Ingresso: 20,00€
Minori di 30 anni: 10€ (regolamento sconti)
Prezzo: 5,00€
Luca Falomi: chitarra
Alessandro Turchet: basso
Max Trabucco: batteria
Daniele Di Bonaventura: bandoneon
L’accostamento tra viaggio e sogno è da sempre nell’immaginario collettivo. Il sogno è un percorso imprevedibile e simbolico, il viaggio una deriva onirica concessa al nostro essere creature stanziali, per svelare ciò che si nasconde oltre l’orizzonte, raccontarne i segreti e narrare le avventure del percorso (perché in fondo -com'è stato scritto e detto- il senso profondo di ogni viaggio sta nel viaggiare stesso); riuscire a conservarne se non i tesori, almeno il loro ricordo, nel racconto, può essere motivo di forte unione, di empatia, di confronto. Questi i temi del progetto ideato da Luca Falomi, chitarrista genovese, Alessandro Turchet, bassista friulano, e Max Trabucco batterista e percussionista trevigiano. Con il loro onirico progetto ci raccontano un intreccio di storie nascoste nei riflessi salmastri e sfuggenti dell’Italia marittima, quelle storie che sopravvivono in una linea melodica, in un canto accorato, in qualche riga di parole che altri sogni e altri naviganti hanno sovraimpresso… Dopo il successo del primo album “Naviganti e Sognatori”, i tre musicisti presenteranno in Prima Assoluta proprio al FolkClub il secondo capitolo del progetto, pubblicato dalla prestigiosa etichetta Abeat Records e dal titolo “Mare Aperto”. Un nuovo racconto in musica, un’avventura che i tre artisti hanno voluto narrare accompagnati dal bandoneonista Daniele di Bonaventura (già ospite nel primo album) e dall'incantevole voce di Maria Pia de Vito. “Mare Aperto” racconta il presente ma lo fa con un occhio rivolto al passato e alla tradizione musicale delle città di mare italiane. Musiche e testi originali sono intervallate a riletture di brani popolari: “E vui durmiti ancora” (canto siciliano) e “La bella noeva” (motivo popolare ligure) riprendono vita grazie ad arrangiamenti visionari che virano verso il jazz, la world music e la musica d’avanguardia. Un ammaliante caleidoscopio musicale realizzato con grazia, passione ed eleganza.
“Non possiamo che apprezzare questo album di grande chiarezza, di grande sentimento, di piacevoli armonie sui cui colori riflettere e lasciarsi andare.” (Roma in Jazz)
“I brani che compongono “Naviganti e Sognatori” raccontano ogni cosa, desideri e addii, amori e dispiaceri. Tutto questo non solo attraverso nuove composizioni ma riproponendo anche canzoni popolari antiche che sul mare hanno a lungo viaggiato prima di diventare patrimonio di tutti.” (Off topic Magazine)
“Un viaggio nel Mediterraneo seguendo il sottile che tiene insieme reale e immaginario, fisico e onirico. Un evocativo percorso nei suoni e nelle atmosfere, ricco di suggestioni e di influenze che si mescolano tra Oriente e occidente. [..] Il tutto, però, filtrato da un sentimento e da una sensibilità comuni, tra folk, jazz e tradizioni popolari rilette con gusto assolutamente attuale. Un piccolo grande disco, di quelli che ti riconciliano con la vita.” (Musica Jazz)
“[..]un lavoro prezioso per l’alta qualità della musica e dei musicisti, dove il jazz c’è ma viaggia nella stessa classe della musica popolare, delle melodie mediterranee e di quelle d’oltreoceano.” (Musicabile)
Luca Falomi muove i primi passi nella musica a soli sei anni. Parallelamente allo studio accademico della chitarra classica, approfondisce il jazz e l’improvvisazione partecipando anche a masterclass con artisti internazionali e sperimenta con strumenti a corda elettrici e acustici (anche etnici) cimentandosi in progetti di generi musicali differenti: jazz, world music, musica d’autore, musica sperimentale e contemporanea. Nel 2011 pubblica il suo primo album “Viens Voir”, seguito nel 2014 da “Sober”. Dà vita inoltre al progetto e all’album omonimo “Esperanto” con Riccardo Barbera e Rodolfo Cervetto, e al progetto MotusLaevus con cui pubblica l’album “Y” per l’etichetta Felmay. Nel 2021 prendono vita i progetti Naviganti e Sognatori e Pagine Vere Trio con Giovanni Ceccarelli, Michela Lombardi, Petra Magoni, Ferruccio Spinetti, Dadi Carvalho e Stephane Casalta. In qualità di chitarrista, arrangiatore e compositore partecipa a svariati progetti discografici, tour e progetti teatrali collaborando con: Esperanto, Franca Masu, Petra Magoni, Ferruccio Spinetti, Anna Oxa, Javier Girotto, Daniele Di Bonaventura, Max De Aloe, David Clayton, Francesco Baccini, Hannah Scott, Fausto Beccalossi, Edmondo Romano, Tina Omerzo, Alberto Fortis, Elisabetta Pozzi, Lukas Mantel, William Naraine, Marco Fadda, Giovanni Ceccarelli, Michela Lombardi, Mario Arcari, Gino Paoli, Al Schmitt, Riccardo Barbera, Andrea Celeste, Roberto Freak Antoni, Armando Corsi, Stephane Casalta, Nicola Stilo, Max Manfredi, Roberta Alloisio.
Alessandro Turchet. Contrabbassista e bassista di solidissima formazione accademica sia in ambito classico che jazzistico, svolge la professione di musicista e insegnante di musica dal 2000. Ha dato il proprio contributo in oltre 100 incisioni discografiche, collaborando tra gli altri con Massimo De Mattia, Bruno Cesselli, Lorena Favot, Gaetano Valli e U.T. Gandhi ed è presente nelle colonne sonore di svariati film tra cui “Easy – Un viaggio Facile” di Andrea Magnani, “Sangre en la boca” di Herman Belon, “Dancing with Maria” di Ivan Gergolet, “L’ultima ruota del carro” di Giovanni Veronesi, “Cuccioli – il codice di Marco Polo” di Sergio Manfio.
Max Trabucco. Batterista e percussionista di formazione accademica, nel 2014 vede inserire la sua biografia dal giornalista e critico musicale Flavio Caprera nel “Dizionario del Jazz Italiano” edito da Feltrinelli. Nel 2016 viene selezionato da Veneto Jazz come ‘Giovane talento del jazz Italiano’. Nel 2017 Amedeo Furfaro presenta nel suo libro “Il giro del jazz in (altri) 80 dischi” il disco “Racconti di una notte”, prima pubblicazione di Trabucco da leader, inserendolo tra gli ottanta dischi più significativi degli ultimi dieci anni. Nel corso degli anni si aggiudica numerosi premi e riconoscimenti nazionali e tra cui, nel 2019 il bando Nazionale ‘Vette e dopo’. Nell’anno seguente vince il bando Nazionale ‘Orchestra aperta, la conduzione chironomica’. Nel 2021 entra a far parte dell’Orchestra Nazionale Jazz Giovani Talenti diretta dal M° Paolo Damiani, suonando nei più prestigiosi festival italiani ed esteri. Ha collaborato con numerosi musicisti di fama internazionale quali: Liliano Mille, Klaus Gesing, Francois Corneloup, Paolo Damiani, Daniele Roccato, Daniele di Bonaventura, Tullio de Piscopo, Zoran Majstorovic, Lanfranco Malaguti, Nicola Fazzini, Alessandro Fedrigo, Michele Polga, All Schmitt, Steve Genewick, e molti altri. Oltre ad aver preso parte a numerose pubblicazioni discografiche, ha anche pubblicato svariati metodi didattici dedicati allo studio della batteria.
Daniele Di Bonaventura. Nato a Fermo, nelle Marche, compositore-arrangiatore, pianista-bandoneonista, sin dall’inizio della sua attività coltiva un forte interesse per la musica improvvisata pur avendo una formazione di estrazione classica (diploma in Composizione) iniziata a soli 8 anni con lo studio del pianoforte, del violoncello, della composizione e della direzione d’orchestra. Le sue collaborazioni spaziano dalla musica classica a quella contemporanea, dal jazz al tango, dalla musica etnica alla world music, con incursioni nel mondo del teatro del cinema e della danza. Ha suonato nei principali festival italiani ed internazionali, esibendosi nei più grandi tempi mondiali della musica, dalla Town Hall di New York alla Sala Pleyel di Parigi. Ha suonato, registrato e collaborato con, tra gli altri: Enrico Rava, Paolo Fresu, Stefano Bollani, Rita Marcotulli, David Liebman, Toots Tielemans, Omar Sosa, Ira Coleman, Dino Saluzzi, Javier Girotto, Cèsar Stroscio, Tenores di Bitti, Aires Tango, Peppe Servillo, David Riondino, Francesco Guccini, Sergio Cammariere, Lella Costa, Ornella Vanoni, Franco Califano, Alessandro Haber, Giuseppe Battiston, Custòdio Castelo, Furio Di Castri, U.T. Gandhi, Guinga, Mathias Eick e Jaques Morelembaum. Nel 2003 per l’Orchestra Filarmonica Marchigiana ha composto, eseguito e registrato la “Suite per Bandoneon e Orchestra”. Ha pubblicato più di 90 dischi con svariate etichette discografiche. Le sue più recenti collaborazioni sono quelle con Miroslav Vitous, che lo ha chiamato a partecipare al suo ultimo CD intitolato “Universal Syncopation II” (vincitore del German Critics Prize come album dell’anno, pubblicato dalla prestigiosa etichetta tedesca ECM). Sempre per ECM, ha pubblicato il suo ultimo lavoro intitolato “Mistico Mediterraneo”, opera condivisa con il gruppo vocale della Corsica A Filetta e Paolo Fresu. Per la Tuk Music di Fresu ha pubblicato nel 2013 il suo primo doppio album intitolato “Nadir”. Nel 2014 ha collaborato alla colonna sonora del film “Torneranno i prati” diretto da Ermanno Olmi. A Marzo 2015, sempre per ECM, ha pubblicato il CD in duo con Fresu “In Maggiore” ed in contemporanea il film-documentario “Figure musicali in fuga” del regista Fabrizio Ferraro, in cui vengono ritratti i due musicisti durante la sessione di registrazione a Lugano insieme a Manfred Eicher.