Ingresso: 20,00€
Minori di 30 anni: 10€ (regolamento sconti)
Un gigante a cavallo tra rock, folk e blues
CONCERTO ECCEZIONALE
È certamente una delle perle più lucenti della nostra ventottesima stagione; è un esordio assoluto, perché mai Elliott Murphy aveva calcato il palco del FolkClub prima; è uno dei concerti più attesi dell’anno; ma soprattutto è una serata di grande musica, a cavallo tra i generi, con la costante dello stile personalissimo e inconfondibile di Murphy e della raffinata chitarra di Durand. Elliott Murphy è uno dei tesori nascosti della musica contemporanea americana, perché l’unica cosa che ha da invidiare ai suoi maestri Dylan e Reed e ai suoi amici Springsteen e Joel, con cui spesso condivide il palco, è la fama e, di conseguenza, il numero di dischi venduti. Ma a livello di talento, creatività, bellezza delle sue composizioni e impatto sul pubblico nei live, appartiene a quella categoria lì, quella dei grandi.
Nel più puro stile rock’n’roll Elliott James Murphy Jr. nasce al Mercy Hospital del Rockville Center di New York nel 1949. Cresce nei dintorni di Garden City, e incomincia a suonare la chitarra a 12 anni. Con la sua band, The Rapscallions, vince la "Battle of the Bands" dello stato di New York nel 1966. Nel 1971 gira l’Europa in compagnia della sua chitarra esibendosi come busker agli angoli delle strade, è in questo periodo che compone le sue prime canzoni, che confluiranno poi, una volta messo sotto contratto dalla Polydor, nel suo esordio-capolavoro Aquashow. Il disco prende il titolo da uno spettacolo di grande successo organizzato negli anni ’50 dal padre, Elliott Sr., e raccoglie al momento della sua uscita nel 1973 un enorme successo di critica, finendo in molte occasioni sulle liste dei migliori di vari giornali per quell'anno, con articoli su Rolling Stone, Newsweek e New Yorker. Seguono Lost generation (1975), Night lights (1976) e Just a story from america (1977) che annoverano tra gli ospiti personaggi del calibro di Mick Taylor, Billy Joel, Phil Collins, e confermano Murphy tra le novità musicali più interessanti degli anni ’70. Il suo rock poetico post-Dylan, pesantemente influenzato dai Velvet Underground e sostenuto dalla sua potenza espressiva alla chitarra e all'armonica è perfettamente nello spirito dei tempi e lo impone alla critica e al pubblico. Con il nuovo decennio, insofferente alle costrizioni del music businnes, abbandona la Polydor per prodursi in modo indipendente, appartengono a questo periodo gli album Affairs (1980) e Murph the surf (1982). Nel 1985 Jerry Harrison dei Talking Heads produce Milwaukee, inizia così la lunga relazione con l'etichetta discografica francese New Rose, rafforzata poi nel 1989 dalla decisione di Murphy di passare definitivamente l’Oceano stabilendosi a Parigi, dove abita tuttora. Segue una produzione costante di dischi sempre godibili, dove spiccano Selling the gold (1985), in cui duetta con il suo amico Bruce Springsteen, e il doppio Strings of the storm (2003) generalmente considerato il suo capolavoro, per quanto riguarda il periodo francese.
Nella primavera di quest’anno Elliott dà alle stampe il suo ventisettesimo disco in studio (il conto sale a 32 contando anche i 5 live) e lo fa tornando al punto di partenza. Aquashow deconstructed è infatti una completa reinterpretazione del suo mitico disco di esordio del 1973 Aquashow. Ognuna delle dieci canzoni originarie è stata ri-registrata con nuovi, sorprendenti arrangiamenti, voci intense e rinnovato entusiasmo. Dice Elliott …per quanto l’originale Aquashow sia stato pubblicato nel 1973, le canzoni sono sempre state con me, tant’è vero che ancora oggi continuo a cantarne molte in concerto, in particolare Last of the Rock Stars, How’s The Family e White Middle Class Blues. Oggi, quarant’anni dopo, ho deciso di registrare nuovamente queste canzoni, in una maniera diversa, deconstructed, mantenendo l’integrità e il legame emotivo con l’originale. È stata davvero un’esperienza forte per me, rivisitare queste stesse canzoni con mio figlio al banco di produzione, così tanti anni dopo…
Aldilà della musica è notevole anche l’attività letteraria di Elliott Murphy. Ha scritto per Rolling Stone, Spin e vari giornali europei; e ha pubblicato Cold and electric (romanzo semi-autobiografico), due raccolte di racconti, The Lion Sleeps Tonight e Where the Women Are Naked And The Men Are Rich e i più recenti Cafè notes e Poetic justice. Durante una recente apparizione alla TV spagnola, ha detto …la letteratura è la mia religione e il Rock and Roll è la mia droga…
Al FolkClub si presenta con il fido Olivier Durand, mago della chitarra, con cui viaggia alla media di un centinaio di live all’anno.