica della sua generazione. La sua fama in Nord America è rafforzata dalla sua partecipazione a festival prestigiosi negli USA come il Walnut Valley Festival, il Merlefest, il Festival Four Corners e i festival canadesi di Winnipeg ed Edmonton, così come a eventi radiofonici come All Things Considered e E-Town. Beppe si è esibito in sale prestigiose come il Ryman Auditorium di Nashville e il Metropolitan Museum of Art di New York. Nella sua carriera ha collaborato con alcuni grandi eroi della scena folk come David Grisman, Gene Parsons, Doc Watson e Norman Blake. In un mondo dominato dalle tendenze e dalla logiche di mercato lo stile di Gambetta si distingue per le sue emozioni intime, la comunicazione, la ricerca di tono, la sobrietà e l'umorismo. Una musica ispirata che con modestia e basandosi unicamente sul suo altissimo livello di eccellenza tecnica, rivela i sentimenti più intimi di una mente brillante e giocosa, esplorando e innovando ma rimanendo fermamente ancorata al solco della tradizione. Con l'America nel cuore e le radici tra il sole e gli ulivi del Mediterraneo, Beppe colma con naturalezza le sponde dei due continenti, creando una koiné musicale in cui l’american root music e la tradizione ligure, i canti dell'emigrazione e le ballate folk, le steel string guitar e le harp guitar d'epoca non solo coesistono ma interagiscono, intrecciando un profondo dialogo scevro da ogni rigida classificazione.

Tony Mc Manus Scovare uno stile originale su uno strumento così inflazionato come la chitarra acustica è già un gran risultato. Farlo all’interno di un linguaggio secolare in cui la chitarra acustica non ha nemmeno una vera storia è davvero notevole. Dopo poco più di dieci anni come musicista professionista, Tony McManus è attualmente riconosciuto, a livello planetario, come il chitarrista leader della Celtic Music. Fin dalla prima infanzia le sue ossessioni gemelle per la musica tradizionale e la chitarra acustica hanno lavorato insieme per produrre un approccio sorprendentemente originale a questa antica arte. Nelle mani di Tony la complessa ornamentazione normalmente associata a violini e cornamuse della musica tradizionale scozzese viene accuratamente trasferita sulla chitarra acustica in modo da preservarne l'integrità e l'impatto emotivo. Autodidatta fin dall'infanzia, dapprima attraverso l'ascolto della collezione di dischi famiglia, McManus abbandona il mondo accademico intorno ai vent'anni per dedicarsi alla sua musica a tempo pieno. I suoi concerti sulla scena di Glasgow ed Edimburgo sono il trampolino di lancio per concerti in tutta la Scozia. Una serie di trasmissioni radiofoniche per la BBC, spesso ritrasmesse, inizia a diffondere il suo nome e la sua musica. Con il sostegno della Greentrax Recordings, Tony approda alla sua prima registrazione in studio nel 1996 e pubblica il disco omonimo, seguito da Pourquoi Quebec nel 1999, che gli frutta una notorietà internazionale. Tuttavia è con l’uscita di Ceol More nel 2002 che la statura di Tony come musicista di prima classe raggiunge un livello mondiale. La Nashville Compass Records pubblica Ceol More in Nord America, che viene accolto da recensioni estatiche. Grazie alle due nomination come Musician of The Year, sia da parte del BBC Folk Awards che da The Scottish Traditional Music Awards, Ceol More viene eletto Album dell’Anno dalla rivista Acoustic Guitar e riceve il premio Live Ireland Awards. In un tempo relativamente breve la musica di Tony è arrivata a definire un nuovo ruolo per la chitarra nella musica celtica. Tony è diventato ambasciatore della musica celtica nel mondo della chitarra, con regolari apparizioni in eventi chitarristici in cui fino a pochi anni fa jig e reel sarebbero state inconcepibili. Attualmente Tony è ospite fisso  all’annuale Chet Atkins Festival di Nashville, è apparso in festival di chitarra a Soave e Pescantina (Italia), Frankston (Australia), Issoudun (Francia), Kirkmichael (Scozia), Bath e Kent (Inghilterra), Bochum e Osnabruck (Germania) e ha tenuto lezioni in cinque edizioni dello Steve Kaufman Acoustic Kamps a Maryville, in Tennessee. Alcuni anni fa si è esibito nel famoso Auditorium Ryman di Nashville nella All Star Guitar Night, con Steve Morse, Bryan Sutton, Muriel Anderson, Béla Fleck, Victor Wooten e il leggendario Les Paul, in una delle sue ultime apparizioni in pubblico. La sua capacità di raggiungere ascoltatori senza familiarità con la musica tradizionale è stupefacente, tanto che è a proprio agio anche in occasione di eventi prevalentemente classici come i Guitar Festival di Dundee e di Derry (sei le sue presenza tra i due eventi) e perfino al Bogotá International Guitar Festival, in cui ha affiancato il virtuoso classico Eduardo Fernandez. Attualmente il suo lavoro spazia da intimi concerti in solo a vari duetti con amici quali Alain Genty, Bruce Molsky e Alasdair Fraser. È un collaboratore entusiasta sia come leader che come sideman, ruolo che lo ha visto collaborare con, tra gli altri: Dougie MacLean, Phil Cunningham, Mairi MacInnes, Liam O'Flynn, Martin Simpson, Kevin Burke, Alison Brown, Martyn Bennett, Natalie MacMaster, Patrick e Jacky Molard, Mairead Ní Mhoanaigh e Dermot Byrne, la Nashville Chamber Orchestra, John Jorgenson, Jean Michel Veillon, Catriona Macdonald, Seikou Keita, Xosé Manuel Budiño, Ewen Vernal e Andy Irvine. Tony è anche molto richiesto come ospite in studio: in questi anni ha contribuito ad oltre 60 album. Oltre alla sua produzione solista, Tony ha lavorato sia con cantanti che con strumentisti, apportando il suo suono distintivo a molti progetti di successo. Recentemente ha prestato la sua mano per due stupefacenti produzioni: Thunderstruck di Gordon Duncan e la riflessiva Suil air Ais di Cathy-Ann MacPhee, acclamati per gli arrangiamenti originali e per il vellutato tocco di McManus. Su un palco, in studio di registrazione o dietro la consolle di un mixer, Tony McManus nutre sempre un profondo rispetto per la musica tradizionale: ovunque il suo vagare lo porti è sempre una guida entusiasmante.