Ingresso: 35,00€
Minori di 30 anni: 18€ (regolamento sconti)
Prezzo: 5,00€
Egberto Gismonti: pianoforte e chitarra
Daniel Murray: chitarra
Figura indiscutibilmente di primissimo piano della musica e della cultura mondiale degli ultimi 50 anni, unanimemente considerato uno degli artisti più versatili, innovativi e influenti del nostro tempo, Egberto torna al FolkClub a distanza di 5 anni dal suo precedente concerto sul nostro palco, per un imperdibile concerto in solo, a dare lustro e prestigio alla nostra XXXVI stagione e all’intera storia del Club.
Figlio di una pianista siciliana e di un medico libanese, Gismonti mostra fin dalla più tenera età un talento eccezionale per la musica e inizia a suonare il pianoforte all'età di sei anni, sviluppando una straordinaria competenza tecnica e una profonda comprensione della teoria musicale, dedicandosi allo studio della musica classica per 15 anni. Si trasferisce a Rio de Janeiro e poi a Parigi per studiare orchestrazione e analisi con Nadia Boulanger, tra le più influenti insegnanti di composizione del XX secolo, e composizione con Jean Barraqué, compositore di spicco della scuola post-weberniana allievo di Schoenberg e Webern, con il quale esplora le frontiere della musica contemporanea, maturando un’esperienza fondamentale per la formazione del suo linguaggio musicale, un amalgama di tradizione e sperimentazione. Tornato in Brasile, trascorre un lungo periodo presso gli indios Xingù, dai quali apprende l'utilizzo del loro flauto. In seguito a questa esperienza, Gismonti intravvede di fronte a sé una realtà ben più ampia del mondo musicale rispetto a quello rappresentato dalla sola musica classica. È attratto dalle idee compositive di Ravel, Varèse e i compositori della scuola di Vienna ma anche dal cavaquinho [strumento a corde della musica popolare brasiliana per certi versi simile alla chitarra. Ndr]. Gismonti riceve inoltre influenze musicali da jazz, choro, bossa nova, dal rock e dalla musica classica brasiliana del compositore Heitor Villa-Lobos. Negli anni settanta si dedica allo studio della chitarra, cominciando con il classico strumento a sei corde e passando nel 1973 ad uno ad otto corde e successivamente a uno a dieci corde. Trascorre due anni sperimentando diverse accordature dello strumento e ricercando nuove sonorità, ricorrendo all'uso di flauto, kalimba, sho, voce, campane e il bandolim (una sorta di mandolino brasiliano). Durante la prima metà degli anni '70 pone dunque le basi per la sua concezione della musica, ascoltando e traendo ispirazione da musicisti anche molto diversi tra loro, come Django Reinhardt e Jimi Hendrix, avvalorando così la tesi dell'assenza di contraddizione tra musica popolare e musica colta. La sua originale e particolare vena creativa non sfugge all’attenzione per la contemporaneità dell’etichetta tedesca ECM, per la quale inizia a incidere nel 1977: è l’inizio di una nuova carriera che l’ha portato a diventare uno dei musicisti di primo piano della musica del nostro tempo. Al leggendario debutto con il disco “Danças das Cabeças” - in duo con il percussionista Nanà Vasconcelos - seguirà lunga una serie di produzioni molto diverse una dall’altra. ECM, al quale il musicista è ancor oggi legato, ristamperà il catalogo giovanile del primo Gismonti e distribuirà anche le successive produzioni brasiliane del musicista pubblicate su label Carmo. Tra le sue collaborazioni, oltre al già citato Vasconcelos si segnalano quelle con Pedro Aznar, Charlie Haden, Jan Garbarek e Hermeto Pascoal. Gli oltre 80 album pubblicati nella sua ultra cinquantennale carriera testimoniano una produzione ineguagliabile, monumentale e incontenibile, che sconfina nelle musiche per balletto, per film, per serie TV e documentari, per il teatro, per esposizioni di artisti e scultori e per orchestre filarmoniche, senza considerare anche la montagna di progetti realizzati come ‘semplice’ produttore o arrangiatore. La musica di Egberto Gismonti non conosce confini. Ogni sua produzione musicale rappresenta un capitolo unico della sua incessante ricerca artistica. Le sue composizioni sono un viaggio attraverso i paesaggi sonori del Brasile, dall'Amazzonia alle metropoli moderne, intrecciando storie di luoghi e persone con una profondità emotiva rara. È questa un'occasione imperdibile per ascoltare dal vivo uno dei più grandi geni musicali del nostro tempo. Sarà un viaggio che ci condurrà attraverso un mosaico di suoni, dove ogni nota è una tessera che compone un quadro sonoro affascinante e in continua evoluzione. La sua capacità di improvvisazione e la sua maestria tecnica promettono di regalarci un'indimenticabile esperienza musicale di straordinaria intensità.