Entrance: 20.00€
Young under 30: 10€ (discount rules)
CONCERTO CANCELLATO
Potete immaginare lo stato d'animo con cui abbiamo accolto la notizia dell'annullamento del concerto di Kelly Joe Phelps. Era la ciliegina sulla torta della ventiseiesima stagione, un concerto, già programmato e annullato lo scorso anno, che attendevamo con trepidazione e non vedevamo l'ora di ascoltare. L'arrabbiatura è poi scemata quando abbiamo letto la lettera dell'artista americano, di fronte alla sofferenza individuale di una persona in evidente grave difficoltà, i nostri problemi di programmazione artistica e di desideri musicali rimpiccioliscono. Abbiamo tradotto la lettera e ve la proponiamo qui sotto.
To my agents abroad,
I’m terribly sorry for having been out of touch and for not responding to emails or phone calls. I know it’s been a frustrating time for you all as well as how hard you’ve all been working on my behalf. And I also want to apologize for all the frustration and for this very late-in-coming letter. This has been an unprecedentedly difficult time for me.
Over the past few months I have been becoming increasingly aware of significant changes in my physical and emotional stamina for life on the road. I had wanted to try to carry forward and honor my obligations and the hard work so many have done to put these tours together as well as those who’ve already purchased tickets, however I’d found myself at an impasse. I faced the problem of trying to reconcile my determination to continue on touring with the now acute realization that to do so would undeniably be putting my well-being in jeopardy. It had been this internal struggle that prevented me from fully coming to terms with that truth and, ultimately, the decision that I needed to make to discontinue not only this tour but touring life altogether.
I realize the ugly predicament that I’m leaving all of you in by announcing this so late, as well as the stress I’ve caused. I’ve left a few of you deep in the lurch with tours scheduled to start within days or weeks. I regret this sincerely, as I know full well it puts you in a horribly awkward and uncomfortable position. I know you will undoubtedly end up dealing with angry or frustrated promoters. I’m very sorry for the timing of this announcement and the tremendous inconvenience it will bring with it.
Let me know if there is anything else I can do to help the immediate situation regarding the cancelling of shows.
I can’t ever thank you enough for all you’ve done for me over the years to help my career become what it has been. You’ve all been so kind and gracious. It would’ve never happened without your belief and support, your abilities, and your generous efforts.
Thank you all, so very much.
Sincerly and in all humility
Kelly Joe
Ai miei agenti all’estero,
mi dispiace terribilmente di non essere stato reperibile e di non aver risposto a telefonate e e-mail. So che è stato un periodo difficile per tutti voi, così come so quanto duramente avete lavorato per me. E voglio anche scusarmi per le frustrazioni e per il ritardo con cui vi arriva questa lettera. E’ stato un periodo difficile per me come mai mi era successo prima.
Negli ultimi mesi ho acquistato consapevolezza dei considerevoli cambiamenti che sono intervenuti nella mia capacità, fisica ed emotiva, di sopportare gli sforzi che la vita in tour comporta. Volevo provare ad andare avanti e onorare gli impegni che mi ero assunto e il duro lavoro che molti hanno svolto per organizzare questo tour, così come coloro che hanno già acquistato i biglietti, ma purtroppo mi sono trovato in un vicolo cieco. Mi sono trovato di fronte al problema di provare a conciliare la mia intenzione di continuare a fare concerti, con la coscienza, ora acuta, che farlo avrebbe messo il mio benessere in pericolo. E’ stato questo conflitto interiore che mi ha impedito di accettare completamente questa verità e, infine, la decisione che avevo bisogno di prendere, quella di interrompere non solo questo tour, ma definitivamente qualunque tour.
Mi rendo conto della situazione orribile in cui vi lascio e lo stress che vi causo, facendovi questo annuncio così tardi. Ho piantato in asso alcuni di voi con tour programmati che sarebbero iniziati a giorni o settimane. Questo mi dispiace molto, sinceramente, perché vi lascia in una situazione orribile e scomoda. So che indubitabilmente avrete a che fare con promoter arrabbiati e delusi. Sono molto spiacente per il ritardo di questo annuncio e i tremendi inconvenienti che comporta.
Fatemi sapere se c’è qualcosa che possa fare per rendermi utile rispetto ai concerti cancellati.
Non potrò mai ringraziarvi abbastanza per tutto quello che avete fatto per me negli anni affinché la mia carriera diventasse ciò che è stata. Siete stati tutti così gentili e cortesi. Tutto ciò non sarebbe stato possibile senza la vostra determinazione, il vostro supporto, la vostra abilità, e i vostri generosi sforzi.
Grazie moltissime a tutti
Sinceramente e in piena umiltà
Kelly Joe
Chitarrista virtuoso, bluesman, songwriter: un gigante
CONCERTO ECCEZIONALE
Attendevamo con trepidazione lo scorso maggio l'annunciato concerto di Kelly Joe Phelps. Purtroppo una fastidiosa neuropatia lo costrinse ad annullare il tour europeo, rendendogli impossibile suonare. Non ci siamo persi d'animo e ci siamo subito prenotati per una sua data non appena si fosse rimesso in forma, ed eccolo qui a chiudere in modo più che degno la ventiseiesima stagione del FolkClub. Il suo suono personalissimo, che coniuga magistralmente una notevole tecnica fingerpicking e slide alla chitarra e al dobro, a una voce intensa ed espressiva, è perfetto per rendere al meglio le sue composizioni in bilico tra roots blues e country folk, tra Mississippi John Hurt e Bill Monroe.
Cresciuto in una cittadina rurale dello Stato di Washington dove la musica folk e country va per la maggiore, KJP inizialmente si dedica al free jazz. I primi 10 anni della sua carriera musicale li passa come apprezzato contrabbassista nella scena jazz della West Coast. Ricorda Phelps ...ho passato tutti quegli anni a imparare la musica d'improvvisazione, ma avevo sempre provato una forte attrazione per le forme musicali basate sul folk. Così in quel periodo ascoltavo molto Chet Atkins, Merle Travis, e qualcuno dei nuovi come Leo Kottke e John Fahey. La mia musica è un riflesso di tutto quello che ho ascoltato e amato. C'è uno spazio e un'apertura nella musica di origine rurale che ha sempre avuto un senso molto profondo per me... Incomincia quindi a comporre canzoni in stile delta blues e nel '94 esce il suo primo disco Lead me on. L'accoglienza della critica è molto positiva: a Phelps viene riconosciuta la capacità di riprendere gli stilemi del delta blues reinterpretandoli con un approccio nuovo, che rende le sue composizioni attuali e originali. La fortunata formula “chitarra (rigorosamente slide) e voce” viene ribadita nei successivi Roll away the stone (1997) e Shine eyed mister Zen (1999); con Sky like a broken clock dopo la critica conquista anche il pubblico e raggiunge l'ottavo posto nella classifica di Billboard dei dischi blues più venduti. Per la prima volta KJP è affiancato da una band e lo slide lascia il posto a un raffinato fingerpicking. Dopo un EP con materiale proveniente dalle session del disco precedente, nel 2003 esce Slingshot professionals che vede la partecipazione di un prestigiosissimo ospite: Bill Frisell. Il live Tap the red cane whirlwind (2004) cattura su CD l'energia e l'intensità delle sue performance live “chitarra e voce” e raggiunge l'11° posto nella classifica di Billboard. Tunesmith retrofit, uscito nel 2006, è il suo lavoro di maggior successo commerciale, raggiungendo il quinto posto nella classifica dei dischi blues più venduti. Phelps è ormai riconosciuto nel gotha dei nuovi bluesmen acustici accanto a nomi come Keb Mo', Eric Bibb, Guy Davis, potrebbe vivere di rendita su questo successo, invece fa qualcosa di assolutamente inatteso. Nel 2009 pubblica un disco strumentale di sola chitarra, Western bell, scelta tanto anticommerciale quanto rivelatrice della sua straordinaria tecnica chitarristica. Con Brother sinner and the whale, il disco del 2012 che KJP presenta al FolkClub, giunge a maturazione un percorso interiore che ha portato Kelly Joe ad abbracciare con convinzione la religione cristiana. Il disco è una sorta di concept album basato sul Libro di Giona della Bibbia, nel quale KJP approfondisce temi atavici come la fede, la colpa, la rivelazione. La critica è unanime nel considerarlo il suo capolavoro: KJP ritorna alla fortunata formula dei suoi primi dischi (chitarra e voce) con tutto il bagaglio di esperienza di una carriera ormai ventennale, ne risulta un disco maturo, profondo, vera e propria summa stilistica di un autore tra i migliori oggi in circolazione.
Chiudiamo una grande stagione con un grandissimo artista.