Entrance: 15.00€
Young under 30: 8€ (discount rules)
Il vocalist e chitarrista lucano che ha conquistato la scena londinese insieme all'asso della fisarmonica Tango, jazz, musica mediterranea… La tavolozza musicale del duo è un mondo variopinto che tra le due Americhe del tango e del jazz, mescola tempere che sanno di Spagna, di habanera, di improvvisazione, di lirismo passionale e ritmo impetuoso, trascinando l'ascoltatore verso una dimensione fortemente evocativa.
Il CD Interplay (pubblicato a febbraio) è il risultato dell’incontro tra due poetiche distinte, unite dall'amore verso la melodia e il dialogo musicale. Questo sarà il penultimo appuntamento con RadioLondra per questa XXIX stagione, ma a rendere ancora più entusiasmante la serata è il fatto che sarà anche il compleanno del Deus Ex Machina della rassegna, Enzo Zirilli: una festa in musica!
Joe Pisto
Chitarrista, cantante e compositore, si distingue per la sua singolare e speciale abilità nell’uso della voce e della chitarra, strumenti inscindibili della sua personalità poliedrica. Ha studiato chitarra classica diplomandosi brillantemente con il massimo dei voti e perfezionandosi con maestri di fama internazionale quali Alirio Diaz, Alberto Ponce, Francis Verbà. Ha svolto attività concertistica solistica e da camera fino al 1999 vincendo diversi Concorsi Nazionali. In seguito, sempre interessato alla musica in tutte le sue sfaccettature, si dedica allo studio del jazz. Ha uno stile inconfondibile, una voce espressiva e versatile con la quale si muove tra jazz, soul e la sperimentazione. Nel 2008 ha vinto il Primo Premio al Concorso Internazionale per Solisti Jazz di Monaco (Fr). Ha ricevuto la Menzione speciale come migliore voce maschile all’International Massimo Urbani Award di Camerino (MC), nel 2004. Ha suonato e collaborato con artisti di fama nazionale ed internazionale, tra cui Eumir Deodato, Dario Deidda, Jeff Berlin, Paolo Fresu, Fabrizio Bosso, Marc Miralta, Ignasi Terraza, Omar LyeFook, Javier Girotto, Marco Tamburini, Grant Windsor, Stef Burns, Andrea Bocelli, Paolo Ghetti, Stefano Senni, Tim Thornton, Aldo Vigorito, Marco Siniscalco, Alfonso Deidda, Michele Papadia, Mimmo Campanale, Francesco Lento, Adam Pache, Massimo Manzi, Henghel Gualdi e Hiram Bullock.
Fausto Beccalossi
Inizia molto giovane lo studio della fisarmonica cromatica con lo stile classico, presso il Conservatorio Statale di Brescia, approfondendo successivamente le tematiche inerenti lo sviluppo dell'improvvisazione jazzistica. Attualmente è unanimemente considerato uno dei massimi specialisti in campo nazionale e internazionale del suo strumento. Nel corso di un seminario di SienaJazz '94, viene notato da Enrico Rava, che lo seleziona per un workshop con il gruppo dei migliori allievi del corso senese. Nel 1999 inizia a collaborare col nonetto di Gianluigi Trovesi. Oltre all’intensa attività concertistica, registra numerosi CD anche di musica leggera. Nel 2002 viene chiamato a Buenos Aires da Lito Epumer, chitarrista argentino che vanta grandi collaborazioni a livello mondiale, per registrare col suo quartetto il CD Nehuen.
Tra gli artisti con cui ha lavorato citiamo Wheeler, Gibellini, Mirabassi, Pietropaoli, Fresu, Negri, M.P De Vito e Al Di Meola. Fausto Beccalossi è da sei anni uno dei pilastri del quintetto World Simphony del chitarrista californiano Al Di Meola e il suo vigore creativo emerge con forza anche nell'ultima incisione Pursuit of Radical Rapsody, inciso a Miami con un cast comprendente Gonzalo Rubalbaca, Charlie Haden, Mino Cinelu e Peter Erskine. Il gruppo si è poi esibito lungamente nei maggiori festival della scena jazzistica e etno-jazz a livello internazionale, dal Giappone al Canada, dagli Stati Uniti al Nord Europa.
Mi spiega Enzo Zirilli, che completerà il trio sul palco: "…teatro del nostro incontro è stato il mitico Ronnie Scott di Londra. Joe, cantante e chitarrista di grande talento, proprio a Londra ha registrato il suo album London Vibes con me, Brandon Allen, Quentin Collins e Ross Stanley. Fausto Beccalossi, autentico fuoriclasse della fisarmonica, suonava al Ronnie Scott nello stesso periodo con il quintetto World Simphony, la band di Al Di Meola. Ci siamo incontrati lì e sul palco del Ronnie Scott abbiamo ‘jammato’ come matti! Risultato? Supermusic! Lo stesso genere di ‘supermusic’ che senza dubbio sentirete al FolkClub!”.
Noi dubbi non ne abbiamo, Enzo… infatti non vediamo l’ora di ascoltarvi!