FABIO TREVES & ALEX KID GARIAZZO

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Entrance: 20.00€
Young under 30: 10€ (discount rules)

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Il puma di Lambrate e il Kid per una grande serata di blues acustico

Fabio Treves è considerato il padre del blues in Italia: i suoi baffoni e la sua armonica, che ha girato il mondo in lungo e in largo, sono ormai un marchio di fabbrica inconfondibile nel panorama della musica del diavolo. Con caparbietà e dedizione assoluta ha dedicato l'intera esistenza al blues, diventando uno dei personaggi italiani più rappresentativi e significativi di questo genere musicale oltre a essere un vero e proprio punto di riferimento per la grande famiglia del blues di casa nostra. L’avventura della Treves Blues Band inizia nel 1974 quando un giovane armonicista di Lambrate decide di partire con una “missione impossibile”: percorrere la strada del blues e divulgarne i valori, la storia e i suoi grandi interpreti. L’armonicista in questione è proprio Fabio Treves, da qui in poi ribattezzato il Puma di Lambrate. Nel 1975 ha tenuto a battesimo la prima trasmissione di blues a Milano, e il suo primo disco, intitolato Treves Blues Band (1975), è in assoluto il primo disco di blues della discografia made in Italy. Ha scritto due guide al blues, e con la sua band ha viaggiato in lungo e in largo per l’Italia e per il mondo tenendo alta la bandiera del blues nostrano. Rassegne estive, blues festival, locali, scuole, università, radio, televisioni, tanti e diversi tra di loro sono i luoghi che hanno ospitato la Treves Blues Band, la prima band italiana a proporre un genere musicale che sembrava avere radici tanto lontane ma che era capace di coinvolgere tanto pubblico. Ricordiamo tra gli altri i festival di Memphis Tennessee, Leningrado, Francoforte, Trasimeno, Pistoia, Torrita, Blues in Idro, Narcao, Capo d’Orlando, Samedan, Rapperswille. Lo stile di Treves è potente, aggressivo e personale, e ben si adatta sia ai brani elettrici stile Chicago che a quelli acustici, più arcaici e tradizionali. Fabio Treves ha al suo attivo numerose collaborazioni con vere e proprie leggende del blues con cui ha suonato nel corso della sua carriera, come Sunnyland Slim, Johnny Shines, Homesick James, Billy Branch, Dave Kelly, Paul Jones, Alexis Korner, Bob Margolin, Sam Lay, David Bromberg, Eddie Boyd e Mike Bloomfield. Ha ospitato nei suoi dischi e suonato dal vivo con Roy Rogers, Chuck Leavell, Willy DeVille, John Popper, Linda Gail Lewis, Warren Haynes ed è l'unico artista italiano ad aver suonato sul palco con il grande genio Frank Zappa. Il Puma ha prestato la sua armonica anche a molti artisti italiani, suonando nei loro dischi. Ne citiamo alcuni: Branduardi, Mina, Bertoli, Graziani, Shapiro, Grignani, Finardi, Baccini, Giorgio Conte, Ferradini, Cocciante.

Ad accompagnarlo in questi concerti in duo è Alex “Kid” Gariazzo, biellese classe 1972, che dal 1995 è cantante e talentuoso chitarrista (anche se definirlo chitarrista è sicuramente riduttivo, dal momento che suona anche mandolino, banjo, ukulele, lap steel, basso, sitar, chitarre elettriche, acustiche e resofoniche) della Treves Blues Band, con la quale ha all'attivo 6 CD e centinaia di concerti in Italia e all'estero, oltre a svariate partecipazioni radiofoniche e televisive. Il Kid si dedica in qualità di compositore alla realizzazione di colonne sonore, jingle pubblicitari, basi musicali, sonorizzazioni per installazioni artistiche, per il web e per il teatro, oltre a essere richiesto produttore artistico e insegnante di chitarra acustica ed elettrica. Tiene seminari sul Blues e sul rapporto tra blues e musica popolare, da solo o in compagnia di Fabio Treves. E’ coautore del libro I 100 dischi ideali per capire il blues (Ed. Riuniti, 2001). Dotato anche di una grande voce,sfodera sul palco un’ottima presenza scenica, eccezionali duttilità, inventiva e padronanza tecnica. Lo stesso Treves parla di lui come il futuro del blues italiano. Nei loro concerti in duo Fabio e Alex “Kid” ripercorrono in versione acustica le origini e la storia del blues, dalle prime forme rurali al blues elettrico della Chicago anni cinquanta, fino alle più recenti composizioni proprie, tratte dalla produzione discografica della band.