Ingresso: 25,00€
Minori di 30 anni: 13€ (regolamento sconti)
Posti a sedere ancora disponibili: 43
Javier Girotto: sax soprano
Alessandro Gwis: pianoforte
Marco Siniscalco: basso
Francesco de Rubeis: batteria e percussioni
Da 30 anni Aires Tango è tra i protagonisti del panorama musicale Italiano, gruppo nato nel 1994 per volontà del sassofonista e compositore argentino Javier Girotto che si è ispirato alle proprie radici musicali per fonderle con le modalità espressive tipiche del jazz, creando un terreno musicale nuovo e pieno di potenzialità. Facendo esplicito riferimento alla musica del grande Astor Piazzolla, Javier Girotto & Aires Tango hanno maturato un vasto repertorio di musica originale in progressiva evoluzione, sia per lo slancio creativo sia per il continuo ricambio del materiale musicale. La musica degli Aires Tango rispecchia fedelmente i tratti della melodia tangueira e dell’improvvisazione jazzistica. Il risultato è una sorta di Tango trattato, dalle caratteristiche spiccatamente latine per le melodie e i ritmi che lo animano, ma meno vincolato dai canoni del Tango tradizionale, pertanto terreno fertile per un’improvvisazione d’ispirazione Jazz; in questo modo gli Aires giungono a una musica di notevole libertà espressiva e di grande fascino, nella quale gli echi del passato si fondono con le istanze del linguaggio musicale più moderno.
Javier Girotto, diplomato in Professional Music cum magna laude al prestigioso Berklee College of Music di Boston, vanta un numero esorbitante di collaborazioni prestigiose: Daniele Di Bonaventura, Luciano Biondini, Roberto Gatto, Gianluca Petrella, Rita Marcotulli, Enrico Rava, Fabrizio Bosso, Paolo Fresu, Gianni Coscia, Furio Di Castri, Tony Scott, Arto Tuncboyaciyan, Anouar Brahem, Gianluigi Trovesi, Antonello Salis, Paul McCandless, Peppe Servillo, Miroslav Vitous, Alexander Balanescu, Anouar Brahem, Mercedes Sosa, Dado Moroni, Stefano Bollani, Maria Pia de Vito, Bebo Ferra e moltissimi altri. Aires Tango, oltre che da Girotto, è composto da musicisti dal curriculum straordinario: Alessandro Gwis al pianoforte, Marco Siniscalco al basso elettrico e Francesco de Rubeis (da qualche anno subentrato a Michele Rabbia) alla batteria e alle percussioni. Dal 1994 Aires Tango ha pubblicato 10 album, ha collaborato con grandi musicisti, come Ralph Towner, Enrico Rava, Paolo Fresu, Antonello Salis e Peppe Servillo, esibendosi dal vivo in centinaia di concerti in Italia e in Europa. Un gruppo unico nel suo genere che ha in Astor Piazzolla una sorta di artista di riferimento.
Nel ‘95 Aires Tango sono gli interpreti della colonna sonora dello spettacolo teatrale “I Testimoni” (con Gianmarco Tognazzi e Alessandro Gassman), e del film “Banditi” (di Mignucci con Ben Gazzara e Lumi Cavazos). Nel ‘96 esce il primo lavoro discografico intitolato “Malvinas”. Alla fine del ‘97 esce il secondo CD dal titolo “Madres”, con la presenza di un quartetto d’archi e la partecipazione del fisarmonicista Antonello Salis. Dal ‘98 in poi gli Aires Tango partecipano a un grande numero di Festival musicali in tutta la penisola, tra cui Rumori Mediterranei di Roccella Ionica, Nuoro Jazz Festival e Fano Jazz dove dividono la serata con il gruppo di Astor Piazzolla – Gary Burton; inoltre cominciano una serie di collaborazioni dal vivo con vari solisti, tra cui Paolo Fresu, Enrico Rava, Gianni Coscia, Antonello Salis e Peppe Servillo. Uscito nella primavera ‘99, il loro terzo lavoro discografico “Poemas” è dedicato alla grande letteratura latino-americana contemporanea. Il loro quarto CD, “Cronologia del ‘900”, è pubblicato nel 2000, in co-produzione con l’etichetta discografica della testata giornalistica Il Manifesto. Il quinto CD “Origenes”, è del 2001, edito in co-produzione con Il Manifesto. Il sesto CD “En Vivo”, del 2002, viene registrato in 3 concerti Live. Il settimo CD “Aniversario”, del 2002, è registrato a Sofia (Bulgaria) con l’Orchestra Bulgarian Symphony Orchestra e gli arrangiamenti e la direzione di Paolo Silvestri. A due anni di distanza ecco l’ottavo progetto di Javier Girotto e Aires Tango: dall’incontro del leader argentino con il fotografo Giancarlo Ceraudo nasce l’idea di commentare musicalmente le splendide immagini frutto di un reportage fotografico. Ritroviamo inalterate le melodie scritte da Girotto eseguite magistralmente dai 4 componenti del gruppo. I ritmi, il timbro della loro musica ci trasporta in questo viaggio ideale in Argentina, passando per le improvvisazioni che rendono questa formazione davvero speciale nell’abbracciare contesti così diversi, riuscendo a fonderli in una caleidoscopica girandola di emozioni. Nel 2006 esce “Trentamila Cuori”, un disco che vuole essere memoria, denuncia e ricordo. Esce nel trentennale del colpo di stato militare argentino, a causa del quale sparirono nel nulla trentamila persone; intellettuali, ma anche operai, studenti… tutta quella vasta umanità progressista che in quel periodo si stava evolvendo. Girotto aveva undici anni all’epoca, ma quel periodo della sua vita gli è rimasto nell’anima. La stessa che nel disco, in tredici brani, trasmette tutta la sua forza evocativa. Del terrore suscitato dai militari, ma anche della rabbia e della determinazione delle madri di Plaza de Mayo, del grido di Nunca más! [Mai più! Ndr] Un atto di accusa fortemente politico, un disco straordinario, che segna il ritorno, dopo quattro anni, di un disco di Aires Tango con Il Manifesto Cd.
Javier Girotto & Aires Tango tornano al FolkClub per la quarta volta, dopo 16 anni di assenza, per presentarci il loro recentissimo decimo album, pubblicato a giugno 2024 per la Parco della Musica Records: “30”. Un disco che nasce dal desiderio di festeggiare degnamente un traguardo molto importante: 30 anni di vita degli Aires Tango, tre decenni passati a fare grande musica insieme, quasi mille palchi condivisi in festival e rassegne di tutto il mondo, viaggi, incontri e tanti momenti di vita vissuta intensamente. È proprio ai luoghi e ai momenti più significativi della storia degli Aires Tango che sono dedicati i titoli delle composizioni contenute in questo disco. Un progetto che ha avuto origine durante il periodo della pandemia che, in qualche modo, celebra anche il ritorno alla normalità e la ripresa del percorso artistico degli Aires Tango.