PEPPE VOLTARELLI canta OTELLO PROFAZIO

Live

Entrance: 15.00€
Young under 30: 8€ (discount rules)

Streaming

Serata evento a partire dalle 18.30 con le presentazioni dei libri di Voltarelli su Profazio e di Goffredo Plastino sulla musica folk

Il disco Voltarelli canta Profazio viene pubblicato a maggio 2016 con un packaging innovativo (affidato all'inventiva di Anna Corcione e impostato secondo la tecnica del décollage cara a un altro calabrese di eccezione come Mimmo Rotella) e subito riscuote grande successo e incassa ottimi riscontri (mentre scriviamo ci giunge notizia che si è appena aggiudicato la Targa Tenco 2016 come Miglior Interprete di brani non propri). Contiene i brani più rappresentativi dello sterminato repertorio dell'ultimo dei cantastorie, rivisitati dal più estroso e originale dei crooner di casa nostra, con la sapiente tessitura armonica ordita da Carlo Muratori e l'apporto di altri esponenti di spicco della scena musicale italiana. Frammenti di luccicante bellezza che, come tessere di un mosaico, convergono nella rappresentazione dolente e stralunata di un Sud assunto come metafora di una condizione più generale dove l'epica lascia presto il passo all'ironia per cantare, a passo di danza, la delusione amara di un presente eternamente eguale a se stesso. Fermo sulla china di un estremo disincanto e lontano da ogni indulgenza retorica, il canto si rivela ancora più coinvolgente nell'esprimere in modo obliquamente irriverente una denuncia e un atto di accusa in cui possono riflettersi sentimenti, indignazione e stati d'animo della nostra contemporaneità.

L’evento
La serata inizierà alle ore 18.30 con un aperitivo e la presentazione di ben due libri: non solo libro di Peppe Voltarelli su Otello Profazio, in presenza di autore e oggetto del volume, ma anche il monumentale La musica folk, curato da Goffredo Plastino per il Saggiatore, vera e propria “bibbia” del folk italiano. Sul palco a parlare di musica folk e Otello Profazio: Otello stesso, Peppe Voltarelli, Goffredo Plastino e il giornalista musicale Jacopo Tomatis a condurre la presentazione e a cercare di tenere tutto insieme. L’ingresso alla presentazione è gratuito, alle 20.00 circa chiuderemo la sala per prepararla al concerto della sera, che avrà inizio come di consueto alle 21.30, con biglietto a 15 euro (8 per i minori di trent’anni).

Lo spettacolo.
Concepito come la rappresentazione di un simbolico passaggio di consegne dall'antesignano del folk revival in Italia al più emblematico esponente della cosiddetta onda calabra, lo spettacolo intende ricreare sul palco l'atmosfera dei vecchi racconti in musica dei cantastorie, restituita alla visione e all'ascolto secondo modalità e forme espressive al passo con i tempi. Sull'esile tappeto musicale di quei racconti si è così innestata una ricca fioritura di suoni, ritmi e melodie per animare una straordinaria macchina musicale, esaltata dalla voce potentemente espressiva, e ricca di una sorprendente pluralità di declinazioni, di Peppe Voltarelli, mentre ai quadri statici dei mitici cartelloni da cantastorie si sono sostituite dinamiche installazioni multimediali, con l'intento di recuperare a una fruizione più estesa e pienamente condivisa pagine memorabili della cultura e della canzone d'autore italiana.

Otello Profazio. Da oltre mezzo secolo, Otello costituisce un fenomeno unico nel panorama della musica italiana, con un'attività pluriforme che lo ha visto protagonista in molte delle esperienze più innovative del secondo Novecento, dalla discografia all'editoria musicale, dalla ricerca allo spettacolo, con numerose collaborazioni con autori di assoluto rilievo come Ignazio Buttitta, Matteo Salvatore, Carlo Levi, Giorgio Gaber e Rosa Balistreri. La fantasia visionaria delle storie e leggende del Sud, la grande poesia civile d'ispirazione meridionalistica, il fatalismo di contadini ed emigranti traditi dalla storia hanno così trovato in lui un moderno cantastorie capace di coniugare impegno e ironia in una concezione viva ed attuale e non più sterilmente museale del folklore. Autore all'epoca di opere decisamente d'avanguardia, Otello è ancora oggi, dopo sessant'anni di attività, sulla breccia, con un'intensa attività concertistica, in Italia e all'estero.

Peppe Voltarelli. Il lavoro di Peppe sulla meridionalità e sull’impegno civile è più che ventennale. Cantante e autore, nel 1990 fonda Il Parto Delle Nuvole Pesanti, gruppo che mescola rock e musica popolare calabrese; con loro realizza sette dischi e nel 1999 prende parte al progetto La Notte Del Dio Che balla, ideato da Teresa De Sio che, dopo la realizzazione del disco (al quale partecipano tra gli altri Vinicio Capossela, Daniele Sepe e Agricantus), porta la band in tournée, arrivando a calcare il prestigioso palco del Primo Maggio in Piazza San Giovanni a Roma. Del 2000 è l'incontro con i fratelli Cauteruccio della compagnia teatrale Krypton con cui Peppe mette in scena Roccu u Stortu, storia di un soldato calabrese che si ammutina sul fronte della Grande Guerra. In seguito a un viaggio-tournèe negli Stati Uniti con l'attore e poeta calabrese Totonno Chiappetta, nel 2001 nasce il recital su Domenico Modugno dal titolo Voleva fare l’Artista. Dall'incontro con il regista calabrese Giuseppe Gagliardi nasce Doichlanda, film-documentario nei luoghi dell'emigrazione italiana in Germania, che vince il Premio della Giuria al Torino Film festival del 2003. Nel novembre dello stesso anno Peppe è parte di una carovana di artisti italiani in viaggio in Iraq per un concerto a favore della pace. Il viaggio diventa anche un film-documentario dal titolo Sotto il cielo di Bagdad. Nel 2005 è attore protagonista nel film di Gagliardi La vera leggenda di Tony Vilar, pellicola per la quale firma anche la colonna sonora originale. Il 2006 è l’anno della svolta: Peppe esce da Il Parto Delle Nuvole Pesanti per intraprendere un percorso artistico autonomo e di grande successo, iniziato nel 2007 con il suo primo album da solista, Distratto ma però (tra i cinque finalisti per la Targa Tenco come Migliore Opera Prima) e proseguito con il fortunato Ultima notte a Mala Strana, Targa Tenco 2010 come migliore Opera in Dialetto -mai assegnata in precedenza a un artista calabrese. Tantissime le collaborazioni prestigiose all’attivo per il poliedrico Peppe, oltre alla già citata Teresa De Sio, Claudio Lolli (con il quale nasce il progetto Ho visto Degli Zingari Felici), Davide Van De Sfroos, Roy Paci, Carlo Muratori e molti altri.

Sul palco del FolkClub, per un concerto davvero unico, Peppe Voltarelli e Otello Profazio.
Da non perdere!