Ingresso: 20,00€
Minori di 30 anni: 10€ (regolamento sconti)
Prezzo: 5,00€
"Torrendeadomo -che in lingua sarda vuol dire ‘ritorno a casa’- è il racconto, attraverso musica e parole, di cosa per me significhi appartenere a uno o a più luoghi… Un racconto di viaggio, tra due isole: la Sardegna, circondata dal mare, sensazione di infinito e di apertura totale verso l’ignoto, e l’Umbria, ‘isola’ circondata dai monti che si ergono solitari, come a proteggere le nostre vite. Due distinti universi, due mondi ancestrali lontani, in cui inevitabilmente si fondono l’arcaico e il contemporaneo. Da questo torrendeadomo scaturisce il mio progetto di canzoni originali, frutto di molti incontri e particolari collaborazioni artistiche. Un viaggio tra la lingua sarda, forziere prezioso dei miei sogni e desideri, e un’altra lingua, che dal dialetto eugubino arriva all’italiano: la mia parola/voce di ogni giorno, il mio pane quotidiano. Filastrocche e giochi innocenti (ma non troppo) di bambini, ninne nanne e affanni di mamme, angeli custodi, come presenze misteriose al nostro fianco, amori antichi, di re e castelli, pene d’amore che ci nutrono e desideri di pace da coltivare su questa terra, rossa e nera, e ancora… libertà e paure per nuove radici." (Sara Marini)
Sara Marini cantante interprete umbro sarda, appassionata ricercatrice e studiosa delle tradizioni italiane e del mondo, si forma come cantante in età giovanissima, inizialmente con studi privati sotto la guida di Daniela Maltese e Claudia Fofi e seguendo diversi seminari con Maestri come Francesca Breschi e Bruno de Franceschi, successivamente anche come musicista e didatta presso l’Accademia Percentomusica di Roma diretta da Massimo Moriconi. Si dedica allo studio del canto tradizionale italiano sotto la preziosa guida di Giovanna Marini partecipando anche a viaggi di ricerca. Studia e collabora con artisti tra i più rinomati del panorama popolare italiano quali Elena Ledda, Simonetta Soro, Nando Citarella, Goffredo Degli Esposti, Unavantaluna, Pejman Tadayon, Ziad Trabelsi. Nel 2011 riceve una targa di riconoscimento come espressione del territorio della Provincia di Perugia per l’eccellente esibizione all’interno del Festival Scheggia Acustica. Torrendeadomo è stato nella cinquina finalista per l’assegnazione della Targa Tenco 2020 come Miglior Album in Dialetto. È tra le protagoniste del progetto discografico Yayla Musiche Ospitali in collaborazione con il Centro Astalli, prodotto da Appaloosa Record in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato. Attualmente impegnata in vari ensemble tra cui Alma Negra, dedicato alla musica tradizionale sudamericana, Sara ha recentemente pubblicato con il progetto Djelem do Mar il CD Voci Oltre, una sorta di viaggio etno-linguistico che parte dal Mediterraneo per spingersi oltre: Africa, Asia, America del Sud, per poi tornare in Europa e finire da dove si è partiti, in Italia. Un repertorio affrontato in dieci lingue: italiano, sardo, siciliano, calabrese grecanico, armeno, greco, bulgaro, iraniano, farsi (o persiano) e portoghese.
“L’anima di Torrendeadomo ovviamente è Sara Marini, con la sua voce tipicamente popolare (usata sempre con perizia) che trasuda passione, che rispecchia ogni piega della sua anima, che mostra anche un’eleganza acquisita in anni e anni di formazione. Un lavoro ben mirato, emozionante, che conferma la Marini come una delle migliori espressioni della nostra musica popolare.” (Marco Sonaglia)
“Ne scaturisce un’opera world, ricca di suggestioni e rapimenti, con i suoni curati con perizia e arricchiti dalla presenza tra gli altri di Paolo Ceccarelli, Goffredo degli Esposti e Francesco Savoretti, polistrumentisti di fine sensibilità.” (Alberto Marchetti)
“Il risultato come detto, è maiuscolo: colori limpidissimi, luminosi, o più in chiaroscuro, eleganza fragrante, mai affettata, o di maniera, interpretazione decisa ma mai spocchiosa, educata ma non edulcorata, assolutamente coinvolgente, e strumentali intrisi di profumi profondi, atavici.” (Alberto Bazzurro)
“Noi ascoltatori non possiamo che riconoscere a questa cantante sopraffina il merito di aver suggerito una nuova ‘visione’ musicale e, insieme, geo-culturale, articolandola in modo eccellente dentro uno spazio ricchissimo di suoni e parole. Uno spazio che sembra non definito fino in fondo. E come potrebbe essere altrimenti? Siamo in una dimensione piacevolmente astratta, in cui gli idiomi si modellano sui contenuti, in cui ci viene chiesto di allungare il collo oltre le siepi per ammirare la forza di un orizzonte estremo e scomposto.” (Daniele Cestellini).
Insieme a Sara Marini (voce e percussioni), sul palco del FolkClub per la prima volta, saliranno Paolo Ceccarelli (chitarre), Lorenzo Cannelli (pianoforte e laouto cretese), Goffredo Degli Esposti (zampogna, kaval, flauto doppio, buttafuoco, fiati) e Francesco Savoretti (percussioni mediterranee).