Ingresso: 20,00€
Minori di 30 anni: 10€ (regolamento sconti)
CONCERTO STRAORDINARIO
Il folksinger preferito dal Boss accompagnato da una band d’eccezione Esistono vite maledette e vite maledettamente vere. I sessantasei anni di Alejandro Escovedo appartengono a entrambe le categorie, ma si portano dietro un’altra sublime maledizione eterna, quella di scrivere canzoni folgoranti. Il songwriter texano, figlio di migranti messicani, torna in Italia dopo 6 anni con un nuovo album che rivisita con sangue, classe e passione le sue avventure rock e lo fa insieme ad una delle più vivide realtà della musica italiana, i Sacri Cuori, nel nuovo progetto che il band leader Antonio Gramentieri sembra aver studiato apposta per onorare al meglio Escovedo, i Don Antonio. Folk-rock, blues, psichedelia e suoni vintage oggi possono interpretare a meraviglia uno dei personaggi più influenti e amati negli States dagli addetti ai lavori e dai colleghi.
C’è un punto musicale battuto dal vento dei riff di chitarre distorte, dal tuono del rullante e dai lampi del violino elettrico dove si incontrano il rock’n’roll, il punk, il country e le folk ballad: è il territorio dove Alejandro Escovedo domina e spadroneggia e anche un Boss come Springsteen gli rende omaggio. Escovedo è refrattario a qualunque forma di barriera musicale, nel suo territorio la musica è una sola: una soave ballad suonata alla acustica è sorella e compagna di un punk rock elettrico e mozzafiato.La produzione del nuovo album Burn something beautiful è stata affidata ad uno dei suoi tanti fan, Peter Buck dei R.E.M. che ha dichiarato di aver realizzato il sogno di arrangiare e scrivere insieme a lui. Così in passato hanno fatto, tra gli altri, Bruce Springsteen e Ian Hunter, mentre è lunghissima la lista degli artisti che hanno interpretato le sue street songs d’amore e di lotta, quasi sempre autobiografiche.
Solo quattro date italiane per il tour europeo dell’asso d’oltreoceano; la prima è proprio la data sul nostro palco. A sei anni di distanza dal suo memorabile, indimenticabile, intensissimo concerto a Maison Musique, questa è un’occasione assolutamente da non perdere per riascoltare una voce poetica e sofferta, capolavori come Falling in love again e Down in the bowery e per chi crede ancora che il rock, quando è autentico e feroce, possa salvare la vita. Anche quelle disperate.
Al FolkClub, Alejandro Escovedo (voce e chitarre) è accompagnato da Don Antonio (chitarre), Denis Valentini (basso), Matteo Monti (batteria) e Franz Valtieri (sax, electronics).
Un’altra perla di questa XXIX stagione… imperdibile!