Ingresso: 12,00€
Psychedelic Trance Tarantella
Rinviato lo stage di pizzica pizzica con Veronica Calati
Concerto a ballo con i Kalàscima, situazione atipica per il FolkClub, dove siamo abituati a gustarci i concerti seduti, ma dopo la positiva esperienza con il Canzoniere Grecanico Salentino a febbraio, questa volta esageriamo: non ci saranno nemmeno le sedie in zona centrale fronte palco, tutto lo spazio libero per ballare.
Kalascima. Rompere gli schemi, far entrare nelle trame della musica popolare salentina una ventata elettronica e visionaria, declinare al presente (con uno sguardo sul futuro) una storia di lotte, di terra, di passioni, di danze frenetiche, facendo entrare in connessione vibrante, come mai era successo sino ad ora, le radici e la tecnologia. Il risultato è Psychedelic Trance Tarantella, come recita il titolo del nuovo disco dei Kalàscima, un’opera le cui passioni, la cui voglia instancabile di esplorare, sono ben sintetizzate dall’immagine di copertina: un tamburo digitale collegato direttamente a un amplificatore che esalta, manipola, distorce la tradizione. Un “tradimento”, quello realizzato dai Kalàscima, che porta la musica popolare salentina lontano dai pantani di revival e ballate nell’aia, lontano da una asettica cartolina turistica, lontano dagli stereotipi di un territorio del suo passato. Qui tutto viene sovrapposto, incrociato, frammentato e ricostruito. La tradizione, certo, e non poteva essere altrimenti provenendo dal Salento, ma rigenerata attraverso la tecnologia, rendendola frammento di un “discorso pop” che non ne altera, anzi esalta il suo essere. Una sorta di neofolk urbano nel quale i ricordi di una civiltà contadina ormai travolta dalle estetiche contemporanee dialoga con i suoni e i rumori che ci avvolgono nella quotidianità. Psychedelic Trance Tarantella, il loro nuovo disco che presentano al FolkClub, sperimenta un linguaggio universale dove la tradizione è filo sottile, labile, che unisce una molteplicità di significati. Una raccolta di canzoni che fa da commento sonoro al nostro bisogno di psichedelica, la realtà, certo, ma guardata con la lente distorta della trance psichedelica.
I Kalàscima sono considerati uno dei gruppi più interessanti della scena musicale salentina. Si sono formati ad Alessano (Le) all’alba del 2000, grazie alla volontà del polistrumentista Andrea Morciano e del percussionista Riccardo Laganà. Il loro esordio discografico, Quannu U Diavulu Te ‘nkarizza... L’Anima Ne Vole data 2003; una intensa attività live, locale e internazionale, li ha portati a realizzare nel 2010 il loro secondo album, Santa Maria del Foggiaro. Il disco, accanto alla base di musica tradizionale salentina, spazia nei territori della musica popolare del mondo vicino (tarantella garganica, calabrese e siciliana) e lontano (Irlanda, klezmer, balcani), e vede la collaborazione in un brano di Mario Incudine.
Dall’Australia all’America Latina, dal Nord Europa al Medio Oriente, il suono dei Kalàscima viaggia per il mondo incontrando sulla strada artisti della scena world internazionale con i quali nascono importanti collaborazioni. Come il cantante mongolo Bukhu conosciuto a un festival in Australia, e invitato a portare le sue straordinarie, virtuosistiche doti vocali in un recente live. Altre volte, le collaborazioni nascono più vicine. È il caso del rapporto che lega i Kalàscima a Ludovico Einaudi. Il compositore e pianista ha voluto, infatti, nel suo ensemble il fondatore del gruppo, Riccardo Laganà, e ha partecipato a Psychedelic Trance Tarantella suonando il pianoforte nel brano Due mari.
Al FolkClub i Kalàscima, ovvero: Riccardo Laganà (tamburi, voce), Massimiliano De Marco (plettri, voce), Luca Buccarella (organetto, voce), Federico Laganà (percussioni, voce), Riccardo Basile (basso, synth, voce) e Aldo Iezza (fiati).
Rinviato invece lo stage inizialmente previsto al pomeriggio con Veronica Calati. Veronica si è infortunata danzando e ha una caviglia fuori uso. Recupereremo lo stage in autunno in data da destinarsi.