Ingresso: 20,00€
Minori di 30 anni: 10€ (regolamento sconti)
Il giovane talento scoperto dal compianto Jimmy LaFave,
il vecchio leone, ora entrato nel mito...
...due assi made in U.S.A. in tour con alcuni dei musicisti di Francesco De Gregori
Strepitoso inizio per l'ottava edizione delle 'Buscadero Nights'
Un'immagine vagamente alla Johnny Depp in copertina, piuma che penzola dai capelli, sguardo serioso e malinconico, Levi Parham è un ragazzo dell'Oklahoma che si aggiunge alla lunga lista di talenti che quella terra musicale ha da offrire nel campo dell'Americana. Nel caso specifico, i sentori si allontanano dal tracciato di quel suono regionale che è stato ribattezzato Red Dirt, per abbracciare un linguaggio più sensibile alle radici blues e soprattutto al soul, caratteristica amplificata dalla voce stessa del protagonista, tra le armi migliori di questo debutto in casa Music Road. È Jimmy laFave in persona, animatore dell'etichetta, che si spende per Levi Parham, portandoselo negli studi Cedar Creek di Austin e mettendo la firma sulla produzione di questo terzo album, seguito di due produzioni indipendenti, a partire da An Okie Opera.
Nel frattempo Parham ha tentato la fortuna come tanti a Nashville, pubblicando l'ep Avalon Drive e un paio di azzeccati singoli, che anche grazie all'aiuto della rete hanno diffuso il suo nome nei circuiti roots. These American Blues è il salto della maturità, una raccolta di ballate a cavallo fra country e soul rock di marca texana, da una parte il mentore Jimmy LaFave, latore di quei tempi medi e di attraversate romantiche a tempo di walzer, dall'altra il piglio più sanguigno di un Delbert McClinton, o se vogliamo citare dei paragoni più contemporanei, un incrocio tra Will Hoge, Jason Isbell e Todd Snider. Levi ha ben imparato la lezione dall'assortimento di vinili blues del padre e cita Sam Cooke e Van Morrison tra i suoi punti di riferimento. A far da spalla a questo talento emergente saranno, oltre all’ottimo batterista Max Malavasi, due dei musicisti storici di Francesco De Gregori: Guido Guglielminetti (bassista e produttore di De Gregori) e Alessandro Valle (chitarra, mandolino e dobro).
La vicenda del 62enne Douglas Seegers è talmente incredibile che potrebbe tranquillamente diventare il soggetto di un film e ha fatto di Doug un vero e proprio mito. Douglas inizia suonando on the road a New York e Austin, prima di trasferirsi definitivamente nello stato di New York, sposarsi e mettere al mondo due figli. Il richiamo della strada è troppo forte: lo ritroviamo solitario a Nashville, molti anni dopo. E’ diventato un homeless, un vero senzatetto, che si esibisce per strada. Nel dicembre 2012, Aaron Espe, cantante e compositore di Nashville, carica sul proprio account YouTube un live di circa 1 minuto di Doug che canta la sua Going Down to the River, intitolando il video Chi è Doug Seegers? Il video però non suscita che poche reazioni. Come per incanto, Doug diventa noto (ma è un eufemismo) quando il 5 marzo 2014 appare nella puntata del programma televisivo svedese Jills Veranda dedicata a Nashville. Jills Veranda è una serie televisiva SVT di 6 episodi, dove in ciascuna puntata il noto musicista country svedese Jill Johnson e sei altri artisti svedesi, esplorano e raccontano una città. Oltre che per strada, Doug spesso si esibisce al Little Pantry That Could, un ente di carità di West Nashville che distribuisce cibo ai senzatetto e organizza regolarmente serate cantautorali. L’ente è gestito da Stacy Downey, che fornisce a Doug, oltre a incoraggiamenti e innumerevoli pasti caldi, anche le corde per la sua chitarra acustica. Su suggerimento di Stacy Downey, che dice a Johnson: …devi sentire lui: ha la voce più incredibile della musica country! Jill, insieme al suo ospite Magnus Carlson e al team di produzione di Eyeworks, raggiunge Doug -che in quel momento siede sulla sua panchina preferita in un parco nei pressi del Little Pantry That Could- microfoni e videocamere vengono accesi mentre Seegers interpreta Going Down to the River. Johnson e Carlson restano così impressionati da Doug che poco dopo gli offrirono di registrare insieme nel vecchio studio di registrazione di Johnny Cash a Nashville. Non appena l’episodio di Jill Veranda va in onda, Seegers guadagna una straordinaria e immediata popolarità. Il suo account di Facebook viene letteralmente preso d’assalto dai suoi nuovi fan svedesi e la canzone Going Down to the River diventa in brevissimo tempo la numero uno su iTunes in Svezia, restando in vetta per 12 giorni consecutivi. Il brano compare anche nell’album di Jimmy Johnson tratto dal programma Jill Veranda Nashville, che va in vetta alla Sverigetopplistan, la classifica ufficiale di vendita degli album in Svezia. A Doug viene quindi offerto un contratto di registrazione con la Lionheart Music Group che porta, a fine maggio 2014, alla pubblicazione del suo album di debutto intitolato proprio Going Down to the River. L'album vede la presenza di Emmylou Harris e Buddy Miller, un amico di Seegers del suo periodo di Austin. L'album, prodotto da Will Kimbrough, raggiunge il primo posto nella Sverigetopplistan nella sua prima settimana di uscita e di nuovo in agosto, aggiudicandosi il Disco d’Oro. Il resto del 2014 vede Seegers impegnato in un tour di 70 date in Svezia interamente sold-out e la sua presenza allo Stockholm Music & Arts, grande festival musicale svedese. Nel marzo del 2015, insieme a Jill Johnson, Doug pubblica un album nientemeno che per la Capitol Music Group / Universal Records dal titolo In Tandem, a cui segue nell’ottobre dello stesso anno l’album Let's All Go Christmas Caroling Tonight, a maggio 2016 Walking on the Edge of the World e infine, nel maggio 2017, l’album Sings Hank Williams. Al FolkClub, Doug sarà accompagnato da Martin Björklund al violino e chitarra acustica.