Marieke Werner (DE): voce e clarinetto
Amber in ‘t Veld (E/NL): voce, chitarra
Solo cinque anni fa, il trio Las Lloronas lavorava al suo primo album, “Soaked”. Da allora, il gruppo ha pubblicato un secondo album, “Out of the Blue”, e ha tenuto centinaia di concerti in Europa e oltre. Il gruppo ha persino vinto il premio per la “Migliore Performance dal Vivo” ai Belgian Worldwide Music Awards 2024. Con Sura Solomon che ha deciso di prendersi una pausa per sviluppare altri progetti, il trio si è trasformato in un duo. La tedescca Marieke Werner e la spagnola/olandese Amber in ‘t Veld stanno già lavorando a nuove canzoni, portando avanti gli ingredienti tipici delle Las Lloronas: splendide voci polifoniche, influenze provenienti da molte tradizioni musicali e testi poetici e potenti in più lingue. Le Las Lloronas cercano la profondità nella semplicità, la vitalità nel vuoto, la bellezza nella crudezza e la giocosità nei dettagli. Continuano a esplorare cosa significhi essere umani in un mondo che è molto più che umano, e cosa significhi essere Lloronas [Lloronas" è una parola spagnola che deriva dal verbo llorar, che significa "piangere". Letteralmente, Lloronas si traduce con "donne che piangono" o "piangenti". Il termine è culturalmente significativo in America Latina, in particolare nelle leggende popolari, dove La Llorona è una figura mitica. La leggenda narra di una donna fantasma che piange per i suoi figli perduti. Nel contesto del duo Las Lloronas, il nome evoca una connessione con emozioni profonde, il desiderio di esprimere attraverso la musica le sfumature del dolore, della vulnerabilità e della bellezza dell’esperienza umana. N.d.r.] in tempi di crisi e dolore incontenibili. Attraverso poesia e suoni, comunicano quanto sia straordinario e travolgente essere vivi. La musica, attraverso l’emozione, può offrire un senso di consolazione, connessione e bellezza: questa è la forza motrice sottostante la loro ricerca musicale.
“Amber in 't Veld e Marieke Werner hanno portato una profonda intimità e una forza poetica nella loro performance, affascinando il pubblico con armonie impeccabili e una presenza emotivamente intensa. La loro musica fluttuava senza sforzo tra gioia e malinconia, creando un’atmosfera in cui la vulnerabilità sembrava essere la forma più potente di espressione. Abbiamo ricevuto moltissimi feedback positivi – anche giorni dopo il concerto.” (Jokūbas Ragauskas, Noisy Beehive).