DAVE DOUGLAS & URI CAINE (USA)

Live

Entrance: 10.00€

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Duos
Auditorium Rai – Ore 18.00

Collaboriamo per la prima volta con il Torino Jazz Festival proponendo questo duo stellare all’Auditorium RAI. Occhio all’orario insolito, il concerto si terrà alle ore 18. Prevendite aperte a partire dal 12 aprile nei consueti punti vendita del TJF consultabili a questo link http://www.torinojazzfestival.it/biglietteria-tjf/

Dave Douglas e Uri Caine danno vita a un duo raffinato e stellare per una selezione speciale di ballad, inni e improvvisazioni. I due, tra i maggiori esponenti della scena jazz newyorkese, collaborano in varie formazioni da più di trent’anni. Ora hanno deciso di approfondire il loro legame artistico nell’intima e intrigante formula del duo. Ne scaturisce una musicalità libera di spaziare senza limiti nella creatività dei due artisti che, interagendo, mostrano nuovi aspetti delle loro rispettive sonorità. Un concerto di rara e raffinata bellezza, che si preannuncia indimenticabile.

Dave Douglas, prolifico trombettista, compositore e insegnante, si è meritato nell’arco della sua carriera numerosi e prestigiosi riconoscimenti: una Guggenheim Fellowship, un premio “Aaron Copland” e due nomination ai Grammy. Douglas ha sviluppato il suo lavoro in varie formazioni di cui è leader: il suo nuovo quintetto, il suo sestetto elettrico, e il quintetto Sound Prints, di cui è contitolare con Joe Lovano.
Dal 2005 Douglas ha dato vita a una sua propria etichetta musicale: Greenleaf Music, con la quale ha pubblicato i suoi dischi e quelli di numerosi altri artisti della scena jazz newyorkese; guadagnandosi così la fama di pioniere della sperimentazione musicale e scopritore di talenti.
Oltre ai gruppi di cui è titolare, Douglas ha collaborato con il meglio del jazz contemporaneo: fa parte dell’ensemble Masada, guidato da John Zorn, e ha collaborato con Anthony Braxton, Don Byron, Miguel Zenon, Bill Frisell, Cibo Matto, Mark Dresser, Han Bennink e Misha Mengelberg.
Come compositore Douglas ha lavorato per: Trisha Brown Dance Company, Birmingham Contemporary Music Group, Norddeutscher Rundfunk, Essen Philharmonie, Library of Congress e Stanford University. Notevole anche la sua attività di docente e organizzatore culturale: dal 2002 al 2012 è stato direttore artistico del Workshop in Jazz and Creative Music al Banff Centre in Canada; è co-fondatore e direttore del Festival of New Trumpet Music; per due anni (2012 e 2013) è stato International Jazz Artist in Residence alla Royal Academy of Music di Londra.

Uri Caine nasce e si forma a Philadelphia tra il padre professore universitario di diritto e la madre stimata poetessa. Gli anni del liceo sono ricchi di incontri e, nella ricca scena musicale di Philadelphia, suona con personaggi del calibro di Philly Joe Jones, Grover Washinton, Hank Mobley. Più tardi, negli anni dell’università, collabora con Freddie Hubbard, Joe Henderson, Donald Byrd, Lester Bowie.
La svolta è il suo trasferimento a New York nei primi anni ’90. Qui escono i suoi primi due dischi da solista (ammontano a 22 al momento), coi quali omaggia due giganti del pianoforte come Thelonius Monk e Herbie Hancock interpretandone alcune composizioni. Con il terzo cd, interamente dedicato alla musica di Gustav Mahler, inaugura la felicissima stagione di lettura in chiave jazz di alcuni compositori classici. La commistione di jazz e classica non è certo una novità e risale alle origini del jazz, con i lavori di personaggi quali Benny Goodman o George Gershwin, ma l’approccio di Uri Caine è particolarmente originale: lo scopo di Caine non è soltanto la reinterpretazione della musica di grandi compositori del passato quali Bach, Wagner Beethoven o Schumann; ma una vera e propria riscrittura, che attualizza quella musica e la adegua al contesto moderno in cui viene eseguita. Ecco allora che le variazioni Goldberg di Bach diventano The drinking party in un crescendo in cui un normale e austero coro classico si trasforma, con l’incedere della musica e sotto la guida del pianoforte di Caine, in un coro da osteria.
Il genio creativo di Uri Caine non può fossilizzarsi su un unico, estemporaneo esperimento. Ecco allora che esaurita l’esplorazione e la riscrittura della musica del passato, si concentra sulla musica contemporanea. Arriva il cd Bedrock, nel 2002, nel quale al classico trio jazz,  aggiunge un dj, per esplorare le possibilità espressive del drum’n’bass, del funk e dell’hip hop. Il suo cd più recente è un trio jazz, Siren, (Winter and Winter 2011) con John Hebert al basso e Ben Perowsky alla batteria. Caine ha inoltre diretto la Biennale di Venezia nel settembre 2003. Ha lavorato con numerose orchestre di fama internazionale quali la Cleveland Orchestra, la Moscow Chamber Orchestra, la CBC Orchestra in Canada, la Los Angeles Chamber Orchestra e la Swedish Chamber Orchestra. Nel 2009 è stato nominato ai Grammy Award per The Othello Syndrome.
Negli ultimo anni Caine ha lavorato al fianco di Don Byron, John Zorn, Terry Gibbs, Buddy DeFranco, Clark Terry, Rashid Ali, Arto Lindsay, Sam Rivers, Barry Altschul, Woody Herman Band, Annie Ross, Enja Band. Si è esibito nei più important festival jazz del mondo: North Sea Jazz Festival, Montreal Jazz Festival, Monterey Jazz Festival, JVC Festival, San Sebastian Jazz Festival, Newport Jazz Festival, e anche in alcuni festival di musica classica come Salzburg Festival, Munich Opera, Holland Festival, Israel Festival, IRCAM.