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Il giovane pianista torinese e il grande sassofonista argentino per un duo strabiliante
Quando due vecchi amici del FolkClub ci hanno proposto il loro inedito duo, non abbiamo esitato un secondo a inserirli nella nostra ventinovesima stagione. Fabio Giachino lo abbiamo praticamente visto crescere, membro stabile fin da poco più che ventenne della Resident Band delle gloriose Jazz Jams di Maison Musique, prima del suo ottimo esordio, qualche mese fa, sul palco di via Perrone per presentare il suo disco solista Balancing Dreams. Javier è un amico di lunghissima data del FolkClub, dove si è esibito con le formazioni più disparate, dagli Aires Tango ai Cordoba Reunion, con Girotto e Mangalavite, con Nada e in tantissime altre occasioni.
Se Girotto è ormai universalmente considerato uno dei grandi del jazz italiano (è argentino, ma vive nel nostro paese da ormai 25 anni), Giachino lo sarà presto, dato il suo immenso talento e la sua ferrea determinazione a emergere. Il duo si preannuncia dunque spettacolare, d’altra parte se la melodia è una delle caratteristiche principali nella cultura musicale italiana, lo spiccato senso ritmico lo è nella tradizione argentina: nasce così un connubio unico, intenso e ricco di pathos emotivo. I due musicisti si incontrano su un terreno comune e suonano composizioni originali scritte da entrambi che tendono a valorizzare questi elementi, concedendosi virtuosismi e silenzi che amplificano il loro dialogo sonoro.
Javier Edgardo Girotto, nativo di Cordoba (Argentina), incomincia a studiare il sax all’età di dieci anni, specializzandosi al Conservatorio Provinciale di Cordoba e diplomandosi in clarinetto e flauto traverso. All’età di 19 anni, vinta una borsa di studio, si trasferisce a Boston (USA) diplomandosi in Professional Music cum magna laude al Berklee College of Music. Nel 1990 si trasferisce in Italia, dove suona in varie formazioni, fino ad approdare ai Six Sax (con tra gli altri Rosario Giuliani) con i quali registra il suo primo CD Homenaje nel ’95, con special guest Bob Mintzer e Randy Brecker. È di questo stesso periodo la nascita degli Aires Tango, il gruppo che lo ha imposto all’attenzione di pubblico e critica, con cui ha inciso ben 10 dischi e ha tenuto innumerevoli concerti in tutta Italia. Nel 1999 nasce un altro gruppo, Cordoba Reunion, formato da quattro musicisti cordobesi, con Gerardo Di Giusto, Minino Garay e Carlos El Tero Buschini. Nel 2000 Javier Girotto forma un doppio duo: il primo con il bandoneon di Daniele Di Bonaventura, il secondo con Luciano Biondini con il quale incide 3 CD. Nello stesso anno inizia la sua collaborazione con la prestigiosa ONJ, l’Orchestre National du Jazz di Parigi (Francia). Risale a questo periodo anche la formazione del celebrato trio con Natalio Mangalavite e Peppe Servillo. Nel 2002 entra a far parte del quartetto di Enrico Rava “Pianoless”. Del 2008 è invece il progetto Latin mood con Fabrizio Bosso. Nel 2009 registra un disco come solista per L’Espresso “Jazz italiano live” registrato alla Casa del jazz di Roma insieme ad Aires Tango e Luciano Biondini. Nel 2012 forma un duo con il rinomato pianista classico Michele Campanella “Musique sans Frontiére” progetto dove si ripropone il repertorio dei grandi autori classici (Debussy, Ravel, Guastavino,ecc.) contaminato con l’improvvisazione e l’inserimento del sassofono. A fine 2012 è in tournée in Sud America con Ralph Towner.
Le collaborazioni di Javier Girotto sono praticamente infinite; oltre ai già citati, ricordiamo Roberto Gatto, Gianluca Petrella, Rita Marcotulli, Paolo Fresu, Gianni Coscia, Furio Di Castri, Tony Scott, Arto Tuncboyaciyan, Anouar Brahem, Gianluigi Trovesi, Antonello Salis, Paul McCandless, Miroslav Vitous, Alexander Balanescu, Anouar Brahem, Mercedes Sosa, Dado Moroni, Stefano Bollani, Maria Pia de Vito, Bebo Ferra e moltissimi altri.
Fabio Giachino, classe ’86, è considerato uno dei maggiori talenti apparsi sulla scena musicale italiana degli ultimi anni. Nato ad Alba e trasferitosi successivamente a Torino, è stato insignito di importanti riconoscimenti in tutti i principali premi italiani ed europei. Come solista si è aggiudicato il "Premio Internazionale Massimo Urbani 2011", il "Premio Nazionale Chicco Bettinardi 2011", e il Red Award "Revelation of the year 2011" di JazzUp channel. In trio ha ottenuto il Premio Speciale come "Best Band" al "Bucharest International Competition 2014", il premio "Fara Music Jazz Live 2012" (sia come miglior solista che come miglior gruppo), il premio"Barga Jazz Contest 2012" e il "Premio Carrarese Padova Porsche Festival 2011". È stato votato per quattro anni consecutivi, dal 2011 al 2014, tra i primi 10 pianisti italiani secondo il referendum "JazzIT Awards"; Nel 2013 e 2014 viene votato anche in trio tra i primi 10 gruppi italiani. L'album d'esordio Introducing Myself registrato in trio con la partecipazione speciale del sassofonista Rosario Giuliani e il secondo disco in trio Jumble Up, sono stati inseriti rispettivamente nei "100 Greatest Jazz Album” 2012 e 2013 sempre secondo la rivista JAZZIT.
Parallelamente agli studi accademici classici (conclusi con il diploma in Organo e la laurea di II Livello rispettivamente nel 2006 e nel 2009) ha studiato jazz seguendo lezioni private e workshop con: Antonio Faraò, Dado Moroni, Riccardo Zegna, Danilo Rea; Franco D'Andrea, Stefano Battaglia, Gianluigi Trovesi, Pietro Tonolo, Furio Di Castri (Siena Jazz 2007 dove vince una borsa di studio per il 2008); Barry Harris, Joey Calderazzo, Kurt Rosenwinkel, Scott Colley, Jeff Tain Watts, Salvatore Bonafede (Saint Louis College Roma). Nel marzo 2012 ha terminato il biennio di Jazz presso il Conservatorio G. Verdi di Torino con Furio Di Castri e Dado Moroni. Nel 2011 vola a Detroit con Emanuele Cisi per uno scambio, tra il conservatorio di Torino (dipartimento di jazz) e la Wayne State University of Michigan, dove si è esibito con la big band dell'università e i relativi professori. Nel 2009 e 2012 studia a New York privatamente con Fred Hersh e Hal Crook.
Svolge un'intensa attività concertistica che lo ha visto esibirsi in: Germania, Francia, Svizzera, Belgio, Spagna, Danimarca, Inghilterra, Repubblica Ceca, Polonia, Turchia, Romania, Canada, USA e tutta Italia. Nel 2015, in trio, ha rappresentato ufficialmente la città di Torino a Bruxelles e a Barcellona in onore dell’Expo-TO. Nel 2016 è stato selezionato dall’”associazione nazionale musicisti di jazz” per una residenza d’artista di tre mesi presso l’ambasciata italiana a Copenaghen, dove si è esibito nei festival principali e nell’istituzioni diplomatiche più importanti. In ambito jazzistico, ha collaborato tra gli altri con: Dave Liebman, Furio Di Castri, Emanuele Cisi, Fabrizio Bosso, Rosario Giuliani, Maurizio Giammarco, Marco Tamburini, Dino Piana, Gegè Telesforo, Aldo Mella, Aldo Zunino, Nicola Angelucci, Enzo Zirilli, Gilad Atzmon, Javier Girotto, Miroslav Vitous, Achille Succi, Davide Pastor, Benjamin Koppel, Mark Nightingale, Juan Carlos Calderin, Dusco Goycovitch, Diego Borotti, Paolo Porta, Massimo Manzi, Luca Begonia. In ambito Pop e R&B, ha lavorato tra gli altri con: Roy Paci, Motel Connection, ENSI, Dj2P.
Nel 2016 è stato selezionato dall’Associazione Nazionale Musicisti di Jazz per una residenza d’artista di tre mesi presso l’ambasciata italiana a Copenaghen, dove oltre ad aver collaborato con i principali musicisti danesi si esibito presso l’Istituto Italiano di cultura e ha registrato un disco che sarà prodotto nel 2017.
…Giachino propone un linguaggio creativo, lirico e attuale che affonda le proprie radici nella storia del Jazz per poi guardare avanti… Dado Moroni.
Al FolkClub Javier Girotto (sassofoni) e Fabio Giachino (pianoforte)