Ingresso: 12,00€
Rassegna EstOvest, a cura dell'Associazione Xenia Ensemble
Esclusivamente per questo evento, l'ingresso in sala non è riservato ai soli soci FolkClub
La fruizione dei servizi del bar interno al FolkClub è subordinata al possesso della tessera associativa.
MUSICA DA CAMERA SENZA CONFINI Il fantastico suonatore di kora maliano e il sublime quartetto d’archi d’avanguardia
CHIUSURA PRENOTAZIONI: ORE 17.00
Venite direttamente al club dalle 20.30 in poi.
Il sodalizio FolkClub-Xenia Ensemble, come è ormai tradizione, prosegue per il dodicesimo anno consecutivo. Si incominciò nel 2006 con gli armeni del Dabaghyan Trio, cui seguirono l’anno successivo gli iraniani Peyman & Mohssen Kasirossafar, nel 2008 le sonorità tradizionali giapponesi del sho di Tamami Tono, nel 2009 il palestinese virtuoso di oud e buzuq Khaled Jubran, dalla mongolia, nel 2010 lo straordinario maestro Tserendava in accoppiata con l’innovativo trio vocale britannico Harmonic Voicing, poi nel 2011 Juldeh Camara, originario del Gambia, nel 2012 i fantastici virtuosi irlandesi Eoghen O Riabhaigh, Matt Cranitch e Jackie Daly, nel 2013 il Maestro indiano di sarangi Dhruba Gosh, l’anno successivo il magico sho di Naomi Sato, nel 2015 le melodie andine di Miguel Acosta e, lo scorso anno, il solo di un grande mondiale del contrabbasso: Furio Di Castri.
L’edizione 2017 del Festival Estovest – Festival di musica d'oggi prosegue nella ricerca di linguaggi e culture musicali ‘altre’, come è nell’identità del festival dalla prima delle sue sedici edizioni, e presenta come tema specifico della rassegna ‘Musica da camera senza confini’.
Ballaké Sissoko, artista di fama mondiale, sarà per la prima volta ospite del festival EstOvest e, nel dialogo con lo Xenia Ensemble (ora NEXT), si metteranno in luce due importanti famiglie di strumenti dalle tradizioni plurisecolari: da un lato la kora, particolare arpa-liuto diffusa nell'area nord occidentale del continente africano, dall'altro il quartetto d'archi, organico privilegiato nella produzione della musica europea degli ultimi tre secoli. Il suono di Sissoko è un suono morbido, delicato, ricco di sfumature e colori, interessantissimo dunque l'incontro -inedito- con il Next Quartet, quartetto di riferimento per l'interpretazione della musica contemporanea.
Ballake Sissoko. Nato nel 1968 nel Mali ora vive a Parigi. I primi successi arrivano nel 1999, con l’incisione dell’album New Ancient Strings, in compagnia di Toumani Diabate. Le corde della kora, strumento tradizionale africano simile all'arpa, risuonano fortemente evocative, sanno trasportare la mente e lo spirito in percorsi ricchi di spiritualità. Ballaké Sissoko è uno dei più grandi virtuosi viventi di questo strumento a 21 corde, la cui cassa armonica è ricavata da una grande zucca svuotata del suo contenuto e seccata. E' figlio del grande maestro della kora mandinga, Djelimady Sissoko, nella cui scuola iniziò a studiare fin da bambino; è membro del prestigioso Ensemble Instrumental National du Mali e accompagna vari cantanti maliani, prima di giungere sulla scena internazionale grazie alle collaborazioni con Toumani Diabate in New Ancient String e Taj Mahal nel progetto Kulanjan. In Italia, ha una collaborazione ormai consolidata con il compositore e pianista Ludovico Einaudi, con il quale ha suonato nel prestigioso Festival au Desert: una kermesse musicale che si svolge a Essakane, in pieno deserto del Sahara. Da questa esperienza è nata un'amicizia e un progetto che li ha portati a esibirsi in numerosi altri festival. Strumentista di straordinario talento, Sissoko si ispira alla tradizione, forgiando uno stile personale e innovativo sempre aperto a nuove esperienze musicali. Tra i suoi dischi di maggior successo: Diario Mali (2003), in collaborazione con Ludovico Einaudi; Tomora (2005); 3MA (2008) con il liutista marocchino Driss el Maloumi e il suonatore di valiha malgasciano Rajery; Chamber Music (2009) assieme al violoncellista francese Vincent Ségal, con cui si è esibito al FolkClub nel febbraio 2010.
NEXT rappresenta l'approdo naturale del percorso più che ventennale di una tra le più prestigiose formazioni dedite al repertorio contemporaneo in Italia, lo Xenia Ensemble. NEXT (New Ensemble Xenia Turin) nasce nel 2017 ed intende tanto rappresentare l'esperienza dell'ensemble da cui proviene quanto guardare al futuro, con lo sguardo dei nuovi membri del quartetto. Eilis Cranitch, violinista e cofondatrice nel 1996 di Xenia Ensemble, segna la continuità all'interno del gruppo che, negli anni, ha accolto Adrian Pinzaru (violinista), Claudio Pasceri (violoncellista) e, più recentemente, Mizuho Ueyama (violista). Xenia Ensemble ha collaborato con i più illustri compositori dei nostri giorni e con molti importanti esecutori, tra cui Arvo Pärt, Sofia Gubaidulina, Frangis Ali-Zadeh, Alexander Balanescu, Hilliard Ensemble, Rohan De Saram, Luisa Castellani, Lorna Windsor, Rosemary Hardy, Giya Kancheli, James Macmillan, Gerald Barry, Alexander Raskatov e Dimitri Yanov-Yanovsky. Il quartetto ha partecipato ad alcuni dei festival più prestigiosi a livello internazionale ed ha suonato presso importanti istituzioni. Negli ultimi anni, importanti incontri ed esibizioni hanno segnato il cammino artistico del gruppo, tra questi vi sono il ciclo dantesco La Divina Commedia dei compositori Dmitri Smirnov, Elena e Alissa Firsova e il progetto nell'ambito del Festival Estovest 2016, in collaborazione col Museo Ettore Fico, affidato al compositore francese Martin Loridan. Nel 2015 l’ensemble ha tenuto una tournée in Irlanda presso alcune tra le più prestigiose università del paese, la Irish World Academy for Music and Dance, University of Limerick e la University College Cork, con concerti e conferenze dedicate alla musica italiana del XX secolo. Molti compositori italiani hanno collaborato o scritto per l'ensemble, tra loro Giulio Castagnoli, Mauro Montalbetti, Alberto Colla, Stefano Pierini, Matteo Manzitti. Da più di quindici anni il Festival EstOvest è il contenitore all'interno del quale l'ensemble riversa le proprie idee e molti dei propri propositi musicali e creativi, è il momento in cui artisti di differenti discipline si incontrano e propongono un elevato numero di prime esecuzioni e novità assolute. Hanno preso parte al Festival EstOvest , tra gli altri, Cristina Zavalloni, Gianluca Cascioli, Julius Berger, Matt Cranitch e Jackie Daly, Alda Caiello, Omar Zoboli, Davide Livermore, Eugenio Allegri. Ogni anno inoltre, in concomitanza col Festival, l'ensemble indice una Call for Scores internazionale, per sostenere e promuovere la produzione artistica delle nuove generazioni di compositori.