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Il pianista di Sting e Jeff Beck chiude alla grande una super stagione di RadioLondra
Rassegna nata per portare a Torino direttamente da Londra, e in concerti spesso unici per l’Italia, testimonianze significative di come la scena del jazz e dintorni evolve oltremanica, RadioLondra giunge quest’anno alla sua sesta stagione, potendo ormai contare su un pubblico motivato e affezionato. RadioLondra si avvale di uno “speaker” d’eccezione: Enzo Zirilli, l’ottimo batterista e percussionista torinese che risiede e lavora stabilmente a Londra da anni, collaborando con musicisti eccezionali provenienti da tutto il mondo.
Chiudiamo alla grande una grande stagione di RadioLondra, che ha visto la definitiva consacrazione di questa rassegna nata sei anni fa da un’idea di Enzo Zirilli, e curata amorevolmente da Enzo e dal FolkClub. La chiudiamo con un grandissimo musicista, che due veri e propri monumenti della musica hanno voluto al loro fianco per molti anni di dischi e tour internazionali: Sting e Jeff Beck. Basterebbero questi due nomi a presentare Jason Rebello e a rendere imperdibile questo concerto.
Jason Rebello si impone giovanissimo all’attenzione della critica, nel 1990 Neville Hadsley esclama su Jazz FM: a 21 anni è probabilmente il pianista più dotato e talentuso della scena Britannica dai tempi di Django Bates. Nei dieci anni successivi Jason riporta tutti i principali premi dedicati al jazz. Di formazione classica, ma fortemente influenzato dallo stile di Herbie Hancock, richiama l’attenzione di Wayne Shorter, che produce il suo primo disco A clearer view, nel 1990. Nel 1992 arriva il suo secondo album, Keeping time, che lo consacra nel gotha del jazz internazionale a soli 23 anni. Seguono varie collaborazioni con artisti del calibro di Bud Shank, Wayne Shorter, Gary Burton, Branford Marsalis, Tommy Smith, Jean Toussaint, Des’ree, Mica Paris, Carleen Anderson e Omar. Si esibisce anche con orchestre come la Nice Symphony Orchestra e la Halle Orchestra. Nel 1994 esce il suo album di maggior successo commerciale, Make it real, un mix di jazz, latin, soul e hip-hop che vede la collaborazione di vocalist come Maysa Leak, Joy Rose e Cleveland Watkiss e del rapper Maxi Jazz. La partnership con Joy Rose prosegue nell’album successivo, Last dance, registrato in duo piano e voce. Il 1999 vede il ritorno di Jason al jazz acustico con l’abum Next time round, registrato in trio a New York.
In seguito alla morte del grande Kenny Kirkland avvenuta nel 1998, Sting invita Jason a sostituirlo nella sua band. Jason registra con Sting l’album Brand New Day (1999) che ottiene il Grammy come miglior album pop vocale dell’anno. Con Sting registra anche il successivo Sacred Love (2003) e il live All this time (2001). È proprio Sting a presentarlo a Jeff Beck nel 2005, e Jeff lo “ruba” all’amico. Jason è in tour in tutto il mondo con la band di Jeff Beck per sei anni e partecipa nel 2010 all’album Emotion and commotion, collaborando anche alla stesura del singolo Hammerhead che ottiene il Grammy come miglior esecuzione rock strumentale.
La sua tecnica, la sua versatilità e la sua capacità di adattamento, hanno consentito a Jason di collaborare con gli artisti più disparati: da Peter Gabriel a Pee Wee Ellis, da Phil Collins a Joss Stone, da Madeline Peyroux a Manu Katche. Nel 2007 si è inventato il “Jazz Rainbow project”, una vasta azione di didattatica jazz condotta in tutte le scuole del Regno Unito. Da questo progetto è scaturito il disco Jazz Rainbow (2007), una interessante rilettura in chiave jazz di alcune note melodie per bambini.
...in termini di abilità e potenziale artistico, Jason è probabilmente il miglior giovane musicista che questo Paese abbia mai prodotto. Il suo stile è maturo e intenso, cosa inusuale in un musicista così giovane... Stuart Nicholson - The Modern Resurgence
Al FolkClub con Jason Rebello (pianoforte), Carmelo Isgrò (contrabbasso) e l’immancabile, insostituibile, inarrestabile Enzo Zirilli (batteria e percussioni).