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La grande festa per il trentesimo anniversario della band
Una lunga e intensa amicizia lega Miguel Acosta al FolkClub, fin dai tempi del suo arrivo a Torino. Fu infatti proprio Franco Lucà il primo, nel lontano 1987, a scritturare Miguel per un concerto in Italia. Da allora sono state innumerevoli le occasioni in cui abbiamo lavorato con Miguel: al FolkClub, a Maison Musique, al Salone del Libro, a Exilles, da solo, con gli Umami, con suo figlio Lautaro, e in innumerevoli altre occasioni e formazioni. Era dunque naturale che Miguel si rivolgesse a noi per organizzare la festa dei primi trent’anni di Umami, altrettanto naturale che noi accettassimo con grande entusiasmo. E dunque che festa sia!
Il gruppo Umami ha rappresentato per trent’anni a Torino e in tutta Italia la musica e la canzone popolare latino americana. Nasce nell’inverno fra il 1986 e il 1987: sull’esperienza maturata con vari gruppi di Torino attivi sin dalla metà degli anni ’70 nell’ambito della musica folk, Massimo Rosada, Marco Salituro e Ugo Guizzardi decidono di formare un gruppo dedito alla ricerca e alla diffusione delle numerose sfaccettature della musica latino americana, e in particolare della regione andina. L’incontro con Miguel Angel Acosta, giunto in Italia nel febbraio 1987, e l’inserimento di Angelo Palma, completa il nucleo originale. Di lì a qualche mese entra nel gruppo il bassista Antonello Oggianu e il gruppo si stabilizza così in una formazione che da allora rimane praticamente immutata. Dal 2000 collabora con Umami anche il violinista Lautaro Acosta, figlio di Miguel.
Trent’anni dedicati alla ricerca, alla rielaborazione e alla proposta di un vasto repertorio musicale che attinge al fecondo grembo della musica tradizionale e d’autore di Perù, Bolivia, Argentina, Cile, Ecuador e Colombia. Negli ultimi anni, il gruppo compone brani originali che affianca al già vastissimo repertorio elaborato nel tempo. Dal 1995 il gruppo fa parte dell’etichetta discografica Electromantic Music di Beppe Crovella con cui ha pubblicato tre CD.
Umami è un laboratorio permanente di musica e suoni, di vita, sogni e passioni, in cui confluiscono impegno sociale e politico, ricerca etno-musicale, ironia, viaggi, radici vecchie e nuove. Ciascuno dei componenti è anche dedito a progetti paralleli che si espandono e ritornano, arricchendo il nuovo, rinforzando le radici, favorendo la crescita, come il passare delle stagioni.
…ha avuto senso per noi seguire un denominatore comune: ciò che si sente dentro appartiene a chi lo sente, e deve essere rilanciato agli altri, in avanti, e ancora avanti, nonostante tutto.
Prima del 2001, l’11 settembre era già una data tragica per l’umanità: 1973, il golpe militare in Cile. Le epoche passano e con loro le mode, le priorità, gli amori, gli schieramenti, le ideologie, gli strumenti di lotta. Ma alcune scelte di fondo non possono che essere definitive, irrinunciabili. Tutto cambia e tutto rimane uguale. Le sfide di oggi sono quelle di ieri con un briciolo di coscienza in più.
È ora di rimettere in gioco le cose viste, ascoltate e suonate in trent’anni di lavoro. È ancora ora di accordare uno strumento, suonare una canzone, essere attenti ai fatti, alle persone, ai luoghi, per non dimenticare chi siamo, dove siamo, da dove arriviamo, dove stiamo andando. Siamo grati a tutte le persone con cui abbiamo condiviso negli anni vittorie e sconfitte, sicuri di avere davanti montagne da scalare, ma anche di poter evocare uno spirito invincibile!.
Il gruppo ha finora pubblicato 10 album su cassette, vinile e CD, ha tenuto centinaia di concerti in tutta Italia, ha partecipato a programmi per la RAI e ha all’attivo numerose collaborazioni con associazioni di solidarietà e commercio equo e solidale attive in America Latina. Parallelamente all’attività concertistica e al lavoro in studio di registrazione, gli Umami sviluppano iniziative di più ampio respiro, come corsi di strumenti e laboratori di costruzione di strumenti andini, seminari sulla musica latino-americana tenuti in comuni, centri sociali e numerose scuole di ogni ordine e grado. Nel 1999 inizia la collaborazione con il Conservatorio di Torino e il coro dell’Università degli Studi di Torino diretto dal maestro Sergio Pasteris, allestendo e presentando numerose repliche delle opere di Ariel Ramirez La Misa Criolla e La Navidad Nuestra. Il gruppo inoltre partecipa a seminari sulla musica tradizionale della cordigliera andina presso il Conservatorio di Torino. Nel 2013, in occasione del 40° anniversario del colpo di stato in Cile e della morte di Victor Jara, il gruppo propone uno spettacolo basato principalmente su brani degli autori della nueva cancion chilena (Victor Jara, Violeta Parra, Inti Illimani e Quilapayun) integrato da brani di proiezione folklorica moderna nonché da brani originali del gruppo stesso. Gli Umami sono: Miguel Angel Acosta (voce, corde e percussioni), Ugo Guizzardi (voce, fiati, corde e percussioni), Antonio Oggianu (voce, corde e percussioni), Angelo Palma (voce, fiati, corde e percussioni), Massimo Rosada (voce, fiati, corde e percussioni) e Lautaro Acosta (violino, voce, percussioni).
…Queste parole sono sentimenti, emozioni e non ragionamenti. Come potrei esprimermi nel mio 'itagnolo' per ringraziare Umami e il loro lavoro, per dire che hanno raccolto dei semi lanciati un po' anche da me e cresciuti meravigliosamente? Mi vengono alla memoria quegli anni vissuti nell'amata Italia, durante il mio esilio... e rivedo Angelo e i suoi amici nel lontano 1977 in una borgata di Torino, ancora quasi bambini con il loro "charango", le loro "kenas" e i loro "sicus". Poco a poco nel tempo li vidi crescere insieme ai suoni antichi di musiche lontane che entravano nei loro cuori. Oggi ormai maturi continuano a proporre, capendo che la ricerca di se stessi non finisce mai. Grazie, auguri e abbracci. (Horacio Duran, Inti-Illimani historico)
…Più che di scienza è questione di amore. Quando questo ti proietta alle soglie delle origini della musica della tradizione orale (dando per scontato, nel tempo, il mantenimento e la diffusione della tradizione stessa) e collima con l'assoluta serietà metodologica della ricerca , si raggiungono risultati che solo pochi hanno il privilegio di possedere: tra questi, il Gruppo Umami è l'espressione più genuina e sincera di questo lungo e affascinante processo d'amore. (Sergio Pasteris Titolare di Musica Corale e Direzione di Coro presso il Conservatorio Statale di Musica "G. Verdi" di Torino).