PEPPINO D'AGOSTINO

Live

Entrance: 18.00€
Young under 30: 9€ (discount rules)

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…uno dei più capaci compositori viventi tra i chitarristi fingerstyle… (Acoustic Guitar Magazine)

E’ sempre un piacere riaccogliere e riabbracciare questo grande artista di origine siciliana, partito da Torino più di trent’anni fa, per “giocare coi grandi” a Los Angeles. Inutile dire che Peppino c’è l’ha fatta ed è oggi stabilmente nel gotha della chitarra acustica mondiale, e ogni suo ritorno in città è un piccolo grande evento. Peppino D'Agostino emerge sulla scena della chitarra acustica agli inizi anni ’80 quale esponente di spicco della seconda ondata dei grandi fingerstylist che hanno contribuito a ridefinire lo strumento negli anni ‘90. Il suo virtuosismo e la sua carica emotiva hanno un'influenza notevole sulla giovane generazione di chitarristi fingerstyle, ma Peppino non cessa mai di evolvere e crescere, in un modo che sarebbe stato difficile prevedere anche quando stupiva con l'intensità e la bellezza della sua musica in album quali Acoustic Spirit, Close to the Heart e Every Step of the Way, che nel 2008 viene nominato uno dei migliori CD di chitarra acustica di tutti i tempi dai lettori della prestigiosa rivista americana Acoustic Guitar Magazine. Dal suo debutto discografico Bluerba (1981), D'Agostino si è esibito in più di 26 paesi, è stato ospite nei più prestigiosi festival internazionali e ha suonato in teatri di fama mondiale. Spesso affianca importanti artisti in tutto il mondo, tra cui Tommy Emmanuel, Leo Kottke, Martin Taylor e Eric Johnson. Le sue registrazioni da solista includono etichette di grande qualità come la Favored Nations, Mesa/Bluemoon, Acoustic Music Records. Riconosciuto come “il chitarrista dei chitarristi” dalla rivista Acoustic Guitar e descritto come “un gigante della chitarra acustica” dal San Diego Reader, D'Agostino è stato votato Miglior Chitarrista Acustico dai lettori della rivista Guitar Player nel 2007. Membro attivo della Pacific Guitar Ensemble, Peppino ha collaborato e registrato con il chitarrista classico David Tanenbaum (rettore della cattedra di chitarra classica al Conservatorio di San Francisco), con Jeff Campitelli (considerato uno dei 100 più grandi batteristi di tutti i tempi dalla rivista Rolling Stone) e con il leggendario arpista paraguaiano e violinista Carlos Reyes, oltre a molti altri. Nel 2011 Peppino è in tour con gli straordinari ‘colleghi’ Eric Johnson e Andy McKee.
Sempre nel 2011, insieme all’amico e collega Stef Burns, scrive il brano di successo Stammi vicino per la star italiana del rock: Vasco Rossi. L'immersione simultanea di D’Agostino nella chitarra classica e nel mondo del rock culmina nella sua più recente registrazione da solista, Penumbra (2014), che riflette appieno il continuo evolversi di D’Agostino attraverso i suoi percorsi e le sue collaborazioni artistiche.
Dice lui stesso di Penumbra: …questo CD è il più vicino allo stile classico di tutti gli altri miei dischi. Tecnicamente è stato il più difficile da registrare, perché il materiale è piuttosto complesso

Penumbra include due composizioni scritte per D'Agostino dal vincitore del Latin Grammy Award il leggendario chitarrista classico Sergio Assad e composizioni originali di altri tre grandi chitarristi classici contemporanei: Roland Dyens, Maurizio Colonna e Gyan Riley.
Nel 2014 D'Agostino è stato in tournée con una varietà di gruppi: i colleghi di lunga data Tanenbaum e Burns, nonché il Pacific Guitar Ensemble e The Great Guitars, con i grandi chitarristi jazz Martin Taylor, Frank Vignola e Vinny Raniolo. Inoltre, nell'autunno 2014, la Truefire, azienda leader per l’istruzione online, ha realizzato un corso su DVD in cui D'Agostino spiega le sue tecniche e il suo approccio personale e unico alla composizione. Sono del 2015 un lungo tour di successo in Cina e la colonna sonora per il Monterey Aquarium, in California.

Peppino ama accostare il suo approccio musicale all’arte culinaria della suo Paese natio: …se si conoscono solo i pomodori, l’aglio e il basilico, si farà solo un certo tipo di salsa. Ma se si apprezzano anche il timo, il prezzemolo, le cipolle e le olive, si otterrà certamente una ricetta diversa, certamente più gustosa. Analogamente, anche nella composizione musicale bisogna saper mescolare i vari elementi usando discrezione ed eleganza… La varietà della sua proposta artistica è molto importante per Peppino e questo è evidente nei suoi concerti: il pubblico non sa mai cosa aspettarsi, non c’è mai una scaletta predefinita dei brani e il repertorio cambia sempre, in relazione alle sensazioni che il pubblico gli trasmette. Il risultato del suo live è dunque splendidamente coinvolgente -e lo sanno bene i soci storici del FolkClub, che tante volte hanno avuto occasione di ammirarlo- e con una resa artistica costantemente a livelli di eccellenza. …PanzerPeppino non delude mai, aprendo ogni volta, con la sua chitarra, nuove porte; ogni volta le sue mani ricercano, sperimentano e ogni volta, puntualmente, bravura e simpatia ne escono esaltate. […] e se da un lato l’impertinente picciotto siciliano ha mantenuto fresca la sua scanzonata ispirazione, dall’altro il travet torinese ha lavorato sodo e metodico su corde e manico e lo yankee americano ha trasformato uno strumento in una locomotiva di suoni e di effetti travolgenti… (Franco Lucà).