Entrance: 20.00€
Young under 30: 10€ (discount rules)
Il dirompente trio basco di voci e percussioni
Con la loro esperienza al fianco di Madonna, ma fieramente leali alle loro radici, i Kalakan sviluppano una relazione intima con il pubblico scegliendo un ritorno alle origini. Con una certa dose di rischio, lasciando spazio all’inaspettato e alla spontaneità, i membri di Kalakan si affidano a una performance raffinata, mettendo insieme ascoltatori e musicisti attorno alla musica e alle emozioni da essa suscitate. Per tutto il concerto Thierry, Xan e Jamixel sono quasi nudi: solo voci e percussioni. Cantano testi baschi del XVI secolo così come testi di poeti contemporanei, a capella o accompagnandosi con i loro tamburi. La dolce voce di una ninna nanna arriva con il fiero suono di una jota. Suonano dei tamburi dai nomi esotici: txalaparta, ttun ttun, atabal, pandero ... tutti strumenti tradizionali oggi suonati nei Paesi Baschi. Il trio crea arrangiamenti che fanno viaggiare l’ascoltatore dalle aride pianure di Herribera in Navarra alle isolate vallate di Zuberoa, con qualche deviazione per città come Rio de Janeiro, New York, Londra, Roma o Amsterdam. Figli della tradizione, Thierry, Xan e Jamixel sono, nondimeno, delle anime ibride. Nonostante affermino con forza la loro identità basca, sono anche consapevoli figli del rock, del mondo della TV, il risultato dei Paesi Baschi di oggi e del mondo di domani. Cantano in Euskara (la lingua dei Paesi Baschi è la loro madrelingua, con la quale hanno imparato a cantare. Euskara è anche la lingua del repertorio che hanno deciso di difendere e rivisitare: le canzoni tradizionali basche) per esprimere le loro radici perché come dice il poeta portoghese Miguel Torga l'universale è il locale senza muri. Quest'identità plurale si basa sui colori, il ritmo, la diversità e la musicalità stessa dell'Euskara. I Kalakan (chiacchiera in lingua basca) credono cha la prima musica sia la lingua; scelgono l'essenziale: percussioni e voci, ritmo e melodia; dei punti di partenza che portano oltre, al futuro ed eventualmente di nuovo a loro. Il loro incontro con Katia & Marielle Labèque è stato fondamentale per la nascita del progetto e del loro primo album. Sempre grazie alle sorelle Labèque hanno conosciuto Madonna che li ha poi voluti con sé nel tour MDNA del 2012.
KA: le naturali e inflessibili assi di legno della Txalaparta; LA: la voce, una voce piena, nasale come una gaita su una jota, dolce come una ninna nanna dopo un bacio, e spesso densa, granulosa, fiera, generosa e sincera. I Kalakan sono soliti cantare in acustico, alla ricerca di un contatto più diretto con il pubblico e di un rapporto semplice e chiaro; KAN: il suono potente e tribale della batteria tradizionale (atabal, ttunttun, pandero) o della batteria fatta da Remy Malher (danborrak).
…trio di cantanti e percussionisti, i Kalakan sono i soli musicisti professionisti baschi specializzati nella txalaparta. Ecco che, fra differenze essenziali sul piano musicale, da un lato con l'ambasciatrice della musica pop internazionale e dall'altro con un folk regionale molto particolare, si può godere di un mélange originale, uno choc culturale che sfocia in un risultato assolutamente interessante.(Il Corriere della sera)
…pochi hanno parlato di quanto i Kalakan siano stati determinanti in questo MDNA World Tour 2012. Madonna non rinuncia al pop, non rinuncia alla dance, ma non rinuncia soprattutto alla musica folk di cui è cosi innamorata. (Panorama).
Al FolkClub i Kalakan, ovvero: Thierry “Ttirritt” Biscary alla voce e percussioni (txalaparta, pandereta e batteria), Xan Errotabehere alla voce, fiati (flauti, gaita, alboka) e percussioni (atabal, pandereta, ttun ttun, batteria) e Jamiel Bereau alla voce, percussioni (txalaparta, pandereta, ttun ttun, batteria) e shruti box.