Ingresso: 20,00€
Minori di 30 anni: 10€ (regolamento sconti)
Prezzo: 5,00€
Markus Stockhausen: tromba, piccolo trumpet, flicorno
Lino Capra Vaccina: percussioni, gong, timpani, vibrafono
Alireza Mortazavi: santur
Luca Formentini: chitarre
Leggendaria tromba del jazz contemporaneo e nella musica classica, Markus Stockhausen ha inciso per ECM opere a suo nome in diversi contesti, dopo aver intrapreso una formidabile carriera sin da piccolo, a seguito del padre, il mitico Karlheinz Stockhausen, tra i più grandi compositori del XX secolo. In tempi più recenti Markus ha incontrato un’altra leggenda del minimalismo, Lino Capra Vaccina, braccio destro di Franco Battiato, già fondatore dell’ensemble seminale Aktuala, con cui ha prodotto una musica intima e suadente, mistica e incantata, con la quale ha saputo dipingere come nessun altro prima i colori della notte, in meravigliosi arabeschi sonori. Ai due giganti della musica nuova si aggiunge il giovane persiano Alireza Mortazavi, indiscusso maestro del Santur, un antichissimo strumento persiano. Il trio ha recentemente registrato un album per l’etichetta Dark Companion, “Free Spirits”, con cui il duo Stockhausen / Mortazavi aveva già registrato “Hamdelaneh”, album che ha riscosso -al pari di “Free Spitits”- il paluso unanime ed entusiastico della critica internazionale.
Markus Stockhausen, classe 1957, trombettista e compositore, inizia a suonare il pianoforte all'età di sei anni. Dal 1975 studia pianoforte e tromba all'Università di Musica di Colonia con Robert Platt e Manfred Schoof, ma anche con Pierre Thibauld, Thomas Stevens e Carmine Caruso. Per 25 anni ha tenuto concerti con suo padre, il compositore Karlheinz Stockhausen, che ha scritto molte opere per lui. Come trombettista si esibisce regolarmente a livello internazionale e si è esibito sui molti prestigiosi palcoscenici tra qui quelli della Scala di Milano, dell'Opera di Londra Covent Garden e dell'Opera di Lipsia. Ha composto, tra gli altri, per i 12 violoncellisti della Filarmonica di Berlino, della London Sinfonietta, della Metropole Orkest, dell'Orchestra Sinfonica di Amburgo. Nel 2005 gli è stato assegnato il 'WDR Jazz Prize' come miglior improvvisatore e nel 2017 il premio 'Silbene Diapason' e il premio 'JTI Jazz Award', mentre nel 2018 ha ricevuto l’'Echo Jazz Prize', e nel 2021 il 'German Jazz Prize' come miglior improvvisatore e miglior suonatore di ottoni. Tiene seminari sui temi “Musica intuitiva e non solo”, “Suono creativo della tromba” e, da molti anni, “Canto e silenzio – Quando l'anima canta”. "Trasformazione attraverso il suono" è il suo tema ricorrente, perché non si occupa solo di contenuti musicali, ma anche di formazione della coscienza, empatia e sviluppo della spiritualità. Più di 90 CD documentano il lavoro di Markus Stockhausen su etichette come ECM, o-tone music, Enja, EMI Classics, Sony, Aktivraum, Stockhausen-Verlag, ACT.
Lino Capra Vaccina,classe 1953, inizia giovanissimo la carriera artistica. Nel 1971 è cofondatore del gruppo Aktuala con Walter Majoli, in cui suona le percussioni e con cui incide alcuni album considerati fondamentali per la definizione del genere avanguardistico italiano. Successivamente collabora con Juri Camisasca realizzando diversi concerti e registrazioni discografiche. Si dedica allo studio delle percussioni, del pianoforte, della composizione, della storia della musica e del canto corale presso la Civica Scuola di Musica di Milano, cosa che lo porta a collaborare con il cantautore Franco Battiato, contribuendo alla composizione dei suoi album sperimentali del periodo e quale percussionista. Nel 1975 è cofondatore – insieme a Battiato, Camisasca e altri musicisti – del gruppo Telaio Magnetico. Nel 1978 esce il suo primo album solista strumentale “Adagio Adagio“ che attraversa trasversalmente vari generi musicali. In esso codifica il suo linguaggio Compositivo-Sonoro-Musicale: un mix originale fatto di minimalismo, sperimentazione e avanguardia che lo consacra il padre del Minimalismo Europeo. Nello stesso periodo torna a suonare dal vivo in vari spazi dedicati alla musica avanguardistica e come headiliner al terzo festival delle musiche 'occulto-psichedeliche' a Thalassa (USA). Dal 1979 al 1985, Lino è percussionista nell'orchestra del Teatro alla Scala. Negli anni novanta ha dato alle stampe l'album “L'attesa” e “In cammino tra sette cieli” (1994). Da segnalare tra le sue collaborazioni quelle nel 1980 con Alice per l'album “Capo Nord”, in cui suona i timpani, nel 1981 con Giuni Russo per “Energie” e con Battiato per “Mondi lontanissimi”, in cui suona le tabla. Nel 2015 torna attivamente a fare musica incidendo due album per l'etichetta Dark Companion (“Arcaico armónico” – 2015, e “Metafisiche del Suono” - 2017), entrambi prodotti da Max Marchini. Nel 2018, sempre per la stessa etichetta, esce l’album del quartetto con Keith Tippett, Julie Tippetts e Paolo Tofani, registrato dal vivo a Piacenza e nel medesimo anno collabora con John Greaves (ex Henry Cow) per un brano scritto e suonato in duo che apparirà nell'album di quest'ultimo "Life Size", uscito per la Manticore Records. L'ultimo suo lavoro discografico è il recente “Sincretico Modale” del 2022. Nel 2023 si ‘blinda’ negli studi Elfo di Tavernago insieme al produttore Max Marchini per esplorare a fondo i sintetizzatori analogici, strumenti già usati nei primi anni ‘70 insieme a Franco Battiato. L'album che ne scaturisce, previsto in uscita nel 2024 sempre per la Dark Companion, si chiamerà "Syn*Thesis".
Alireza Mortazavi. A soli 7 anni i genitori, lo aiutano ad intraprendere lo studio del Santur. È considerato un musicista dotato di straordinaria abilità nell'esecuzione delle opere della musica classica persiana e lo confermano i numerosi premi conferitigli fin dalla giovane età. Il contatto con la musica occidentale gli ha permesso di acquisire uno stile personale che si evolve verso una musica moderna e contemporanea. Dal 2001 al 2003 ha studiato musicologia a Cremona e ha iniziato la sua carriera concertistica in Europa. Ha partecipato a numerosi festival ed è stato invitato al Tanz&FolkFest di Rudolstadt (ora TFF Festival) in Germania dove è stato selezionato per la candidatura al premio Ruth. Rientrato in Iran nel 2003, Alireza ha continuato la sua attività coltivando la sua arte in un circuito intellettuale di artisti con i quali ha condiviso il gusto per una tendenza artistica nuova, come testimoniano le sue interviste in riviste di cultura fra cui Arte della musica e il giornale Shargh. In questi anni si dedica anche alla ricerca musicale e all'ideazione di un Santur-piano, che gli permette di avere a disposizione tutte le note della scala cromatica occidentale e quindi una vasta gamma di soluzioni cromatiche e di suoni. Nel 2007 è invitato in Germania per una serie di concerti con l’eccezionale percussionista Mohammad Reza Mortazavi tra i quali il Total Music Meeting 'festival della musica d'improvvisazione'. Nell'estate del 2012 torna a vivere in Italia, a Torino, dove è coinvolto in un progetto di ricerca musicologica al Dams. Vanta numerose apparizioni in Radio italiane e concerti sia in Italia che in Germania, collaborazioni con musicisti di alto livello e direttori d'orchestra che considerano la sua opera di grande valore, tra questi Franco Battiato e l'orchestra filarmonica di Arturo Toscanini di Parma, con cui si è esibito in diverse occasioni.
Luca Formentini è nato e cresciuto a Brescia. Attualmente vive a San Martino della Battaglia, dove produce vini nella cantina di famiglia per la quale è stato premiato come uno dei migliori 100 produttori di vino italiani. È un attivista per la sostenibilità. Ha avuto il primo contatto musicale con il pianoforte all'età di dieci anni e ha iniziato a suonare la chitarra a 14. Ha formato la sua prima band con Francesco Renga; dopo lo scioglimento dei Modus Vivendi ha collaborato con membri di altre band come Art Fleury e Dietrich. Ha preso parte alla comunità internazionale chiamata Looper's Delight, basata sul reciproco interesse per i dispositivi e le tecniche di Looping. Le sue prime composizioni solistiche sono apparse in pubblicazioni come quelle del collettivo sperimentale internazionale CT-Collective. Il suo primo album da solista è “Subterraneans” (2003), seguito da “Tacet” (2007). Dopo alcune collaborazioni è tornato alle uscite soliste nel 2018 con “Scintilla”, “Art Spaces Vol1” (2020) e “Intra” (2021). Ha suonato dal vivo e registrato con artisti che spaziano in molti contesti musicali. Nei primi anni 2000 inizia un'intensa attività live, che lo porta a suonare negli Stati Uniti, in Giappone e in Europa. Nel 2011 collabora con il produttore e ingegnere del suono Stefano Castagna per creare il progetto “Flos”, basato su strumenti autocostruiti realizzati con oggetti riciclati.
"Lino e Markus hanno sempre avuto un grande rispetto l'uno per l'altro, ma è stato solo quando si sono riuniti in uno studio di registrazione che entrambi hanno immediatamente riconosciuto uno spirito affine e hanno prodotto musica davvero eccezionale. Alireza si è unito a loro poco dopo, così come l'incredibile visionario chitarrista Luca Formentini. Entrambi avevano già lavorato separatamente con Stockhausen e Vaccina. Tutti e quattro i musicisti sono sensibili a modo loro e allo stesso tempo intensi, fieramente indipendenti e tuttavia simpatici e finemente in sintonia l'uno con l'altro. È stata una rivelazione sia per loro che per i presenti alla sessione sentire il modo in cui hanno lavorato insieme, quanto i loro personaggi si siano adattati e la musica si sia evoluta in modo naturale come se avessero suonato insieme per anni. L'ambiente sonoro sembra spesso scarno, sobrio e tuttavia vibrante e accogliente. I timbri dei tre strumenti creano un insieme non comune. Le scelte di Lino per gli strumenti sono inaspettate e le sue idee belle pur mantenendo un'atmosfera quasi rituale. Così come l'approccio di Alireza alle esibizioni sul santoor; la sua sensibilità è notevole e completamente in sintonia con i suoi colleghi musicisti, mentre in alcuni brani sceglie modi del tutto non convenzionali di suonare il suo strumento. Anche Markus stupisce ancora una volta con il suo suono personalissimo e la sua disinvolta abilità nel far girare infinite invenzioni melodiche e variazioni su idee spontanee. I paesaggi di Luca, come si può ascoltare nella loro ultima uscita per Dark Companion, “Rêverie”, è un viaggio emotivo nel lato oscuro dell’anima. Insieme dialogano in un linguaggio musicale condiviso, alternando scambi profondi e dolcemente teneri per produrre musica molto attuale ma anche – incredibilmente – una musica indiscutibilmente duratura che richiede ascolti ripetuti. Si tratta di un metodo di composizione del tutto spontaneo che rasenta l'alchimia. Chiamatela musica d'arte, o meglio ancora, spiriti liberi in gioco." Paul Roland
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