Ingresso: 15,00€
Minori di 30 anni: 8€ (regolamento sconti)
Il tesoro nascosto della Canzone d’Autore italiana È uno dei più grandi cantautori italiani viventi, senza dubbio il segreto meglio custodito della musica italiana. Fratello del giornalista Luca, artista di culto per addetti ai lavori e appassionati, autore di tre album meravigliosi tra il 1978 e il 1984 (Per futili motivi, Il Tuffatore e Marco Polo), a distanza di 12 anni dal suo ultimo lavoro, Il manuale del cantautore, è ritornato alla ribalta con un nuovo disco, La scomparsa di Majorana, …un capolavoro… come lo definisce Christian Zingales della rivista Blow Up ‐che l’ha inserito al secondo posto, dietro Carrie & Lowell di Sufjan Stevens, nella top 10 dei migliori album usciti nel 2015- …un disco che in futuro sarà adorato come un monolite sacro.
Disco manifesto e apologia dalla musica organica garantita senza bpm. Album dedicato soprattutto alla grande ricerca degli armonici, il più ambizioso dei segreti del suono. La tastiera che si sente accompagnare le chitarre non esiste: quel suono è creato spontaneamente dagli armonici. Dieci tracce per un lavoro pensato come un album analogico e rigorosamente destinato ad un ascolto in cuffia (o dal vivo), che possa ricreare le complesse atmosfere dello splendido isolamento nel Val d’Arno, dove è stato registrato da Andrea Cozzolino con la produzione artistica di Piero Tievoli. Il lavoro di pre‐produzione è durato ben quattro anni, nella sede della Entry di Roma, con il pianoforte Steinway O180 e la cura di Guido Celli, giovane poeta romano, molto attivo sulla scena catanese. Perché Majorana: Lady Diana Spencer avrebbe voluto vedersi dissolvere come la pastiglia dell’Alka Seltzer nell’acqua del bicchiere. La possibilità di scomparire, l’opzione di non esserci più volontariamente. Il cambio di identità, il programmato suicidio del talento. Majorana come una chiave Usb infilata nel racconto dell’Italia di oggi: si può inserire, si può espellere, l’importante è farlo in cuffia. La scomparsa di Majorana ha visto l’impiego di chitarre Fender, Gibson, Rickenbacker, Nicola De Bonis ed Aegilium. Tutta la lavorazione è stata eseguita in accordo con le fasi lunari. Dall’inizio del 2016, Giurato è ripartito in tour. Il suo concerto è stato tra i best live secondo i direttori artistici dei club che aderiscono al circuito KeepOn.
Figlio del diplomatico Giovanni Giurato, che è stato Console Generale in Uruguay, Flavio inizia la sua carriera come autore, scrivendo per altri artisti come Anna Melato (Madame Marilou, nel 1974). Firma un contratto con la Dischi Ricordi e pubblica nel 1978 il suo primo LP, Per futili motivi, un concept album sulla storia di un ragazzo nel periodo del fascismo e dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale. L'album viene trasmesso spesso dalle radio private, in particolare la title track (con il ritornello in romanesco) e Che ne sapevo; ma è il disco successivo, Il tuffatore (pubblicato per la CGD), quello che è giudicato il suo capolavoro e che riscuote maggior successo, grazie anche alla trasmissione Mister Fantasy (condotta da Carlo Massarini) che trasmette nel corso delle puntate i video di alcune canzoni del disco. Le atmosfere musicali mescolano, come nel precedente, canzoni acustiche come Valterchiari, Introduzione o Notte di concerto a melodie orecchiabili come L'acchiappatore dell'acqua e Orbetello, oltre ad un brano strumentale, La stanza del mezzosogno. Anche in questo caso si tratta di un concept album: il tema questa volta è una storia d'amore, nata durante un torneo di tennis. L'album è presente nella classifica dei 100 dischi italiani più belli di sempre secondo Rolling Stone Italia alla posizione numero 84. L’album Marco Polo però, decisamente sperimentale, non ripete l'exploit, e causa anche la fine del contratto con la casa discografica, per cui Giurato, pur continuando a comporre e ad esibirsi sporadicamente dal vivo, non pubblica più dischi per quindici anni. In questo periodo, tra le altre cose, realizza dei documentari. Il manuale del cantautore, nel 2002, viene pubblicato senza molta pubblicità da Vitaminic, etichetta che consente anche di scaricare l'album dal suo sito: grazie ad alcune canzoni come Ustica o L'ufficialino, riattira l'attenzione dei vecchi fans, consentendo a Giurato di riprendere l'attività dal vivo e di pubblicare nel 2004 un disco dal vivo allegato ad un volume di racconti di alcuni grandi scrittori italiani (come Aldo Nove, Gianrico Carofiglio, Tiziano Scarpa, Paolo Nori, Fulvio Abbate e Alessandra C), intitolato Il tuffatore ‐ Racconti e opinioni su Flavio Giurato ispirati alle canzoni più note del cantautore. La CGD coglie l'occasione per ripubblicare (nella collana L'Urlo) in cd Il tuffatore e Marco Polo. Il disco del 2007 riprende nel titolo il disco uscito per Vitaminic e racchiude alcuni inediti, oltre ad alcune re-incisioni di brani tratti da quell'album. Nel 2014 pubblica il singolo Dogma, realizzato con Fausto Rossi e Rosybindy. Esce nel marzo 2015 l'album La scomparsa di Majorana con 10 pezzi inediti. Della title track viene girato anche un videoclip.
Al FolkClub, Flavio Giurato (voce e chitarra) e Paolo Ghigo (chitarra).