Un grandissimo performer, per noi una rivelazione straordinaria!
Chiusura prenotazioni ore 17.25
Ancora ampia la disponibilità di posti a sedere, venite direttamente al club in via Perrone 3 bis dalle ore 20.30 in poi.
Sono stato suo fan per oltre un decennio ed è ora un vero piacere condividere finalmente il palco con lui. Se non l’avete mai ascoltato prima di stasera, sarà un punto di svolta! E uno dei miei cantanti e autori preferiti... Vi divertirete, con Martin Sexton! (Dave Matthews)
… la forza della sua voce, strumento flessibile di uomo dagli occhi azzurri… la sua sincera cordialità lo aiuta a concentrarsi sull'obiettivo principe di ogni cantante: amplificare il suono dei cuori ordinari. (New York Times)
…la verità -gente- è che Martin è una star con il potenziale per influenzare in modo permanente il panorama musicale e farci divertire negli anni a venire (Billboard)
…Il suo eccezionale gusto nel songwriting e una voce marinata nell’anima possono essere facilmente accostate a quelle di un giovane Steve Winwood o Van Morrison. (Rolling Stone)
…Il miglior interprete dal vivo che abbia mai visto. Varrebbe la pena lasciare il mio lavoro e andare dietro a Martin per fare trambusto ovunque vada, solo per assicurarmi che le persone non vadano avanti nelle loro esistenze senza sentire quest'uomo cantare per loro. (John Mayer)
Nato a Syracuse, New York, decimo di 12 figli, Martin Sexton è cresciuto negli anni '80. Disinteressato alla musica che lo circondava, ha alimentato i suoi sogni coi suoni senza tempo del rock 'n' roll più classico. Il suo ‘fuoco musicale’ si accendeva mentre scopriva i polverosi vecchi vinili abbandonati nel seminterrato da uno dei suoi fratelli maggiori. Trasferitosi a Boston, il suo esordio avviene per strada, nei pressi di Harvard Square; gradualmente si afferma sulla scena musicale cittadina. La raccolta di registrazioni demo autoprodotte datata 1992,
In the Journey, è stata incisa su un vecchio 8 tracce nell'attico di un amico; di essa ha venduto più di 20.000 copie, per strada, direttamente dalla custodia della sua chitarra. Tra il 1996 e il 2002, Sexton pubblica 4 album:
Black Sheep,
The American, Wonder Bar e
Live Wide Open. Il ‘rumore’ e i tour in giro per il mondo seguiti a questi dischi gettano le basi per costruire la fama di cui gode oggi, con un seguito straordinariamente Fedele: i locali che lo ospitano registrano regolarmente il ‘tutto esaurito’, dal Nokia Theatre di New York alla House of Blues di Los Angeles, ed è spesso in tournée in Canada e in Europa. Felicemente e fieramente indipendente,
nel 2002 Martin Sexton ha lanciato la sua etichetta, la KTR. Da allora si è ‘infiltrato’ in molti mondi musicali, esibendosi in concerti che vanno dal pop (collaborando con John Mayer) alla scena Jam al rock classico (collaborando con Peter Frampton); dal Newport Folk Fest a Bonnaroo al New Orleans Jazz Fest a uno spettacolo alla Carnegie Hall. Le sue canzoni possono essere ascoltate in molti film e programmi televisivi, tra cui le serie televisive della NBC's
Scrubs,
Parenthood e
Brotherhood. Palco, film e televisione a parte, quando Sexton non è in tournée, mescola spesso l'intrattenimento con il suo senso di responsabilità sociale, esibendosi gratuitamente, tra gli altri, per l’associazione benefica fondata da Paul Newman, The Hole in the Wall Gang Camp, per la Children's Tumor Foundation, per la raccolta fondi in favore dei Giapponesi colpiti dallo Tsunami (
The John Lennon Tribute) e per le vittime dell'uragano Irene nel Vermont. Nel 2007 è iniziato per Martin il periodo di maggior successo con l'uscita dell’album
Seeds. L'album ha debuttato al n. 6 della classifica
Heatseekers di Billboard e il Los Angeles Times ha sentenziato:
…chiamatelo un urlo dell'anima, un poeta di strada, un folksinger o un rocker e non vi sbaglierete. A
Seeds segue, nel 2008, l’album dal vivo
Solo, che include la registrazione video della sua esibizione al Mile High Festival di Denver. Nel 2010 l'album
Sugarcoating vede questo personaggio unico nel suo genere fare ciò che sa fare meglio: mettere a fuoco grandi verità. Dopo averlo ascoltato, lo speaker NBC Brian Williams si precipita a intervistare Martin nel backstage del Beacon Theatre di New York. (l’intervista è attualmente ascoltabile su BriTunes di MSNBC). I riconoscimenti si susseguono, Billboard definisce
'chill-inspiring' la versione di
Working Class Hero eseguita da Martin per il
John Lennon Tribute.
Il nuovo album di Martin Sexton,
Mixtape of the Open Road, è un viaggio musicale che attraversa tutti gli USA, tutti i territori e gli stili, navigando attraverso il tempo e lo spazio. E’ un bracciale di dodici gemme legate tra loro dal filo d'oro di quella che Rolling Stone definisce
…una voce marinata dall'anima.
Una scoperta entusiasmante, non perdetevela!